sabato 27 novembre 2010

IL COMUNE DI PACHINO CAMBIA NOME A DUE VIE MA RISCHIA DI OFFENDERE I SUOI EMIGRANTI



E' stata data notizia che il comune di Pachino cambierà nome a due importanti vie cittadine.
Difatti ha ottenuto il parere positivo dalla Prefettura alla richiesta di cambiare nome al viale Lido a Marzamemi ed a viale Toronto a Pachino.
Il primo verrà denominato viale Paolo Calleri in onore del preside pachinese che realizzò la struttura dell' istituto dell'agricoltura .
Il secondo, che riguarda il tratto di strada che da Pachino porta verso Marzamemi, avrà il nome del dottor Sebastiano Fortuna che è stato sindaco di Pachino e soprattutto un medico molto importante per la comunità pachinese.
Nessun appunto in merito alla scelta dei due personaggi anche perchè auspichiamo da sempre che altri nomi di pachinesi, che hanno avuto un positivo ruolo importante nel contesto cittadino ,possano entrare nella toponomastica cittadina.
vorremmo però far notare, in assenza di chiarimenti da parte dell'amministrazione comunale, che il viale Toronto fu così denominato a seguito di reiterate richieste da parte dei nostri emigranti in Canada come segno di riconoscimento del loro lavoro e del loro attaccamento a Pachino.
Un cordone ombellicare che li unisce attraverso il nome di Pachino nella toponomastica di Toronto e quello di Toronto nelal toponomastica di Pachino.
Eliminarlo sarebbe una grave offesa per tutti i pachinesi di Toronto e per gli altri sparsi nel mondo.
Spero che si sia trattato di una disattenzione ed il sindaco abbia in mente di indicare un altro sito degno di avere per indicazione toponomastica il nome della città di Toronto perchè altrimenti sarebbe una grave offesa irriguardosa per tutti i pachinesi residenti fuori dai confini cittadini che, anche nella mia qualità di responsabile dell'associazione pachinesi nel mondo, non posso non evidenziare con forte preoccupazione.

giovedì 25 novembre 2010

ARCHIVIO STORICO DI PACHINO, PER L'ASSESSORE E' TUTTO OK.

L'assessore alla cultura del comune di Pachino ,dopo qualche settimana, ha risposto alla mia nota sul blog nella quale parlavo dello stato di degrado in cui si trovava la documentazione dell'archivio storico che avevo visto ammassata per terra alla biblioteca comunale.
Dopo avere confermato indirettamente quanto da me detto con l'affermazione che questa amministrazione comunale è l'unica che si sta adoperando per rendere fruibile la documentazione, quindi che non ha ancora provveduto, è sceso nello stile tanto caro alla politica pachinese.
Cioè quello di passare agli insulti personali piuttosto che prendere atto che il problema sollevato è reale e dire come si intende superarlo.
Non mi aspettavo una caduta di stile così marcata da un assessore che sul piano personale ritengo degno di stima.
Penso che sicuramente abbia solo firmato una dichiarazione che altri gli hanno scritto.
Ciò perchè nella foga di addossare la colpa al sottoscritto ha evidenziato come le amministrazioni passate non abbiano fatto niente.
Ebbene ha dimenticato che negli ultimi venti anni io ho ricoperto a Pachino solo l'incarico di assessore nella giunta Adamo per poco più di un anno e non all'assessorato alla cultura.
Negli ultimi venticinque anni circa il Movimento di cui ha fatto e continua a fare parte, ha ininterrottamente e con tutti i colori politici ed in posizione di comando, espresso sindaci, assessori, uomini di sottogoverno e quant'altro utile a gestire la cosa pubblica a Pachino.
Lo stesso assessore Scala è stato precedentemente revisore dei conti, presidente del nucleo di valutazione comunale, esponente di spicco del più importante ed incidente gruppo politico locale.
E' per questo che, convinto che non si sarebbe potuto " buttare la zappa nei piedi ", penso l'assessore Scala non sia il vero estensore della nota di risposta.
Quindi ammesso che il ragionamento della nota firmata dall'assessore abbia un senso si può solo dedurre che mentre io avrei danneggiato la cultura a Pachino per circa un anno, il suo Movimento ed altri esponenti politici locali lo abbiano fatto almeno per gli ultimi venti anni ed oltre.
Come dire che, prima di scrivere certe cose, bisognerebbe avere....... memoria storica.

martedì 23 novembre 2010

SETTE CANTIERI DI LAVORO E CENTO ASSUNZIONI A PACHINO


L'assessore ai lavori pubblici del comune di Pachino, Corrado Bufardeci, ha confermato che sono stati approvati tutti e sette i cantieri di lavoro richiesti alla regione siciliana.
Si tratta di una possibilità importante di effettuare dei lavori di opere pubbliche nel territorio comunale, ma soprattutto di dare lavoro a molti pachinesi anche se per un tempo limitato.
Saranno difatti oltre cento le persone interessate che saranno chiamate a lavorare fra operai, tecnici, specializzati e categorie protette.
I nominativi saranno forniti tramite un elenco dall'ufficio di collocamento secondo una graduatoria fatta in base alle domande a suo tempo presentate.

sabato 20 novembre 2010

POTREI QUERELARE L'ON. GENNUSO.....MA NON RIESCO ANCORA A PRENDERLO SUL SERIO

L'on Gennuso, a modo suo, ha tentato di rispondere alle mie argomentazioni politiche redatte sul mio blog in merito alla situazione politica a Pachino ed alla morale che deve avere ciascuno di noi che si occupa della cosa pubblica.
Non mi ha contestato che i fatti da me riportati in merito al suo comportamento fossero falsi.
Anzi, il deputato ha dichiarato alla stampa ( La Sicilia e Giornale di Sicilia di sabato 20 novembre ) che il dossier che aveva minacciato di presentare contro il sindaco quando non gli davano l'assessorato era rivolto contro gli esponenti della DCa che oltretutto è un partito di cui non faccio parte.
Ma non dice perchè lo ha minacciato ed una volta accontentato con l'assessorato non lo ha più presentato nè inviato alla procura della Repubblica.
Parla di un mio coinvolgimento e dichiara, virgolettato: Lo conosciamo bene e la sua presenza è un motivo in più per estromettere il gruppo della DCa.....etc.
E' vero sono molto conosciuto a Pachino e non solo per i miei quasi cinquant'anni di politica e per questo sono convinto che i miei compaesani si stiano sbellicando dalle risate nel leggere le accuse che mi fa dal suo pulpito il deputato Gennuso anch'egli molto conosciuto a Pachino ed oltre.
Comunque se l'on. Gennuso ritiene che, il mio modo di fare politica indubbiamente agli antipodi dal suo, sia pieno di malefatte a lui conosciute gli ricordo che può andare dalla procura della Repubblica che è la sola deputata a stabilire, in modo imparziale, il grado di delinquenza e di illegalità che regna in ciascun atto ed in ciascun comportamento di chi fa politica e non solo.

venerdì 19 novembre 2010

Poesie d'Amore 2011


REGOLAMENTO della rassegna letteraria “POESIA d’AMORE – 2011”




1. L’Associazione Culturale Nuova Galleria Roma con sede in Siracusa, via Maestranza 110 organizza per l’anno 2011 la 6a rassegna letteraria “POESIA d’AMORE”.
La finalità della manifestazione è quella di divulgare e incoraggiare la lettura della Poesia attraverso l’organizzazione di un evento che metta in luce meritevoli autori attraverso la pubblicazione di una silloge poetica che raccolga i migliori lavori presentati nell’anno della rassegna.

2. Le Poesie che partecipano alla selezione sono divise in tre sezioni:

- Sezione A - Poesia inedita sul tema dell’amore
- Sezione B - Poesia inedita a tema libero
- Sezione C - Poesia inedita in Vernacolo a tema libero


3. Si concorre alla Sez. A inviando a mezzo posta tre poesie in lingua italiana (max 40 versi ciascuna), sul tema dell’amore, in unica copia in busta chiusa avendo cura di riportare sull’esterno le generalità e i recapiti dell’Autore o, via e-mail all’indirizzo di posta elettronica: galleriaroma@gmail.com


4. Si concorre alla Sez. B inviando a mezzo posta tre poesie in lingua italiana (max 40 versi ciascuna), a tema libero, in unica copia in busta chiusa avendo cura di riportare sull’esterno le generalità e i recapiti dell’Autore o, via e-mail all’indirizzo di posta elettronica: galleriaroma@gmail.com


5. Si concorre alla Sez. C inviando a mezzo posta due poesie in Vernacolo (max 60 versi ciascuna), a tema libero, in unica copia, in unica copia in busta chiusa avendo cura di riportare sull’esterno le generalità e i recapiti dell’Autore o, via e-mail all’indirizzo di posta elettronica: galleriaroma@gmail.com.


6. Le poesie inviate devono essere inedite a pena di esclusione dalla selezione.
Per poesia inedita si fa esplicito riferimento a qualsiasi lavoro che non abbia ricevuto regolare pubblicazione editoriale. La visibilità sui siti Web, o sulle riviste di settore non implica pertanto l'automatica attivazione dei diritti d'autore.


7. Le opere dovranno essere inviate entro e non oltre il 31 gennaio 2011 al seguente indirizzo:

Galleria Roma
Rassegna Poesia 2011
Via Maestranza 110
96100 – Siracusa

Non è prevista la restituzione degli elaborati poetici.

8. L’iscrizione è gratuita, ad eccezione di quanto stabilito al successivo punto “14” ed ha luogo con la consegna a mano, con la spedizione postale o a mezzo e-mail delle opere come indicato ai punti 3, 4 e 5.


9. I lavori pervenuti in regola con l’iscrizione saranno esaminati dalla Commissione della Rassegna così composta:

Salvatore Sequenzia Semiologo
Maria Teresa Asaro Insegnante
Rosa Maria Sciuto Giornalista e critico letterario
Salvatore Zito Presidente Associazione Nuova Galleria Roma
Vittorio Giaracca Segretario della Rassegna


10. La Commissione sceglierà le poesie da pubblicare in un volume edito da Galleria Roma le cui specifiche saranno rese pubbliche mediante affissione all’albo associativo e pubblicazione sul sito web www.galleriaroma.it/poesia2011 .
Il giudizio della Commissione è insindacabile.


11. La Commissione si riunirà per la discussione finale sulla selezione dei lavori nelle seguenti giornate:

- Mercoledì 2 febbraio 2011 alle ore 17,30
- Mercoledì 9 febbraio 2011 alle ore 17,30


12. Giovedì 10 febbraio 2011 i poeti partecipanti saranno informati sull’esito della selezione direttamente, tramite posta o per via e-mail.

13. Agli autori selezionati verrà richiesto un contributo spese di € 20,00 utili per la pubblicazione del volume di poesie del quale ciascun autore avrà diritto a ricevere, a stampa ultimata, n. 10 copie. Il contributo verrà versato in contanti presso la Sede dell’Associazione Nuova Galleria Roma, in via Maestranza, 110 – Siracusa, o spedito tramite lettera assicurata.


14. Le poesie saranno recitate nel corso di una serata pubblica dedicata alla Rassegna che si terrà nel mese di aprile del 2011 e di cui ne sarà data notizia attraverso i canali di comunicazione ordinari nonché con l’affissione all’albo associativo della locandina dell’evento entro il 15 marzo p.v.- nel corso della stessa serata saranno consegnati a tutti i poeti partecipanti gli attestati di partecipazione.


15. I dati personali dei partecipanti saranno trattati nel rispetto e nell’osservanza di quanto dettato dalla Legge .


Info:
0931/746931
0931/66960 (orario apertura Galleria)
cell.338/3646560
corradobrancato@hotmail.com

http://www.galleriaroma.it/

mercoledì 17 novembre 2010

LA STRANA MORALE POLITICA DELL'ON. GENNUSO

Con una dichiarazione alla stampa apparsa questa mattina l'on. Pippo Gennuso ha chiesto al sindaco di Pachino di estromettere dalla giunta i rappresentanti di forza del sud perchè non vogliono collaborare con l'amministrazione.
Intanto il deputato rosolinese dovrebbe spiegarci a quale tipo di collaborazione si riferisce dal momento che un consigliere comunale di questo gruppo politico ha votato contro un provvedimento che aveva visto la bocciatura della commissione competente trattandosi di una variante al piano regolatore che era stata riconosciuta degna di ulteriori approfondimenti in merito alla sua legittimità o meno.
Bisogna votare tutto a scatola chiusa o essere linciati se si chiedono spiegazioni in merito alla legalità dell'atto privilegiando gli interessi della collettività rispetto a possibili interessi personali o di gruppi?.
Altra motivazione che adduce l'on. Gennuso per allontanare dalla maggioranza questi consiglieri poco ubbidienti è quella che, nella logica del politico regionale, li vedrebbe sempre dietro la stanza del sindaco a chiedere con la mano tesa e sono dei rami secchi per l'amministrazione.
La morale politica, oltre che personale, dovrebbe spingere l'on. Gennuso a specificare le cose che vengono chieste al sindaco ed i fatti che lo portano ad individuare questi consiglieri come dei rami secchi.
Se non lo fa darebbe credito ai modi di fare del corvo anonimo che butta fango su tutti senza avere il coraggio di assumersi le sue responsabilità.
Ma certi modi interpretativi della politica messi in atto dall'on. Gennuso fanno parte del bagaglio che certamente non si potrà ben conservare per l'esperienza delle giovani generazioni della politica.
Durante le elezioni comunali l'on. Gennuso presentò una lista civica in contrapposizione a quella ufficiale del suo partito.
Dopo la campagna elettorale per la elezione del sindaco di Pachino l'on. Gennuso chiese che l'assessore designato dal suo partito, Gino Sorbera, rassegnasse le dimissioni per fare posto ad un suo amico elettore.
L'intervento del suo capo politico Lombardo lo fece desistere da questa richiesta tranne che ritornarvi un anno dopo in modo rude e politicamente ricattatorio.
Richiese nuovamente le dimissioni dell' assessore del suo stesso partito minacciando di non appoggiare più l'attuale amministrazione comunale.
Il ritardo del sindaco nell'accontentarlo lo portò a dichiarare che era pronto un dossier di malefatte dell'amministrazione comunale che avrebbe portato alla procura della Repubblica per ripristinare la legalità calpestata dal sindaco e dalla sua giunta.
Quando l'onesto e serio assessore Gino Sorbera fu estromesso dalla giunta in favore di un amico di Gennuso tutto tacque e nessun dossier vide la luce nè nessuna inchiesta o malefatta fu sollevata dal nostro deputato.
Adesso che il PDL ed altri partiti vogliono escludere il suo partito dalle giunte provinciali e quindi anche da quella di Pachino, pur di continuare ad avere propri uomini in seno a quell'amministrazione che prima era oggetto di dossier, li ha fatti ridiventare indipendenti anche se continua a difenderli come MPA.
Ci sembra un modo di concepire la politica un po' strano soprattutto se si ha la pretesa di ergersi a moralizzatori degli altri senza avere l'accortezza di guardarsi allo specchio.
Si rimane esterefatti ed il minimo che si possa dire è quello che l'interpretazione di questa strana morale politica che professa l'on. Gennuso lo porti almeno a rendere noti i misfatti che ha sbandierato di conoscere ed i dossier preparati contro questa amministrazione comunale sentendo il dovere politico e morale di rivolgersi alla magistratura competente perchè i cittadini di Pachino hanno il diritto di conoscere fatti e personaggi che li amministrano.

martedì 16 novembre 2010

COLPI DI SCIMITARRA NELLA MAGGIORANZA AL COMUNE DI PACHINO


Continuano i colpi di scimitarra politica all'interno della maggioranza che a Pachino sostiene il sindaco Paolo Bonaiuto dopo quanto successo in consiglio comunale che ha visto consiglieri dell'ex DCa votare contro la variante al piano regolatore.
In particolare è sotto accusa Patrizia Tossani che ha votato contro il provvedimento dopo che la commissione urbanistica, di cui è presidente, aveva espresso in modo unanime parere negativo.
Quindi la Tossani, in mancanza di risposte giuridicamente valide ai rilievi della commissione, è stata coerente ed ha riconfermato in aula il suo voto contrario.
Questa posizione, che alla luce di quanto riportato dalla stampa sulla sostanza della variante al piano regolatore non può non essere condivisa, ha scatenato la caccia all'untore da parte del sindaco e dei consiglieri che lo appoggiano arrivando a chiedere, con un documento, la fuoruscita dalla maggioranza, del partito di cui la Tossani fa parte.
A questo sommario resoconto dei fatti di cronaca è opportuno fare delle riflessioni di natura amministrativa e di natura politica.
Sul piano amministrativo va evidenziato il diritto di ogni consigliere comunale a votare i provvedimenti d'aula secondo la propria responsabilità personale e non in base alla fedeltà al partito od al sindaco.
Quindi la Tossani ha esercitato un suo diritto costituzionale soprattutto alla luce dei rilievi mossi al provvedimento che non erano solo di natura politica, ma anche giuridica e di rispondenza ai legittimi interessi dell'ente comune.
Ogni consigliere comunale ha il diritto ed il dovere di tutelare il comune di appartenenza ed anche la propria persona da eventuali danni o da conseguenze di natura giuridica e dalle responsabilità personali qaundo un provvedimento rasenta la leggittimità o la supera sfociando nella discrezionalità o nella tutela di interessi che non sono quelli della collettività.
Le riflessioni di natura politica riguardano la legittimità di alcuni paladini della legalità e della fedeltà ai deliberati della maggioranza che, in campagna elettorale, sono stati contro il candidato Paolo Bonaiuto e dopo alcuni giorni dalla vittoria sono passati, armi e bagagli, dalla sua parte facendo le sacerdotesse del nuovo credo politico ed amministrativo e cercando anche assessorati ed incarichi vari.
Il sindaco, che non ha impedito la redazione del documento di una parte della maggioranza contro un'altra, ha dato l'impressione di prendere al volo l'opportunità di liberarsi di un gruppo che non è stato mai al suo servizio, ma ha lavorato per l'interesse esclusivo della città di Pachino riscuotendo consensi nell'opinione pubblica che non hanno certo rallegrato il primo cittadino anche a fronte di una sua forte caduta di immagine nei confronti dei cittadini che lo hanno eletto.
Altra considerazione di natura politica più generale sta nella constatazione che il primo cittadino di Pachino, facendo parte integrante del PDL, ha sposato a Siracusa la tesi sotenuta dal partito di estromettere dalle giunte i rappresentanti dei partiti che hanno abbandonato il PDL regionale e votato per il governo Lombardo.
Ma come giustifica il fatto che, a Pachino, si circonda di elementi che non gli hanno portato un voto, gli hanno votato contro in campagna elettorale, solo dopo la vittoria sono stati folgorati sulla via della gestione del potere ed adesso li asseconda nella lotta a gruppi che lo hanno sostenuto fin dal primo momento e grazie a loro adesso svolge le funzioni di sindaco.
Forse anche questo appartiene alle stranezza della repubblica politica di Pachino.

lunedì 15 novembre 2010

Pallamano, sesta giornata A2

L’Ortigia bastona Palermo
Al PalaLoBello termina 35-22

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di Giuseppe Basile
Domenica 14 Novembre 2010 - 18:15

Handball Club Ortigia – Kelona Palermo 35-22 (15-10)

Handball Club Ortigia: Sardo, Giannone 13, Troia 4, Minarda 2, Melluzzo 6, Lorefice 1, Garofalo 1, Ragusa 4, Abela, Ferla, Castagnino 3, Moscuzza 1, Nicastro, Di Maria. All: Bufardeci

Kelona Palermo: Faraone, Calcaterra 1, Cassati 2, Gallo 1, Gulotta 2, Mondello 4, Picciurro, Pipitone, Provenzano 5, Saglimbene 4, Scalili, Battaglia 1, Aragona 2, Randazzo. All: Aragona

Arbitri: Billotta e Balsamo di Catania

Note: 100 spettatori presenti al PalaLoBello

Siracusa – Vittoria schiacciante e convincente dell’Handball club Ortigia nella sesta giornata del campionato di serie A2 di pallamano, girone F. I ragazzi del tecnico Bufardeci matano la Kelona Palermo dimostrando una netta superiorità di gioco. Ad Alcamo il Cus Palermo passa 27-36 e vola in vetta alla classifica. E domenica prossima c’è Cus Palermo – Ortigia.

Kelona parte forte e decisa. Calcaterra e Saglimbene sfondano la linea difensiva 6/0 biancoverde, le cui risposte offensive toccano a Giannone. La prima frazione si gioca in grande equilibrio, ritmi intensi, la gara è veramente maschia e ricca di scontri di gioco. Giannone è in strepitosa serata mentre Saglimbene continua a bucare la difesa Ortigia. dopo 15’minuti l’Ortigia, sempre sotto fino a quel momento, prende in mano il pallino del gioco passando in vantaggio con Pierpaolo Ragusa (7-6). Il match prosegue bello e avvincente, punto a punto. La differenza i bianco verdi la fanno nei dieci minuti finali della prima frazione, dove subiscono una sola rete e vanno a segno ben sei volte, 15-10. Era lì che l’Ortigia metteva la prima seria ipoteca all’incontro.

La ripresa è dominio assoluto dei padroni di casa. Gli scambi veloci funzionano bene e gli incroci tra Melluzzo, Troia e Giannone impeccabili. Quando intorno al 14’minuto, sul 22-15, l’Ortigia rimane in doppia inferiorità, per espulsioni di Ferla e Lorefice, gli ospiti sono incapaci di approfittarne; anzi sono Giannone (2 volte), Melluzzo e Minarda, in contropiede, ad arrotondare ulteriormente il vantaggio. Il tecnico palermitano Aragona provava a marcare Troia a uomo ma la mossa peccava d’efficacia. Il resto della gara era l’inevitabile conseguenza della superiorità tecnica e tattica ortigiana.

( Dal Giornale di Siracusa )


venerdì 12 novembre 2010

L'ARCHIVIO STORICO DI PACHINO COME SPAZZATURA DIFFERENZIATA


Nei giorni scorsi mi sono trovato presso i locali della biblioteca comunale di Pachino perchè, assieme a Corrado di Pietro, abbiamo consegnato un congruo numero di volumi che sono stati stampati in occasione della serata dedicata al poeta Salvatore di Pietro.
Questi volumi, che raccolgono alcune poesie del nostro illustre concittadino, per chi lo desiderasse, sono disponibili gratuitamente presso la biblioteca.
Poichè avevo intenzione di effettuare delle ricerche storiche su Pachino e ricordandomi che il sindaco aveva detto, durante la presentazione del volume di Giuseppe Drago, che l'archivio storico comunale sarebbe stato disponibile presso i locali della biblioteca, ho chiesto di poterlo consultare.
Grande è stata la mia meraviglia mista a rabbia quando ho dovuto vedere uno spettacolo che, a dire poco, è veramente indecoroso per un paese normale.
Nello scantinato della biblioteca comunale, ammassati alla rinfusa al centro della stanza, stavano tutti i faldoni dell'archivio storico fra incuria, polvere, disordine e scartoffie varie senza alcuna possibilità di potere essere consultati.
Ho avuto l'impressione di essere difronte ad un contenitore di raccolta per la spazzatura differenziata piutttosto che al cospetto delle reliquie storiche di un comune come quello di Pachino.
Sono rimasto senza parole e spero fortemente che quello spettacolo possa essere il frutto di un sogno anche se ero molto sveglio.
Spero altresì fortemente che qualcuno provveda a dare la giusta collocazione ad un patrimonio già largamente saccheggiato ed adesso vittima dello scempio dell'ignoranza e del menefreghismo.

martedì 2 novembre 2010

A PACHINO TITTI BUFARDECI FRA ADESIONI E POLITICI DISTRATTI


Secondo la stampa di stamattina anche a Pachino, il nuovo partito formato dagli amici di Miccichè a Palermo e di Titti Bufardeci a Siracusa,ha fatto i suoi proseliti in modo ragguardevole, ma anche evidenziato tanti personaggi che si defilano proprio quando dovevano dimostrare la loro ostentata appartenenza al politico siracusano.
La prima vera, convinta ed elettoralmente massiccia adesione al nuovo soggetto politico, o meglio alla persona di Titti Bufardeci, arriva da chi meno te l'aspetti e cioè dai politici che avevano dato vita alla DCa in modo autonomo e distinto da tutti coloro che avevano trovato riparo e protezione sotto l'ala del popolo delle libertà e di Titti Bufardeci.
Non ha preso posizione il gruppo che fa riferiemnto al vecchio movimento Rinascita che aveva stretto patti di ferro sia di natura politica che di amicizia personale con Bufardeci, ma non lo fa nemmeno il sindaco di Pachino che era stato fra i primi ad aderire al precedente gruppo del PDL - Sicilia.
Io penso che nessuno è obbligato a fare scelte senza convinzione e senza ponderazione, ma le zone d'ombra non sono utili per proseguire un discorso politico serio ed un rapporto amministrativo nell'interesse del paese di Pachino.
Il Sindaco, senza un proprio gruppo, rischia di trovarsi nelle condizioni di non potere più svolgere un ruolo politico, ma essere soggetto ad uno sfiancante logoramento per rincorrere le posizioni dei vari gruppi.
Se il gruppo ex DCa, passato da due a tre e forse quattro consiglieri, rimane autonomamente compatto con Bufardeci, Rinascita non sceglie nessuno ed i consiglieri vicini all'assessore Mandalà, pur scegliendo il PDL ufficile, sono autonomi ed indipendenti rispetto al Sindaco, a quest'ultimo non resterebbero consiglieri direttamente riconducibili.
E' certamente una situazione che il Sindaco deve vagliare con molta attenzione perchè passerebbe da un controllo quasi totale del gruppo consiliare ad una sua quasi estraneità.
Noi, pur condividendolo, non siamo fra quelli che, con i dati alla mano dei voti delle varie liste elettorali, sostengono che è questa la posizione già uscita dalle urne, ma non possimo non prendere atto che qualcosa potrebbe cambiare se non si mette in moto l'intelligenza politica dell'equilibrio e della colleggialità delle responsabilità nella gestione difficile di un comune quale quello di Pachino.