mercoledì 31 ottobre 2012

DAL GIORNALE DI SICILIA ONE LINE

Pachino, in un libro il valore del dialetto

La riscoperta del dialetto attraverso i modi di dire. Si intitola «Basalatu, parole e modi di dire del parlare dialettale», l’ultimo libro di Pippo Bufardeci, ex sindaco di Pachino presentato presso il teatro parrocchiale di San Corrado a Pachino. «L’obiettivo di questo libro – ha dichiarato l’autore, Pippo Bufardeci -, è quello di avvicinare i giovani, soprattutto gli studenti, alla conoscenza della loro lingua dialettale». Nella foto, Corrado Dipietro, Assunta Rizza, Pippo Bufardeci e Carlo Morrone.

giovedì 25 ottobre 2012

ELEZIONI REGIONALI: MOTIVAZIONI E PREVISIONI



Siamo ormai arrivati alle ultime battute della campagna elettorale per la elezione del presidente della Regione e dei novanta deputati che si siederanno sugli scranni di palazzo dei Normanni.
E’ stata una campagna elettorale che si è caratterizzata per la scarsa presenza nelle piazze e nei luoghi adatti per le adunate oceaniche ed ha visto prevalere un continuo uso del web a dimostrazione che i tempi cambiano. Anche gli aspetti relativi allo sfoggio economico con mangiate di pizza per comitive e pranzi per interi quartieri cittadini sono quasi spariti. Segno che i tempi sono finanziariamente ristretti anche per i candidati, forse per i maggiori controlli dei flussi finanziari o per le scarse disponibilità, non abbiamo avuto notizie di forti elargizioni economiche per organizzare la propaganda elettorale o, peggio, per convincere gli elettori ad esprimere preferenze obbligate.
Radio elezioni parla comunque di qualche candidato che ha forse dato queste dimostrazioni di ricchezza con pranzi, cene e soddisfacimento di esigenze concrete dei singoli, ma la vox populi vox dei, che spesso si basa su fatti empirici, non può trovare certezza se non dopo essere stata confermata da fatti concreti e da chi è preposto alla vigilanza.
Noi ci limitiamo a constatare che un minimo di parsimonia si è vista.
Per tornare alla campagna elettorale con risvolti politici più consoni all’importanza che essa ha nella gestione di una importante regione quale quella siciliana, dobbiamo subito dire che essa è caratterizzata verso un rifiuto del voto quale conseguenza del rifiuto di un certo modo di fare politica che ha appannato anche l’essenza importante del ruolo della politica in una società democratica.
Ne prendiamo adesso solo atto, senza il serio approfondimento che meriterebbe perché l’articolo vuole solo limitarsi a descrivere fatti e fare delle previsioni su ciò che potrebbe essere il risultato nella nostra provincia.
L’astensionismo, la protesta, il disgusto, anche se giustificato, non inciderà affatto perché forse agevolerà chi, con questi atteggiamenti, si volesse punire.
Indipendentemente dai votanti e dalle proteste i deputati da eleggere, a livello regionale, saranno sempre novanta e non saranno minimamente scalfiti.
 Il minore numero di voti validi, per il sistema dell’elezione proporzionale con quoziente, finirà per agevolare  forse quelli che si vorrebbero cambiare perché avranno la possibilità di essere eletti con meno voti di preferenza al diminuire dei voti validi.
Per quanto riguarda la provincia di Siracusa si sa che i deputati da eleggere sono sei e tali rimarranno perché vengono calcolati in base alla popolazione residente e non in base ai votanti.
Sono convinto che, fra i partiti, sia il PD che l’UDC e la PDL avranno il loro quoziente utile per ottenere un deputato. Restano tre seggi da assegnare per i quali, a mio avviso, concorreranno Forza del sud, i grillini, l’MPA in quanto sicuramente supereranno lo sbarramento del 5% a livello regionale.
Potrebbero anche entrare in competizione la lista Crocetta e la lista Musumeci, ma avranno difficoltà a superare la soglia di sbarramento.
Le altre liste, quale cantiere popolare di Pippo Gianni che avrà molti voti a Siracusa, ma non raggiungerà il 5% regionale, ed altre che  potrebbero esserci su base regionale, ma non provinciale,  non dovrebbero avere seggi.
I nomi, quasi sicuramente, potrebbero essere Marziano per il PD anche se ha una concorrenza spietata e, come DeBenedictis, un forte calo personale. Vincenzo Vinciullo per la PDL perché, essendo elettoralmente molto autosufficiente, risente molto meno degli altri della crisi elettorale dell’apparato del suo partito. Per l’UDC il candidato eletto potrebbe essere Pippo Sorbello perché è presente in modo omogeneo su tutto il territorio provinciale e perché il rivale Bastante si è incartato strada facendo e non è riuscito a decollare e Bandiera  non ha una presenza estesa e sufficiente che lo possa considerare elettoralmente competitivo.
In Forza del Sud Titti Bufardeci non ha rivali per cui sarà lui il rappresentante di Miccichè, mentre i grillini non sono catalogabili nelle persone perché i voti, essendo di protesta,  saranno quasi tutti di lista e l’eletto lo sarà con qualche centinaio di preferenze.
Nelle liste outsider legate al raggiungimento del 5%, nel caso lo raggiungessero, c’è da evidenziare la probabile competitività di Coltraro  per la lista Crocetta mentre per Musumeci è difficile individuare l’eventuale vincente perché vi è maggiore staticità ed equilibrio.
Queste previsioni non sono il frutto di riscontri all’alambicco, ma deduzioni su quanto emerge a quattro giorni dal voto e su una elaborazione intuitiva.
La cosa che non ha bisogno di profezie si concretizza nella necessità, più di ieri, che gli eletti lavorino con dedizione e serietà solo per il bene comune perché non esiste né appello né giustificazione alcuna se si continuerà lungo il declino della politica, delle istituzioni e della società civile.

giovedì 11 ottobre 2012

PRESENTAZIONE LIBRO A PACHINO

SABATO 27 OTTOBRE DALLE ORE 19 ALLE 20,30 PRESENTAZIONE DEL MIO LIBRO: BASALATU - Parole e modi di dire del parlare dialettale - Salone chiesa San Corrado di Pachino. Siete invitati. Ai presenti una copia omaggio

lunedì 8 ottobre 2012



MOSTRA -  MERCATO DELL’EDITORIA SICILIANA
SORTINO 05 – 06 – 07 OTTOBRE 2012
CONCORSO LETTERARIO NAZIOANLE CITTA’ DI SORTINO 2012-10-08
ASSOCIAZIONE CULTURALE PENTELITE

Domenica 7 Dicembre presso la saletta del vecchio municipio di Sortino si è svolta l’apertura delle buste, inviate da un’apposita giuria anonima di lettori siciliani, per decretare  il vincitore del  Racconto e della  Poesia in lingua italiana.
Precedentemente la giuria di esperti aveva selezionato, per porli alla valutazione finale della giuria dei lettori, cinque racconti e sette poesie inedite.
La selezione si è basata su un totale di ottanta racconti e circa cento poesie.
Per la sezione racconti ha vinto:
La donna dello sbarcadero di Pippo Bufardeci con voti 10
Sono seguiti:
-          La testa all’aria -              di Francesco Cannatella con voti 6
-          Una mattina di quelle -  di Aldo Formosa con voti 4
-          Vent’anni due uomini -  di Antonio Fragapane con voti 3
-          Filu di ferru -                    di Lucia Imprescia con voti 1
Per la sezione poesia ha vinto:
-          L’uomo     di Maria Interlandi

mercoledì 3 ottobre 2012

CASINI A SIRACUSA CON CANDIDATI ED ELETTORI UDC




Pierferdinando Casini è tornato a Siracusa a distanza di un anno e mezzo circa quando, sempre dal salone del Santuario della Madonna delle Lacrime, aveva dato il la alla fase di ricostruzione dell'UdC regionale e provinciale. Poi in una manciata di mesi lo scenario politico è profondamente mutato, sconvolto da scandali di differente natura, portato alla ribalta l'attuale governo tecnico, quasi spianando la strada al proprio partito. Da queste parti è tornato ieri sera per presentare i candidati siracusani all'Assemblea Regionale Siciliana: Edy Bandiera, Pippo Sorbello, Giuseppe Bastante, Antonella Franco, Tanino Romano e Veronica Moncada. Ad aprire l'incontro è toccato al segretario regionale, Gianpiero D'Alia.
"Unica vera risorsa della politica, in questo momento - ha detto D'Alia - è l'onestà da manifestare quotidianamente. La nostra lista è la sintesi di valori puliti. Tempo fa ci avevano dato per scomparsi, oggi ci presentiamo alle elezioni regionali come uno dei partiti di riferimento".
La parola è andata poi al leader nazionale dell'UdC che ha parlato di "forte disagio e di clima di antipolitica che è naturale ci sia tra la gente - ha detto Casini - Questa è questione italiana ma anche siciliana. Dobbiamo essere presenti con dimensione di sobrietà e serietà archiviando quegli atteggiamenti che hanno umiliato la politica. La gente è maturata, basta demagogia. L'unica cosa che possiamo promettere è impegno".
Sui temi della crisi occupazionale e dello sviluppo, Casini ha ripreso il dibattito riaperto sul Ponte dello Stretto di Messina. "E' datato pensare che gli investimenti debbano riguardare solo le grandi opere - ha spiegato il leader UdC - dobbiamo incominciare a capire che nell'epoca di internet e delle grandi opportunità del web che accorcia le distanze e che rende il mondo globale, anche la Sicilia possa trarre vantaggio, ad esempio dalla banda larga. Dobbiamo essere capaci di progettare il futuro in modo diverso dal tradizionale".
Laziogate e il caso Fiorito. L'ex presidente della Camera ha dato alla politica di oggi della "sporca, ma c'è solo un modo per renderla più pulita, cioè impegnarsi in politica perchè ciascuno sia in grado di spiegare a grillini o a coloro i quali non voteranno di usare il proprio voto, di non buttarlo via. L'arresto di Fiorito? Penso che quantomeno ci dovrebbe rimborsare e pagare i debiti, tirando fuori i soldi. Non sono tutti come lui. In tanti anni ho visto brave persone fare gli amministratori.
Verso le consultazioni del 28 ottobre. "Noi due anni fa eravamo azzerati, il nostro partito era stato preso e trasferito; alcuni si sono fatti folgorare passando col governo Berlusconi ma altri sono rimasti. Abbiamo rinnovato e oggi siamo più forti di prima e ci confermeremo alle elezioni. Qualcuno contesta il fatto di aver chiuso l'accordo con Crocetta - ha detto Casini - Io sono contento di aver fatto questo accordo. E' l'uomo giusto. E' uomo che si è sempre impegnato concretamente nella lotta alla mafia, è un personaggio eccentrico ma a me
piace. Trovo che ci sia un lavoro che può essere fatto insieme, perchè nei nostri intenti non ci sono demagogie". Casini ha parlato dell'alleanza Pd-UdC, oggi difficile a livello nazionale, come un incontro tra moderati "fatto sulla base della serietà. Senza le compagnie di Vendola o Di Pietro. Dall'altra parte invece cosa c'è? Passiamo alla domanda successiva" ha ironizzato Casini con riferimento alle coalizioni Musumeci o Miccichè, e guadagnadosi il plauso della platea.
Nell'intervento del leader del partito anche la necessità di ridurre i costi della politica, argomento suscitato da quanto fatto oggi in Consiglio di Presidenza all'Ars, dove spese annuali sono state tagliate per 4,1 milioni di euro, e il suo consenso all'ipotesi di un governo Monti-bis. "Non ho lo spirito entusiastico che mi dà la stampa ma sono pienamente convinto di Monti - ha dichiarato Casini - Dobbiamo essere rispettati a livello internazionale e l'Italia è tornata al centro della politica europea. Scusate Bersani o Alfano, possiamo mai rinunciare a quest'uomo? C'è qualcuno di voi che è pronto a governare il paese? Io sono convinto che dovremmo chiedere a Monti, per l'interesse nostro, di andare avanti. Nessuno è meglio di lui".
( Da il Giornale di Siracusa one line )