lunedì 29 marzo 2010

UNA POLITICA SENZA CREDIBILITA’ PORTA ALLA NAUSEA

L’impressione che si ha all’esterno è quella di una politica che si è avvolta su se stessa e non riesce ad essere propositiva nell’interesse della nostra provincia.
E’ come se i nostri politici stessere in attesa che possa accadere qualcosa che, come nei film di prestigio,risolva tutti i problemi indipendentemente dall’impegno e dalle capacità dei singoli.
Spero naturalmente che non sia così anche se non si può non constatare come obiettivamente sia tutto fermo e non si intravedono lumi all’orizzonte.
Nei mesi scorsi la politica siracusana si era fermata perchè si attendeva l’accordo per la spartizione del sottogoverno sopratutto al comune di Siracusa ed alla Provincia regionale.
Abbiamo visto tutti come è andata.
Il sottogoverno, quel poco per il quale si raggiunge un minimo di accordo fra i molti commensali, anche se non tutti abilitati a sedersi a tavola, viene assegnato senza un minimo di indirizzo politico e di progettualità e spesso anche a soggetti che forse hanno più a cuore il gettone che l’azione.
Il comune di Siracusa continua a mantenere alcuni assessori che andrebbero cambiati per ridisegnare un quadro di presenze in Giunta che possa assicurare un minimo di efficienza, ma non se ne fa nulla.
La Provincia regionale continua a languire dal momento della elezione del nuovo presidente e della giunta ed anzi è diventato un terreno fertile di scontro fra anime diverse della stessa maggioranza.
La riflessione cui si è portati è quella che evidenzia o un impazzimento complessivo dei vari gruppi presenti nella gestione di quest’Ente oppure veramente manca una guida capace, preparata e carismatica che possa gestire tutti i problemi che sono collegati alla funzione non secondaria che dovrebbe svolgere la Provincia regionale nell’interesse del territorio e dei suoi abitanti.
In questo quadro di grande confusione nella gestione degli enti locali, si inserisce anche l’indecisione e la mancanza di azione politica dei maggiori esponenti locali sia di centro destra che di centro sinistra.
In quest’ultimo schieramento sembra che l’uscita dell’on. Bonomo dai Ds per costituire il gruppo rutelliano e l’azione per cercare adepti per la sua causa abbia quasi imbambolato il gruppo dirigente diessino perchè non vi è alcuna iniziativa degna di classificarsi come politica che sia incidente in un contesto che potrebbe essere favorevole vista l’ assenza dello schieramento opposto.
Certamente, sia pure meritevoli, non lo sono le interrogazioni di qualche consigliere comuanle o dei deputati De Benedictis o Marziano che lasciano il tempo che trovano.
Lo schieramento di centro destra sta giocando una partita tattica che rischia di portarlo ad una forma di imbalsamazione nella nostra provincia se non si decide a fare chiarezza in merito ai rapporti fra i maggiori esponenti locali e fra questi ed il cosiddetto partito del Sud che, viste le varie dichiarazioni del suo promotore regionale, assomiglia sempre più al titolo di un film di qualche anno fa: Certo, Certissimo....Anzi probabile.
Poichè ormai la politica, in assenza di una vera classe dirigente partitica, ruota esclusivamente attorno ai deputati nazionali e regionali che oltre al peso della rappresentanza istituzionale devono anche sopportare quello di un partito che sta diventando sempre più abbastanza conflittuale e variegato, sarebbe opportuno che si facesse un po’ di chiarezza e si individuassero soluzioni capaci di rimettere in moto la progettualità di questa provincia evitando inutili logoramenti sia personali che politici.
Altrimenti gli sforzi che ogni singolo deputato fa per rendersi utile per questa provincia rischiano di vanificarsi per mancanza di coordinamento e per l’impossibilità di trasmettere al partito, ai cittadini ed agli elettori gli eventuali risultati ottenuti perchè la perdita di credibilità delle istituzioni locali e dell’azione dei partiti porta all’indifferenza ed alla nausea della politica.

Pippo Bufardeci

( Questo articolo è pubblicato sul numero in edicola del settimanale I FATTI )

NB. Il titolo è quello originale da me dato e non corrisponde a quello del giornale perchè elaborato dalla Direzione,

GRAZIE MA NON PUBBLICO GLI ANONIMI

PER I DUE ARTICOLI RIGUARDANTI CONTRADA GRANELLI, IL MACELLO, IL PARCO COZZI E LA STAZIONE FERROVIARIA HO RICEVUTO PARECCHI COMMENTI TUTTI FAVOREVOLI E POSITIVI.
PERO' NON AUTORIZZO LA PUBBLICAZIONE PERCHE' ANONIMI.
HO GIA' DETTO, IN ALTRE OCCASIONI, CHE NON PUBBLICO ANONIMI ANCHE SE A ME FAVOREVOLI.
QUELLO DELL'ANONIMATO E' UN MAL COSTUME SEMPRE.
( Quasi tutti questi anonimi ritengo di individuarli perciò firmatevi e vi pubblicherò )

giovedì 25 marzo 2010

STAZIONE, MACELLO, PERCO URBANO: TRE PROPOSTE PER UNA PACHINO DIVERSA DALL'ASSOCIAZIONE PACHINESI NEL MONDO



Al sig. Sindaco del Comune di
Pachino




Quest’associazione intende sottoporre alla Sua attenzione tre importanti problemi che riscontrano grande interesse nell’opinione pubblica pachinese, la quale sollecita un impegno concreto da parte dell’Ente comunale per le soluzioni riguardanti le seguenti opere: il Vecchio Macello Comunale, il Parco Urbano di Contrada Cozzi e la sede della Vecchia Ferrovia dismessa.

Vecchio Macello Comunale: l’intero compendio versa ormai da molti anni in un pietoso stato di abbandono e fatiscenza; le strutture murarie e le coperture risultano fortemente degradate e in parte ammalorate e diroccate; non esistono più le opere di rifinitura interna ed esterna e gli ambienti sono invasi da erbacce, da spazzatura e da detriti. Si chiede un immediato intervento che riguardi almeno la pulizia dei locali per salvaguardare le condizioni di sicurezza e di salute per gli abitanti della zona, considerata anche la prossimità degli edifici scolastici ivi presenti. Si chiede di conoscere anche se codesta amministrazione ha in programma un progetto di recupero dell’intera struttura e, in caso affermativo, si desidera conoscere lo stato attuale delle cose e la sua eventuale prevista funzione.

Parco Urbano di Contrada Cozzi: E’ ormai da parecchi anni che sono fermi i lavori di allestimento del suddetto Parco Urbano. Vorremmo capire le ragioni di questo fermo e se sono state intraprese iniziative tecnico-amministrative atte a riprendere e ultimare i lavori. Appare superfluo ribadire la necessità di dotare il comune di una struttura così ampia, importante e suggestiva quale può essere quella del Parco Urbano. In esso, oltre alla fruibilità per il tempo libero, potrebbero trovare compimento alcune delle peculiari necessità storiche del nostro comune, quali un centro di arte e di cultura; un utilizzo ai fini botanici per la preziosa presenza di piante ed erbe: inoltre il Parco rappresenterebbe un salutare polmone verde per l’asfittico sistema urbano della città ed un luogo alternativo di aggregazione dei cittadini.

Vecchia Ferrovia Dismessa: Da molti anni abbiamo assistito al continuo lento degrado delle strutture della vecchia ferrovia, che fu dismessa circa venti anni fa, senza che le Ferrovie abbiano proposto una qualsivoglia soluzione per l’utilizzo degli immobili. Neppure il comune ha mai preso in considerazione la possibilità di un acquisto o di un utilizzo in comodato d’uso per destinarla a fini istituzionali o socio-culturali.
Poiché non è più pensabile che essa possa ritornare ad essere fruibile per le esigenze di trasporto nè che possa finire nella disponibilità dei privati per eventuali fini speculativi, riteniamo che debba invece essere resa fruibile per i cittadini di Pachino. Si propone quindi che il Comune si attivi affinché possa essere richiesta in comodato d’uso gratuito od a cifra simbolica. Ci risulta che questa ultima strada è già stata intrapresa da altri comuni (compresa Siracusa) nei confronti dell’Ente Ferrovia per similari impianti dismessi, supportati anche da una legislazione che favorisce questo tipo di accordo. Nel caso di una eventuale acquisizione del compendio (a qualunque titolo) da parte comunale riteniamo che esso possa trovare una ottimale qualificazione in ambito artistico e culturale, con la realizzazione di musei cittadini, di pinacoteche e di sale convegni.
In particolare si potrebbe pensare anche a un Parco Museale finalizzato alla conservazione e sistemazione dei tanti reperti ferroviari ancora presenti nel sito.
Questa Associazione, tramite alcuni suoi aderenti, si rende disponibile, gratuitamente, a collaborare in tutte le fasi operative, con l’Amministrazione comunale per il raggiungimento degli obiettivi proposti.

Pachino 24 marzo 2010

Il Presidente Il vice Presidente
Pippo Bufardeci Corrado Di Pietro


CONTRADA GRANELLI A PACHINO: MURI, MASSI E CEMENTO AL POSTO DELLA SPIAGGIA



Una vecchia canzone diceva che non si può incatenare il mare per cui prima o poi ritorna a riprendersi gli spazi che gli uomini cercano di togliergli. E' quanto successo con l'edilizia selvaggia anche in riva al mare che, in certe zone, i muri ed i massi a protezione delle abitazioni arrivano fino al bagnasciuga.
E' quanto successo anche nella meravigliosa zona Granelli, in territorio del comune di Pachino, massacrata da costruzioni alla rinfusa e senza criterio e rispetto per l'ambiente, che spesso impediscono anche la fruizione della spiaggia perchè molte costruzioni arrivano fino a lambire il mare.
Il bello, od il brutto, è che molte di queste costruzioni, che sono un obbrobrio ambientale, sono di proprietà di amministrstori od ex amministratori che avrebbero dovuto proteggere il territorio da cotanto scempio.
Ma spesso il mare, sopratutto da quando è cambiato il flusso e la forza delle correnti che, a detta di molti amanti del mare, è da addebitarsi alle nuove banchine del porto di Pozzallo, si riprende il proprio spazio abbattendo muri, cancelli e protezioni varie.
E' quello che è successo in questi mesi che ha visto le onde entrare molto all'interno della spiaggia ed hanno divelto tutto quello che hanno trovato.
Il mare però è sempre costretto a ricominciare d'accapo perchè l'incuria delle autorità addette alla sorveglianza, permette il rifacimento di queste strutture abbattute con più cemento e massi sulal spiaggia a protezione degli immobili dei privati o delle terrazze a mare.
Ci chiediamo perchè la Capitaneria di porto non riesamini le concessioni e verifichi se tutti ne sono in possesso e se esistono le condizioni per la revoca e l'abbattimento sopratutto degli spazi adibiti a terrazze che intralciano la fruizione del mare da parte dei cittadini nonchè dello scempio ecologico che si sta determinando con il deposito di massi lungo la spiaggia.
Il gesto sacrosanto ed encomiabile dal punto di vista della salvaguardia della spiaggia e del territorio operato a Marzamemi perchè non è ripetibile in altre zone?

martedì 23 marzo 2010

L'ARRESTO DI PIPPO LIGA PER MAFIA

COMUNICATO STAMPA DELL' MCL NAZIONALE

In relazione all’arresto dell’architetto Liga e delle gravi accuse a lui rivolte, la presidenza nazionale e quella provinciale di Palermo del Movimento Cristiano Lavoratori confidano in un rapido accertamento dei fatti e si mettono a disposizione della magistratura per qualunque chiarimento o informazione utile a far luce sulle vicende oggetto dell’inchiesta palermitana e per accertare le relative responsabilità.

Già dall’11 marzo scorso, in seguito ad articoli di giornale che riferivano di un presunto coinvolgimento dell’arch. Liga in fatti all’attenzione della magistratura, il Mcl ha provveduto a emanare un provvedimento di sospensione, a scopo cautelativo, dello stesso Liga dall’incarico di reggente in Sicilia, finché tutti i fatti non verranno definitivamente accertati, provvedendo contestualmente a sostituirlo con il vicepresidente Antonio Di Matteo. Nella stessa occasione medesimo provvedimento è stato preso con riferimento all’incarico di Consigliere nazionale.

In ogni caso il Movimento Cristiano Lavoratori ribadisce la propria totale estraneità rispetto a fatti oggetto dell’indagine dei giudici di Palermo che hanno coinvolto l’arch. Liga e altre persone, e sottolinea che nell’ambito della vita associativa del Mcl il comportamento e gli atti dell’arch. Liga sono sempre stati improntati a estrema correttezza.


IL MIGLIORE MODO DI COMMENTARE UNA NOTIZIA CHE, COME ADERENTI AL MOVIMENTO CRISTIANO LAVORATORI CHE DA DECENNI ABBIAMO CONOSCIUTO PIPPO LIGA CI HA LASCIATO SCONVOLTI ED INCREDULI, CI SEMBRA RIPORTARE E FARE NOSTRO IL COMUNICATO UFFICIALE DELL'M.C.L. NAZIOANLE.
( PIPPO BUFARDECI )

mercoledì 17 marzo 2010

BRANCATI E DI PIETRO: DUE IMPORTANTI MANIFESTAZIONI A PACHINO

Quale presidente dell'associazione Pachinesi nel mondo, assieme al vice presidente Corrado Di Pietro, ho incontrato a Pachino l'assessore alla cultura Mandalà.
Nel corso dell'incontro, cordiale e costruttivo, abbiamo stabilito l'organizzazione di alcune manifestazioni nell'ambito dei festeggiamenti del 250° anniversario della fondazione del paese.
Si terrà il seminario di studi sul poeta pachinese Salvatore Di Pietro probabilmente nella prima decade del mese di maggio e, se sarà disponibile, presso i nuovi locali del palmento Rudinì.
Come fatto di rilievo nazionale, visto il successo ottenuto nelle precedenti edizioni, sarà organizzato, il premio internazionale di giornalismo Vitaliano Brancati che è giunto alla sua terza edizione.
Naturalmente, come gli altri anni, il premio sarà organizzato dall'Associazione culturale Vitaliano Brancati il cui presidente è Gianni Firera.
La prossiam settimana vi sarà un ulteriore incontro tecnico nel corso del quale saranno dettagliatamente messi a punto tutte le fase di organizzazione e di svolgimento di queste due importanti e qualificanti manifestazioni.

sabato 13 marzo 2010

IL SOTTOGOVERNO? AI SOLITI IGNOTI

Alcune poltrone del sottogoverno provinciale hanno il segnaposto appiccicato per chi dovrà occuparle perchè sembra che, sia il comune di Siracusa che la provincia regionale, stiano incominciando a scegliere i nomi ad esse preposti.
Naturalmente si ha l’impressione che anche le nomine seguano un percorso già delineato con la trattativa lunga ed infinita che ha caratterizzato tutto lo scorso anno ed anche alcuni mesi di quello in corso.
Un lungo e snervante lavoro di trincea spesso più simile alle talpe che a responsabili politici ed i cittadini hanno saputo alcuni particolari di questi lavori di spartizione solo nei momenti di litigio fra i partecipanti.
Difatti la stampa è stata usata quale veicolo di informazione non tanto verso i cittadini, ma per mandarsi messaggi cifrati fra le parti o per dichiarare l’insoddisfazione verso un’ipotesi di accordo che avrebbe visto le bisacce dei dissenzienti forse meno piene rispetto ai desideri ed alle esigenze del proprio gruppo o delle proprie aspirazioni personali.
Allo stesso modo alcuni dei nomi che sono stati indicati per ricoprire determinati posti di sottogoverno non hanno una specificità personale di valenza politica o di professionalità accertata per il ruolo che devono svolgere, ma un’anonima presenza ed appartenenza al gruppo politico od all’enturage di qualche commensale al tavolo della spartizione del sottogoverno.
E a quel tavolo oltre a rappresentanti di forze politiche presenti nel territorio vi sono stati personaggi rappresentativi solo di se stessi o di interessi i cui connotati politici risultano troppo labili.
Eppure per molti mesi tutto si è bloccato negli enti pubblici e nei comuni di questa provincia per aspettare che terminasse il rito della spartizione alla quale si è tentato più volte di assoggettare anche la composizione delle giunte comunali e la sopravvivenza delle maggioranze politiche locali.
Dimenticando che gli organismi elettivi devono rispondere agli elettori e non a qualche emiro di turno che si arroga il diritto di minacciare la fine anticipata di un ‘esperienza amministrativa comunale solo perchè non viene soddisfatta qualche propria esigenza di occupazione di una fetta di potere locale.
Naturalmente in tutto questo contesto di accaparramento di posti per se e per i propri amici è mancato il sia pur minimo accenno di progettualità di cui ha urgente bisogno questa nostra provincia.
Non è possibile che le forze politiche impegnino quasi tutto il loro tempo a rincorrere la soddisfazione delle esigenze di potere e dimenticano che esiste un grave problema occupazionale, che l’agricoltura va a rotoli, che il turismo langue, i trasporti pubblici sono da terzo mondo e l’inquinamento la fa da padrone anche fuori dalla zona industriale.
Allo stesso modo, nel momento in cui si nominano presidenti e componenti di consigli di amministrazione preposti alla spazzatura, all’acqua, alla politica edilizia od allo sviluppo, non si è indicata una strategia da seguire per portare a soluzione i problemi drammatici di cui sono portatori questi enti e si è solo pensato allo stipendio od al gettone di presenza.
Non esiste, nella nostra provincia, una strategia ed una progettualità sulla quale si posizionano le forze politiche per rispondere alle istanze dei cittadini e del territorio ed in nome della quale vengono fatte anche le scelte delle persone chiamate a gestire gli enti pubblici che si differenziano enormemente dagli interessi privati.
Ecco perchè riteniamo che la mediocrità regna sovrana nella nostra provincia ove si preferisce la gestione della quotidianità rispetto a quel colpo di schiena necessario per passare dalla politica dell’occupazione del potere a quella della sua gestione strategica.

Pippo Bufardeci

( Articolo pubblicato sul numero in edicola del settimanale " I FATTI " di Siracusa.)

giovedì 11 marzo 2010

MILLE STAGISTI O MILLE NUOVI PRECARI SENZA LAVORO E PROSPETTIVA


Ad essere sincero non avevo capito cosa volesse fare il Governo regionale quando ha dato il via all'assunzione di mille persone per percorsi di formazione presso ditte da individuare e con un contributo di circa cinquecento euro al mese.
Quando ho letto anche le modalità di accesso a questo percorso formativo ed i tempi ristretti per presentare le domande nonchè i titoli per l'accesso ai punteggi per essere scelti mi sono reso conto che era difficile capire qualcosa.
Nel cercare sempre di capire ritengo che l'idea del Governo sia stata animata dalla più sincera volontà di dare un sollievo, sia pure di un anno, alla disoccupazione imperante che esiste nella nostra regione.
Però la modalità di incrementare in questo settore l'intervento per scelta pubblica dei soggetti interessati avrebbe creato i presupposti per incrementare ulteriormente la lunga lista dei precari clientelari che, a mio avviso, sono alla base oggi della mancanza di opportunità di lavoro per molti altri giovani siciliani.
Sono stati riempiti all'inverosimile tutti gli Enti pubblici di personale scelto senza nessuna logica professionale e di concorso per un tempo limitato che è diventato perenne.
Ciò ha recato danno a queste persone che si sono ritrovate a fare i precari di professione anche dopo decenni di lavoro e non hanno ancora nessuna seria prospettiva di sistemazione nè di dignitosa pensione.
Ha recato anche danno a molti altri giovani che, non essendo nelle grazie della politica o del sindacato, sono rimasti disoccupati di lungo corso.
Il risultato di questi altri mille sarà quello di creare aspettative di lavoro per tanti altri giovani precari che, sicuramente, alla scadenza potrebbero trovare qualche santo in paradiso politico che potrebbe mettere in moto il meccanismo delle proroghe e del nuovo precariato.
Il modo quasi carbonaro come è stata resa pubblica l'iniziativa ed il punteggio assegnato tenendo presente il reddito bassissimo e le categorie agevolate come figli di ex carcerati, tossicodipendenti, disabili ed altre categorie, sembra più un'assistenza che un percorso formativo.
Allora sarebbe stato più opportuno chiamarlo sussidio per le persone interessate evitando anche di prendere in giro tanti altri giovani che non si trovano in queste condizioni, ma hanno necessità di lavorare.
Il costo dell'operazione sarebbe di circa dieci milioni di euro da attingere dai fondi europei.
Sono dell'avviso che questi fondi potrebbero essere spesi meglio creando seriamente lavoro se, come sostenuto anche da parlamentari regionali, si investissero verso il credito di imposta per l'occupazione a favore di datori di lavoro che assumino a tempo indeterminato.
Quindi bene ha fatto, a mio avviso, l'Assemblea regionale siciliana a bloccare l'iter della proposta ed il Presidente Lombardo ad intervenire per ulteriori verifiche perchè sono necessari seri e concreti approfondimenti prima che il tutto si trasformi in una nuova presa in giro per tanti giovani che hanno bisogno di lavorare.

lunedì 8 marzo 2010

MENO TASSE AI CITTADINI E MAGGIORE ORGANIZZAZIONE DELLE STRUTTURE COMUNALI

Non vi è dubbio che il problema economico della quadratura dei bilanci è la preoccupazione massima di ogni amministrazione comunale che non riesce spesso nemmeno a pagare gli stipendi ai propri dipendenti.
Lo dimostrano fatti recenti come lo sciopero indetto dai dipendenti del comune di Pachino così come le difficoltà di altri comuni a far fronte alle più elementari spese per il funzionamento della macchina comunale.
La risposta che si da a questa situazione è quasi sempre la stessa perchè, sia gli amministratori comunali che i sindaci e la dirigenza, si basano sulle situazioni esistenti e difficilmente riescono ad elaborare risposte più moderne e consone alla soluzione del problema che superi la fase del tamponamento immediato per proiettarsi verso interventi strutturali e di lunga durata.
La strada più facile che molti sindaci intraprendono è quella del sollecito di interventi finanziari straordinari da parte della Regione o dello Stato o di sollecito di somme residue di eventuale credito.
Allo stesso modo si cerca, sia nella parte della tesoreria bancaria che nel gestore delle riscossioni, di farsi anticipare delle somme sugli eventuali futuri versamenti delle imposte pagate dai cittadini.
Naturalmente con interessi da pagare e mettendo i comuni in una condizione di sudditanza sia nei confronti degli istituti bancari che dei soggetti preposti alla riscossione.
Ciò anche se gli uni e gli altri non fanno altro che anticipare eventualmente somme che sono state pagate dai cittadini e di cui spesso ne sono in possesso perchè non ancora versati, per termini contrattuali, ai comuni stessi I comuni che chiedono le anticipazioni si trovano spesso nella condizione di dover pagare interessi sui propri soldi versati attraverso la tassazione o la compartecipazione della spesa dei servizi, dai propri cittadini.
Si capisce che questa non è una visione strategica di gestione delle finanze comunali, ma si affida a soluzioni che risolvono momentaneamente il problema della mancanza di liquidità delle casse comunali, ma ne aggravano ulteriormente la loro incidenza nel tempo.
Spesso si ricorre ad una maggiore tassazione dei cittadini utilizzando ruoli redatti con sistemi insufficienti a ricercare tutti i soggetti destinati al pagamento delle tasse comunali per cui non si fa altro che tassare ulteriormente coloro che già pagano le tasse perchè inseriti già nei ruoli.
Alcuni comuni però stanno, con grande difficoltà, iniziando un discorso di riordino strutturale delle loro finanze e del sistema di tassazione dei cittadini basandosi sul concetto più volte decantato, ma mai attuato dell'allargamento della base imponibile che non solo evita l'aumento della tassazione a chi già paga, ma permette anche di creare le condizioni per una diminuzione del totale della tassazione ai singoli cittadini.
Un esempio di questi comuni che stanno mettendo in atto l'inversione di tendenza è rappresentato dal comune di Ispica che ha approvato una delibera di Giunta con la quale ha messo in atto gli strumenti di gara necessari per la costituzione di una banca dati comunale che sia in condizione di monitorare tutto il patrimonio immobiliare che insiste nel territorio comunale così come la rispondenza dello stesso con i dati catastali, urbanistici, aerofotogrammetrici e delle indicazioni del piano regolatore comunale, dei servizi idrici, elettrici, del gas e di ogni ulteriore dato necessario al raggiungimento di un alto target di qualità e di utilizzo della banca dati.
Già il comune di Noto, disponendo da alcuni anni, di una banca dati impostata su questi criteri, non solo ha una gestione ottimale del proprio territorio e dei tributi ICI e Tarsu, ma il recupero dell’evasione come conseguenza dell’organizzazione ed utilizzo del dato immobiliare, gli hanno permesso non solo di non aumentare il peso della tassazione comunale, ma addirittura di diminuire il livello impositivo sui propri cittadini.
Allora è quindi necessario che ogni comune faccia una capatina oltre il proprio naso ed oltre i propri interessi personali o politici ed affronti il problema della riorganizzazione strutturale del proprio territorio per rispondere alla logica degli interessi della collettività che si identifica con una maggiore e seria gestione delle risorse ed una equa distribuzione del carico fiscale fra tutti i cittadini senza premiare i più furbi e tartassare sempre i più onesti.
Eppure, inspiegabilmente, ancora molti comuni preferiscono campare alla giornata o peggio, privilegiare gli interessi personali rispetto alle esigenze reali dei cittadini.

( Questo articolo è stato da me pubblicato sul n°5 del settimanale di Siracusa TIMEOUT DEL 5 MARZO 2010 )

OBIETTIVO A2 DECISIVA LA PROSSIMA GARA


L'Ortigia fa il suo dovere
e batte 30-24 Mascalucia
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di Giuseppe Basile ( Giornale di Siracusa on-line )
Domenica 07 Marzo 2010 - 21:25

H.c.Ortigia – Mascalucia 30-24 (17-12)

H.c.Ortigia: Calvo; Sardo; Castagnino 5; Triolo 3; Troia; Giannone 5; Attardo 5; Zanir; Minarda 2; Garofalo 5; Lorefice 5. All. Di Vincenzo
Mascalucia: Amore; Musumeci; Alessi 2; Bellia 1; Consoli 4; Filì 2; Guardi 2; Lo Castro; Mineo 3; Pagano; Reitano 3; Randis 6; Salatino. All. Tilotta
Arbitri: Tilaro e Di Stefano di Enna
Note: Ammoniti Lorefice (Ortigia) Bellia e Randis (Mascalucia). 200 spettatori ca.

martedì 2 marzo 2010

ALLA MARINA PARCHEGGI CON COSTI DA USURA


Gli automobilisti che si recano ad Ortigia hanno trovato una sgradevole sorpresa in fatto di costi di parcheggi. Ci riferiamo a quello a pagamento della marina che adesso costa due Euro per la prima ora di sosta. Si tratta, a mio avviso, di un costo molto esoso per i cittadini che hanno la necessità di recarsi ad Ortigia per un lasso di tempo molto limitato ed urgente per cui necessitano di un posto auto di facile accessibilità qule può essere quello a pagamento.
Però ho l'impressione che questa necessità dei cittadini sia oggetto di speculazione dal momento che il costo della sosta diventa troppo oneroso.
Per avre un'idea basta pensare che altrove la sosta di mez'ora con il cartoncino costa trenta centesimi, mentre in quello a pagamento si innalza a due euro con un costo, di fatto, di ben quattro euro l'ora.
Difatti se due cittadini automobilisti occupano il parcheggio per mezz'ora ciascuno pagano ben quattro euro per un'ora complessiva di utilizzo.
Mi sembra che siamo in presenza di una speculazione con prezzi da usura a danno dei cittadini che hanno la necessità di recarsi in un luogo importante della città e sono obbligati a subire ingiusti oneri.
Penso che il comune di Siracusa dovrebbe intervenire per sapere chi ha autorizzato queste tariffe così alte e, nel caso fosse lo stesso comune, di rimediare ad una vessazione economica prodotta verso i cittadini.

lunedì 1 marzo 2010

ORTIGIA PALLAMANO BATTE CALTANISSETTA 25 a 20


Importante affermazione per gli ortigiani sul difficile campo di Caltanissetta.
Una superba prestazione difensiva permette agli uomini di Di Vincenzo di battere 25 - 20 ( 12 - 7 ) i nisseni che sul loro campo, non più di un mese fa, hanno costretto alla resa l'Aetna Mascalucia.
L'Ortigia comincia subito bene e, grazie ad un'inaspettata difesa 4/2 impostata dal tecnico biancoverde, permette poco o nulla agli avversari che si trovano subito sotto 2 - 6. Il primo tempo termina col punteggio di 7 - 12 con grande dimostrazione di forza da parte degli ortigiani. La seconda frazione di gioco comincia subito con una doppia realizzazione biancoverde ed il vantaggio ospite si mantiene di 7/8 reti fino a cinque minuti dalla fine, quando, complice un leggero rilassamento di Giannone e compagni, i padroni di casa si rifanno sotto nel punteggio.
Miglior marcatore dell'incontro il solito Giovanni Giannone che con le sue "bombe" ha saputo forare da ogni direzione la rete avversaria. Da elogiare, inoltre, è la prestazione difensiva di due veterani come Minarda e Moscuzza, il primo capace di recuperare palloni su palloni ed il secondo che ha dato "peso" alla difesa nei momenti opportuni.
" sono estremamente soddisfatto della prestazione dei ragazzi - queste le parole di Di Vincenzo al termine della gara - forse la gara più bella che abbiamo giocato da due anni ad oggi, grande concentrazione da parte di tutti e grande spirito di squadra."