venerdì 29 luglio 2011

IL COORDINAMENTO PROVINCIALE UDC DISCUTE DI ORGANIZZAZIONE


Si è svolta ieri sera una riunione del Coordinamento provinciale dell'UDC di Siracusa per un esame della situazione organizzativa del partito e per programmare l'attività futura.
I componenti del Coordinamento avevano ricevuto, già nei giorni scorsi, uno schema organizzativo e programmatico del partito che, nella mia qualità di responsabile provinciale organizzativo, avevo inviato per permettere una seria discussione su una traccia che già teneva presente lo stato attuale dell'UDC nella nostra provincia.
Nello schema erano anche previste, oltre ali tipo di organizzazione da dare al partito, anche delle iniziative e dei convegni per creare un rapporto più diretto fra il partito, la società provinciale ed i rappresentanti istituzionali.
E' stata accettata la formula della organizzazione del partito in rapporto ai collegi elettorali provinciali con coordinamenti locali in cui coinvolgere i consiglieri comunali e provinciali nonchè coloro che ricoprono incarichi all'interno del partito e le Associazioni per un migliore coordinamento dell'azione politica e programmatica.
Il documento è stato discusso ed approvato nelle sue linee guida.
Referenti nei tre Collegi, al fine di guidare le realtà locali fino alla costituzione dei Coordinamenti, sono stati indicati: Pippo Bufardeci per la zona Sud, Marco Capillo per il centro e Roberto Pasqua per la zona nord.
Sono state altresì esaminate le situazioni politiche ed organizzative dei vari comuni, con particolare riferimento a quelli in cui si voterà la prossima primavera ed è stata decisa, per mercoledì prossino, una specifica riunione per procedere alla nomina dei coordinamenti locali nei comuni ove ciò è già attuabile.

lunedì 25 luglio 2011

A PACHINO MENO POLITICUME E PIU' ATTENZIONE ALLA GENTE


Da qualche giorno a questa parte i giornali che trattano la cronaca locale di Pachino si sbizzarriscono in mille supposizioni in merito al collocamento politico del Sindaco Bonaiuto ed alle alleanze più o meno future.
Non sanno che rischiano di contribuire a fomentare quel caos creato già molto bene dai consiglieri comunali e da molti addetti alla politica locale che è la causa principale del continuo dolce far niente di molte amministarzioni comunali di Pachino.
Secondo me i giornali, anche se evidenziano una realtà indiscutibile, devono contribuire a spostare l'interesse dalle vicissitudini politiche o personali dei consiglieri e creare le condizioni per incominciare a parlare di programmi e di azioni che devono essere messe in atto nell'interesse dei cittadini di Pachino anche attraverso una spietata analisi di uomini e fatti.
Il Sindaco deve capire che ben venga ogni azione politica ed ogni alleanza, ma soprattutto ci vuole coerenza ed azione amministrativa.
Di tutti e due queste componenti non si può dire che siamo contenti perchè ne abbiamo viste poche.
I consiglieri comunali non possono più continuare a cercare solo di soddisfare i propri interessi o quelli dei loro amici o di sbizzarrirsi nel portare avanti azioni che chiamano politica, ma che sono tutt'altra cosa.
Sarebbe bene che queste spirali dell'odio, della contrapposizione e dell'ignoranza politica si stemperassero e si guardasse di più ai veri problemi della gente.
Finirebbero anche i fomentatori di professione che possono pensare di esistere solo nella confusione politica ed amministrativa perchè altrimenti sarebbero nullità.
Aspettiamo, ma non per molto, che si inverta la tendenza altrimenti non ha senso continuare a lavorare in un campo politico logorato.

venerdì 22 luglio 2011

CASINI ALLA CONVENTION DEL TERZO POLO: DAR VITA AD UNA TERZA REPUBBLICA


«Per noi - ha detto Casini - la sfida é chiara: per quello che valgono i nomi, è tempo di dar vita a una terza repubblica. Non so se la seconda sia mai cominciata, ma la svolta politica di cui ha bisogno l'Italia è forte». casini ha detto che «serve un governo di unità nazionale. Nessuna delle due principali coalizioni può governare la ricostruzione, perché occorre mettere in campo misure impopolari di contenimento del debito e misure per la crescita: è inevitabile». Per Casini «nella maggioranza attuale sono tutti paralizzati dall'ombra di Berlusconi che è come un tappo su una pentola che sta per esplodere. Quale cocciutaggine antinazionale tiene incollato il leader alla poltrona di palazzo Chigi? La grandezza degli uomini - ha detto il leader Udc - si vede quando capiscono che é arrivato il momento di lasciare». Per Casini è «l'ora di scelte impopolari. non averle fatte in passato ha portato a fare una finanziaria iniqua e ingiusta». Nel suo intervento alla convention Casini ha sottolineato che «l'Italia non può restare ancora la lumanca d'Europa in termini di crescita e di sviluppo».

mercoledì 20 luglio 2011

REMO GASPARI UN ESEMPIO DI POLITICO DA IMITARE



Aveva 90 anni ed ha lasciato la vita terrena fatta di politica, istituzioni e rapporto con il suo territorio e la sua gente.

Remo Gaspari, il politico democristiano più longevo nel Governo del Paese dopo Giulio Andreotti, è morto portando con sé lo stile di un politico della prima repubblica che ha servito il Paese ed il suo partito, la Democrazia Cristiana, con grande intensità, onestà e senso del dovere al servizio dei bisogni della sua gente d’Abruzzo.

Resterà certamente un esempio, non solo per i politici della vecchia Repubblica, ma per molti dell’attuale se solo avessero l’intelligenza di guardare agli esempi dei veri politici del passato per capire ed amministrare il presente senza l’arroganza e l’inefficienza di molti pseudo uomini delle istituzioni attuali.

Ho avuto modo di conoscere personalmente Remo Gaspari in uno dei suoi brevi momenti di non presenza al Governo, ma di responsabile organizzativo nazionale della Democrazia Cristiana.

Era la primavera del 1974 e si dovevano svolgere le elezioni regionali in Sardegna in un clima che si pensava non molto favorevole per le sorti elettorali della Democrazia Cristiana .

Fu così che l’ufficio organizzativo, diretto politicamente da Remo Gaspari, decide di inviare in Sardegna un gruppo di funzionari fra i più esperti a livello nazionale nell’organizzazione delle campagne elettorali e nella gestione delle relative situazioni organizzative.

Fu così che fui mandato nella provincia di Cagliari per seguire la campagna elettorale di ben 22 comuni.

Remo Gaspari fu quasi sempre presente, nei tre mesi di permanenza in Sardegna, per rendersi direttamente conto dello svolgimento dei lavori.

Volle addirittura partecipare direttamente ai giri elettorali di alcuni funzionari per rendersi conto sul campo del lavoro svolto.

Gaspari era considerato un tipo autoritario perché pretendeva molto dai suoi collaboratori per cui furono pochi i funzionari che si resero disponibili ad averlo con loro.

Il primo giro di riunioni, assemblee ed incontri con dirigenti, elettori e candidati lo fece con me nel territorio di mia competenza.

Siamo usciti in macchina alle otto del mattino e siamo ritornati alle due di notte.

Fu così contento che resto con me anche il secondo giorno.

Quindi due giorni insieme e da soli nella mia nuova Alfasud che a Lui piacque molto ed a me servì per conoscere un grande uomo politico che dentro quella macchina mostrò anche il suo volto di uomo e di amico nelle lunghe discussioni e confessioni di due giorni insieme.

Terminata la campagna elettorale ebbi modo di incontrarlo più volte e, sia che si trovasse a reggere un ufficio nella sede della DC o nelle stanze del potere di un Ministero, non feci mai ant

RIUNIONE COORDINAMENTO UDC DI SIRACUSA


Questa sera si è svolta una riunione del coordinamento provinciale dell'UDC di Siracusa per un esame della situazione politica e per tracciare le linee guida della organizzazione interna del partito.
Presenti Edi Bandiera, Pippo Sorbello, Marco Capillo, Michele Stornello, Gianbattista Coltraro e Pippo Bufardeci.
La prima parte della seduta è stata dedicata alal situazione politica complessiva edGiustifica ai rapporti fra i partiti del terzo polo nella nostra provincia alla luce anche del documento approvato nell'ultima seduta del tavolo provinciale.
Si è poi passati all'esame politico ed organizzativo dei comuni dove si voterà il prossimo anno per eleggere i Sindaci ed i Consigli comunali evidenziando lo stato organizzativo del partito ed i rapporti fra le potenziali forze che dovrebbero far parte dell'alleanza elettorale.
E' stata poi ascoltata la relazione del dirigente provinciale organizzativo Pippo Bufardeci sullo stato dei coordinamenti locali e sulle linee guida che devono caratterizzare la presenza dell'UDC nella provincia di Siracusa.
Il coordinamento ha dato mandato al dirigente organizzativo, sulla base di quanto esposto nella riunione, di redigere un documento contenente tutte le proposte organizzative per essere approvate nella prossima seduta.
Il coordinamento provinciale ha deliberato la nomina di Marco Capillo a presidente del coordinamento cittadino di Siracusa con Michele Stornello Coordinatore e la cooptazione nel coordinamento provinciale, su indicazione del sen. D'Alia, di Giambattista Coltraro.

martedì 19 luglio 2011

LE GRIDA DELLA SPAZZATURA


La mattina presto, quando ancora ti devi godere le ultime ore di sonno, sei costretto a svegliati di soprassalto perché passano i camion del servizio raccolta della spazzatura.

E’ tutto un frastuono perché i camion fanno un rumore di ferrovecchio a causa della loro vetustà degni di essere ammassati in una piazzuola di rottamazione.

I cassonetti scricchiolano e rumoreggiano ad ogni loro sollevamento per essere scaricati da sembrare una stonata banda di paese.

Gli addetti alla raccolta gridano come dannati raccontandosi tutto ciò che è loro successo la sera precedente.

Naturalmente con grande goduria da parte dei cittadini utenti che vorrebbero ancora dormire soprattutto dopo una notte insonne per il grande caldo.

Ma a Siracusa grida tutto nel servizio della spazzatura.

Gridano i pochi siracusani che vorrebbero fare la raccolta differenziata e non trovano un adeguato numero di cassonetti capace di impedire di fare a piedi interi quartieri per cercarli e difficilmente trovarli.

Quando li trovano sono pochi, maleodoranti, scassati e pieni fino all’inverosimile per giorni e giorni con dentro tutto ciò che è possibile mettere tranne, a volte, la differenziata.

Gridano quei cittadini che giurano di avere visto i cassonetti della differenziata scaricati nello stesso compattatore di quella normale e si convincono che non serve a niente differenziare.

Così come quegli operatori ecologici che, in orario che dovrebbe essere di lavoro, se ne stanno nei bar o sotto gli alberi delle villette a chiacchierare.

Allo stesso modo si notano furgoncini e mezzi di pulizia che sembrano abbandonati ai bordi delle strade in attesa di essere ripresi dai loro operai affidatari che si trovano ovunque tranne che a lavorare.

Gridano coloro che, passando accanto ai cassonetti soprattutto d’estate, devono tapparsi il naso per il fetore che emanano perché non vengono mai lavati e puliti.

Eppure sembra che il problema non sia molto grave visto che ad ogni scadenza di contratto, con grande normalità, gli uffici comunali e le amministrazioni di turno vengono presi alla sprovvista e sono costretti a dare continue proroghe alla ditta appaltatrice perché non ci sono i tempi per preparare una nuova gara d’appalto.

Ma come, hanno avuto anni per studiarsela e prepararla! Roba da gridare più forte di tutte le altre volte, ma si viene soffocati dal nodo in gola che ti assale quando leggi la bolletta che ti viene recapitata così esosa da sembrare un servizio a cinque stelle.

Ma l’amministrazione comunale conquista spazi sui giornali per le continue lotte di spartizione dei posti di assessore e per le lotte e divisioni all’interno della maggioranza che dovrebbe governare la città.

http://www.ifattidelladomenica.it/ (Questo mio articolo è pubblicato sui Fatti one line di questa settimana.)

lunedì 18 luglio 2011

Articolo su "I fatti della domenica"

sabato 16 luglio 2011

A PACHINO SI RICOMPATTA LA VECCHIA MAGGIORANZA


Si sta lentamente coagulando attorno al sindaco Paolo Bonaiuto la maggioranza che lo aveva sostenuto nella sua campagna elettorale e con la quale doveva portare avanti il programma amministrativo.
Dopo le elezioni, per una serie di circostanze e per il tentativo di coinvolgere quanti più consiglieri possibile, si era creata una gran confusione.
Molti, che avevano osteggiato Bonaiuto, erano entrati nel gruppo dei sostenitori e molti ne erano usciti di quelli della prima ora.
Il caos più assoluto che aveva anche permesso a certi personaggi politici di cercare di condizionare tutta l'attività politica.
Adesso praticamente la nuova compagine amministrativa si muove nella logica del terzo polo con l'ingresso ufficiale dell'UDC.
Ma questo può non significare niente perchè non deve essere una semplice sommatoria di numeri fra partiti politici e consiglieri comunalio, ma si deve porre mano ad una seria politica di risposte alle drammatiche condizioni in cui versa il comune e l'intero paese.
Ciò anche in una situazione politica ed economica difficile per l'intera nazione.
Solo se ci saranno le condizioni per cambiare rotta nella gestione del comune, anche da parte del Sindaco, si potrà lavorare con difficoltà, ma con serenità altrimenti non varrebbe la pena continuare un'esperinza che potrebbe diventare inutile.

mercoledì 6 luglio 2011

TESTO DEL DOCUMENTO APPROVATO DAL COORDINAMENTO PROVINCIALE DEI PARTITI DEL TERZO POLO

Lunedì 4 luglio, presso la sede provinciale dell'UDC, si è svolto un incontro fra i rappresentanti dei partiti politici del Terzo Polo della provincia di Siracusa al termine del quale è stato approvato e diffuso il seguente documento:

Presso la sede provinciale dell’UDC di Siracusa si è svolto un incontro fra i rappresentanti dei partiti del terzo polo per un esame della situazione politica complessiva e dello stato delle amministrazioni locali nel loro rapporto con il territorio e nelle risposte da dare ai cittadini della provincia.

Sul piano politico i rappresentanti dell’UDC, Edi Bandiera, Pippo Sorbello e Pippo Bufardeci, del FLI Paolo Amenta, dell’API on. Mario Bonomo e dell’MPA On. Pippo Gennuso hanno ribadito le motivazioni sostanziali che hanno visto, sia a livello nazionale che regionale, la nascita del terzo polo quale alternativa sia ai partiti del centro destra che della sinistra.

Questo asfittico e becero bipolarismo ha prodotto solo gravi danni al sistema politico italiano ed allo sviluppo complessivo del nostro Paese.

Ha impedito la partecipazione dei cittadini alla scelta dei propri rappresentanti politici nelle istituzioni privilegiando il sistema delle nomine rispetto a quello degli eletti facendo venire meno il rapporto fra eletti ed interessi dei territori di cui dovrebbero essere espressione.

Tutto questo ha impedito una concreta azione di interventi e di rivendicazione delle legittime attese dei cittadini perché l’azione di molti eletti è stata finalizzata a salvaguardare il rapporto con chi ha provveduto alla nomina piuttosto che a rappresentare istanze ed attese delle proprie comunità.

Abbiamo quindi assistito ad un depauperamento del tessuto sociale, economico ed occupazionale di tutto il territorio nazionale ed in particolare modo del nostro Mezzogiorno e della Sicilia con una politica nazionale fortemente condizionata dall’azione della Lega nord che, privilegiando ed imponendo in modo primario, gli interessi specifici delle regioni del nord, ha prodotto meno sviluppo e maggiore povertà alla già pesante situazione di sottosviluppo delle regioni meridionali.

Ciò senza un’azione politica di contrasto e di difesa, da parte della PDL e dei partiti della sinistra, dei legittimi interessi delle popolazioni meridionali.

Da questa constatazione politica ed istituzionale nasce l’aggregazione e la prospettiva politica del terzo polo che non condivide l’attuale bipolarismo e lavora per il suo superamento nella logica di una ritrovata partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica e di un riequilibrio dello sviluppo complessivo che non può più penalizzare il Mezzogiorno.

Così come già avvenuto a livello nazionale e regionale, i rappresentanti dei partiti del terzo polo della provincia di Siracusa, hanno ribadito la decisione di costituire un coordinamento politico ed istituzionale sia a livello provinciale che in tutte le realtà locali.

In particolare, in tempi brevissimi, saranno costituiti i coordinamenti degli eletti alla provincia regionale e nel comune capoluogo perché è in questi due Enti dove maggiormente si evidenzia il fallimento dell’azione politica ed amministrativa delle maggioranze di centro destra che esprimono il presidente della provincia ed il Sindaco della città di Siracusa.

Il Terzo polo ritiene fortemente negativa l’assenza della Provincia Regionale , della sua Giunta e del suo Presidente rispetto alla grave situazione economica ed occupazionale che sta fortemente caratterizzando il nostro territorio, le imprese, i cittadini e soprattutto tanti giovani cui non viene assicurata nessuna prospettiva di miglioramento della propria condizione sociale o professionale.

In particolare non si può non stigmatizzare il comportamento negativo del Presidente della provincia in merito alla vicenda dell’Ato idrico che lo ha visto abdicare dalle proprie responsabilità istituzionali inventandosi l’inesistente strumento giuridico dell’auto sospensione in un momento in cui sarebbe stata necessaria una forte assunzione di responsabilità nel contrastare le inadempienze e le gravi ripercussioni sui cittadini della gestione della SaI8 e dell’intero sistema idrico provinciale.

I partiti ed i rappresentanti istituzionali del Terzo polo ritengono non più rinviabile la nomina di un commissario regionale all’Ato idrico, fuori dalle logiche partitiche e di forte e riconosciuta professionalità, che possa rimettere ordine in un settore di vitale importanza per l’intero territorio.

Anche il comune di Siracusa naviga nello sfascio più totale sia per l’inconcludente azione amministrativa del Sindaco e della sua Giunta che per lo sfaldamento della maggioranza di centro destra in consiglio comunale, sia per la gravità di fatti quali le modifiche al piano regolatore, il degrado ambientale, la mancanza di una seria azione di intervento sulla gestione dei rifiuti solidi urbani che continuano ad essere gestiti sempre in emergenza e con proroghe alla ditta appaltatrice che sembrano giuridicamente poco chiare, nonché di altre numerose problematiche.

In questo quadro di sfascio, sia a livello provinciale che comunale, la richiesta dei partiti del Terzo polo non può non essere che quella delle dimissioni del Presidente della provincia e del Sindaco della città di Siracusa affinché, prendendo atto della loro incapacità istituzionale e della inadeguatezza ed inesistenza delle loro maggioranze politiche, si possa dare ai cittadini il potere di scegliersi una nuova amministrazione ed una nuova proposta politica capace di rispondere con competenza ed operosità ai gravi problemi di questi due importanti enti della nostra provincia.

Infine i partiti del coordinamento provinciale del Terzo polo hanno deciso di promuovere, in tempi brevi, degli incontri in tutti i comuni della provincia per costituire, nel più breve tempo possibile, i coordinamenti a livello locale sia sul piano politico che istituzionale per evidenziare l’azione forte, concreta e coesa del terzo polo che deve vedere tutti i propri rappresentanti, nessuno escluso, impegnati in un’azione politica ed istituzionale comune.