PIERSANTI MATTARELLA:
RICORDO DELL’ASSASSINIO DI UN GRANDE POLITICO
Oggi ricorre il 36° anniversario dell’uccisione del
presidente della regione siciliana Piersanti Mattarella.
Un uomo politico della Democrazia Cristiana che pagò con la
vita la sua azione di rinnovamento della Sicilia e la sua lotta contro i gruppi
di potere e la mafia che bloccavano la crescita dell’isola.
Ho avuto l’onore di conoscerlo direttamente e di esserne
diventato amico. In occasione della celebrazione del congresso provinciale
della Dc di Siracusa, prima del suo assassinio, presiedette il congresso e lo
accompagnai, assieme all’allora assessore al bilancio Mannino, anch’egli
presente al congresso, presso l’emittente televisiva locale Teleuno- Tris per
essere intervistato dal direttore Armando Greco.
All’ultimo momento Armando, forse per la caratura politica
dei due personaggi e per gli argomenti politici da trattare, senza preavviso ed
in diretta televisiva, indicò in me colui che avrebbe condotto l’intervista.
Con i due parlammo per oltre un’ora di politica, di partito e
di amministrazione regionale ricevendo alla fine anche i complimenti degli
intervistati. Con il presidente della regione Mattarella ci siamo incontrati
diverse volte a Palermo e l’ultima volta, alcuni giorni prima che morisse, a
Pachino.
Arrivò, subito dopo pranzo, al bar Ciclope assieme all’on.
Marcello Sgarlata senza nessun preavviso e con l’intento di fare un rapido giro
rilassante verso Marzamemi.
Mi fece cercare e ci incontrammo al bar dove, fra un gelato e
l’altro, ci appartammo parecchi minuti a parlare della situazione politica
locale appoggiati all’ingresso del bar di via Unità. Ci demmo appuntamento da
lì a pochi giorni a Palermo per un ulteriore incontro e per definire un mio
rapporto di collaborazione politica con il presidente. Quell’appuntamento non
fu mai onorato per il truce assassinio di Piersanti Mattarella.
(Pippo Bufardeci)