giovedì 22 novembre 2012

A SIRACUSA I NO VALGONO 1.6 MILIARDI

SIRACUSA. Dal nostro inviato
La lista dei no l'hanno fatta i sindacalisti della Cisl. E il risultato pone subito la provincia di Siracusa ai vertici di una ipotetica classifica nazionale dei territori in cui più volte è stato detto di no a investimenti che avrebbero portato occupazione. In totale, secondo stime della Cisl, oltre 1,6 miliardi sono stati stoppati da lungaggini burocratiche e veti politici facendo mancare all'appello quasi 3mila posti di lavoro. Così Siracusa rischia di diventare un caso di scuola su come la politica, una burocrazia cieca e sorda e, a volte, persino incoffessabili richieste da parte di politici e amministratori abbiano fatto diventare una delle aree più ricche e evolute del nostro Paese una zona poco appetibile per gli investimenti nazionali e internazionali. Nella provincia dei no può avvenire e avviene che il Piano paesistico regionale sia esteso anche alla zona industriale: i vincoli obbligano chiunque a ottenere il via dalla Soprintendenza. «Una follia» dicono gli imprenditori.
Gli ultimi ad andarsene sono stati gli olandesi della Shell i quali dopo aver aspettato per sette anni il via libera alla costruzione del rigassificatore dopo il no dell'ex presidente della Regione Raffaele Lombardo hanno dichiarato di non essere più interessati. Qualche mese prima erano stati i loro soci della Erg, con cui la Shell aveva costituito la società Ionio gas, a mollare. La mancata costruzione del rigassificatore ha fatto perdere investimenti per 800 milioni, circa 2.000 posti di lavoro nella fase di cantiere e circa 200 addetti a regime. «Con l'annuncio di Shell si conclude un lungo percorso iniziato nel lontano 2005 che ha attraversato innumerevoli fasi anche di ostilità poste da istituzioni, associazioni, comitati, spesso legate a diverse visioni politiche, nonostante sia stato da anni completato un rigido percorso autorizzativo, nel pieno rispetto della legalità e delle norme più severe – è l'amaro commento del presidente di Confindustria Siracusa Aldo Garozzo – . È amaro oltre che inconcepibile ascoltare come il gotha della politica europea si affanni per mettere in campo azioni e iniziative per attrarre investitori esteri quando nella nostra provincia si lasciano letteralmente sfuggire occasione di investimento privato sia nel settore dell'industria sia nel settore del turismo. Chi è preposto alla pianificazione del territorio dica una volta per tutte che tipo di sviluppo si prevede per questa provincia indicando anche come realizzare le iniziative imprenditoriali nell'interesse generale».
Qualche settimana fa i dirigenti della Lukoil, la multinazionale russa che dalla Erg ha rilevato l'80% delle quote della raffineria Isab, sono venuti a Siracusa per definire i piani di investimento. In questo clima di incertezza si è diffusa la voce che fossero venuti ad annunciare il possibile disimpegno con la chiusura delle raffinerie e la trasformazione in depositi costieri. Ipotesi smentita dalla società ma nessuno smentisce che sia stata fatta una valutazione negativa sulle condizioni di carattere istituzionale esistenti nel siracusano e in generale in Sicilia e e sull'elevata instabilità politica e amministrativa. «Non solo i comuni interessati dalla zona industriale ma anche la pubblica amministrazione regionale – dice il segretario provinciale della Cisl Paolo Sanzaro – devono fare in modo che la burocrazia non allontani gli investitori». I quali hanno bisogno di certezze.
Perché poi a Siracusa ci sono fatti paradossali. Si dice di no agli impianti industriali perché bisogna puntare sul turismo. E poi i progetti turistici restano al palo. Come è accaduto per i due porti turistici: uno del gruppo Acqua Marcia (Marina di Archimede) e l'altro che fa capo all'imprenditore siracusano ed ex presidente di Confindustria Alvaro Di Stefano. Valore complessivo degli investimenti: 190 milioni. Il primo bloccato a causa di mancati interventi da parte del comune mentre il secondo fermo all'iter autorizzativo. O ancora per l'investimento programmato dalla società Elemata Maddalena di costruire nella zona della Maddalena appunto un resort da 220 posti con le insegne della lussuosa catena internazionale Four Season: al progetto si oppongono alcuni comitati locali mentre la Regione nel 2011, nonostante ricadesse su aree edificabili da sempre, vi ha istituito una riserva naturale impedendo l'avanzamento del progetto che è stato rimodulato con una riduzione del 40% e ora al vaglio del Consiglio regionale per il paesaggio che dovrà esprimersi. Il progetto vale 300 milioni e gli investitori non fanno mistero di volgere lo sguardo altrove: investire in Sicilia, anche nel turismo – dicono – equivale ad immobilizzare risorse economiche senza alcuna certezza dei tempi di valutazione amministrativi.

( Da il Sole 24 Ore )

sabato 17 novembre 2012




IL DOPO ELEZIONI FRA SCONFORTO ED EUFORIA
La battaglia elettorale è ormai terminata e si contano solo morti e feriti.
Però il campo di battaglia, come naturale, sta scemando in quanto inizia un periodo di riassestamento in attesa di altre battaglie su fronti diversi anche se, in molti casi, paralleli.
Innanzi tutto abbiamo assistito ad un semi sconvolgimento degli equilibri partitici siracusani se si considera che vi è adesso una forte presenza dei grillini, una scomparsa sul piano della rappresentanza politica regionale dei lombardiani con la non elezione di Pippo Gennuso e dei miccicheniani con Titti Bufardeci che non è riuscito ad ottenere il quorum necessario all’assegnazione del seggio provinciale.
Fa da contraltare la presenza di Zito quale rappresentante del Movimento 5 stelle e di Pippo Sorbello in rappresentanza del nuovo UDC che aveva visto l’abbandono del partito da parte dell’unico deputato Pippo Gianni e del notaio Gianbattista Coltraro che ha ottenuto il seggio della lista Crocetta.
Non sono riusciti a garantirsi la riconferma  anche gli ex eletti del PD De Benedictis e Bonomo nonché il subentrato dell’ex UDC  Nunzio Cappadona oltre naturalmente allo stesso Pippo Gennuso che, sicuramente, presenterà il suo bravo ricorso al TAR.
Il PD provinciale porta a due la sua rappresentanza in quanto la candidata nel listino crocettiano, Marika Cirone De Marco, ha conquistato uno scranno a palazzo dei Normanni.
L’attuale rappresentanza si rinnova  quindi lasciando a casa ben quattro uscenti sostituendoli con quattro nuovi subentranti donandoci, statisticamente, il dato del 50% di diversità.
Naturalmente sono in molti ad augurarsi che sia la vecchia guardia che i nuovi subentranti possano operare nell’interesse della nostra provincia anche se regna un forte scetticismo che l’esperienza passata ha fortemente introdotto nella mentalità degli elettori che hanno risposto con il non voto e con una forte protesta.
Comunque la si voglia commentare questa elezione ha in se una valenza storica importante ed allarmante perché traduce la disaffezione strisciante alla politica in protesta concreta  che va esaminata con la giusta determinazione dando risposte serie e non ideologiche ai gravi problemi che la nostra provincia ha insiti nel suo tessuto sociale, economico e politico istituzionale.
Chiunque pensi che tutto può essere ricondotto alla logica gattopardiana della nostra terra non ha capito che il mondo è già cambiato e il suo essere desueto si è già concretizzato.

( Pubblicato sul settimanale Taimeut di questa settimana )

venerdì 16 novembre 2012

Corrado Bufardeci coordinatore Udc per l'area sud


Bufardeci, neocoordinatore dell´UDC


Il neo deputato regionale dell'Udc, Pippo Sorbello, ha nominato il nuovo coordinatore del partito a Pachino e Portopalo. Si tratta dell'ex assessore pachinese Corrado Bufardeci.
La nomina, assieme a quella del coordinatore del partito centrista a Lentini, ha però scatenato la reazione di Edy Bandiera. La scelta di Corrado Bufardeci, a cui viene affidato il coordinamento dei due comuni più a sud della provincia, determina precise conseguenze. A Pachino, Salvatore Gibilisco si dichiarerà in Consiglio comunale rappresentante dell'Udc, smarcandosi di fatto dal Gruppo Misto, composto da Pippo Runza e Patrizia Tossani.
Quest'ultima, nella doppia veste di consigliere e assessore, si è affrettata a specificare di non avere intenzione di entrare nell'Udc, aggiungendo che «con Gibilisco ci sarà un patto federativo che farà rimanere inalterata la consistenza numerica del Gruppo misto».
A Portopalo, le conseguenze della scelta di un coordinatore pachinese sono più dirompenti. Si tratta quasi di una cacciata dal partito dell'attuale assessore ai Lavori pubblici, Gaetano Gennuso, che alle Regionali ha sostenuto il neodeputato Giambattista Coltraro della Lista Crocetta.
La decisione di Pippo Sorbello di affidare a Corrado Bufardeci anche il coordinamento del partito a Portopalo è quasi un commissariamento. Non si vedono all'orizzonte, escluso il già citato Gaetano Gennuso, altri esponenti locali dell'Udc, posto che sia Edi Pisana sia Ornella Burgaretta sono da tempo vicini al rosolinese Pippo Gennuso.
 
SERGIO TACCONE ( La Sicilia del 15/11/2012 - Cronaca di Siracusa )

domenica 11 novembre 2012

L' INVITO DELLA PROF. MARIA BELLA PER LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO " BASALATU"

Venerdì 16/11/ 2012 ore 18,00 Presso la sala conferenze della biblioteca Innocenziana dei frati cappuccini di SR

il CENTRO STUDI DI TRADIZIONI POPOLARI TURIDDU BELLA
VI INVITA
alla Conversazione su :
gli antichi modi di dire della zona del “CIU’,” tratti dall’ultimo ibro
di Pippo Bufardeci,
BASALATU
“Parole e modi di dire del parlare dialettale”

Sempre attento alle tradizioni e ai costumi del suo paese d’origine, l’autore ha voluto avventurarsi nella ricerca di parole ed espressioni tipiche, raccolte dalla viva voce dei suoi conterranei che parlano ancora il dialetto, condensandole poi in un glossario.
La lettura di questo libro , se per le persone di una certa età può essere un ricordo di conoscenze già acquisite, per i giovani è un utile strumento di conoscenza del dialetto così come viene parlato in un’ampia zona della nostra isola,“la zona del “ciù”, come la definisce lui stesso, per distinguerla da quella del “Chiù”.

Il libro sarà presentato da Corrado Di Pietro
Seguirà un intervento della dott.ssa Assunta Rizza,
Presidente della Cooperativa socio-culturale “Leonardo” di Pachino

Saranno presenti l’editore Carlo Morrone e il poeta e pittore Angelo Rullini
autore delle illustrazioni del testo

sabato 10 novembre 2012

GLI AMICI DELL'UDC DI PACHINO INCONTRANO L'ON. PIPPO SORBELLO: ADESIONE DEL CONSIGLIERE GIBILISCO. CORRADO BUFARDECI ALLA GUIDA DEL PARTITO

Ieri sera presso un noto locale di Marzamemi si è svolto un incontro fra gli amici dell'UDC di Pachino con l'on. Pippo Sorbello. Presenti anche il vice presidente provinciale del partito Pippo Bufardeci ed il vice segretario provinciale Marco Capillo. E' stato analizzato lo svolgimento della recente campagna elettorale regionale che ha visto, anche a Pachino, l'affermazione del neo onorevole Pippo Sorbello.
E' stata anche analizzata la strategia da seguire, sia a livello del partito che nei rapporti con l'Amministrazione comunale, nonchè le problematiche più importanti da affrontare per lo sviluppo della zona Sud e del paese di Pachino.
Nella nuova logica della presenza politica ed organizzativa del partito a Pachino è stato deciso di accettare l'adesione del consigliere comunale Salvatore Gibilisco al partito e di indicare l'ex assessore Corrado Bufardeci quale responsabile del partito dell'UDC a Pachino. 
Allo stesso è stato anche affidato il compito di occuparsi dell'organizzazione del partito a Portopalo di Capopassero.

venerdì 9 novembre 2012

PRESENTAZIONE LIBRO

Organizzato dal centro studi di tradizioni popolari " Turiddu Bella" di Siracusa, si svolgerà venerdì 16 alle ore 18, presso la sala della biblioteca dei Cappuccini di Siracusa, la presentazione del mio ultimo libro: BASALATU,Parole e modi di dire del parlare dialettale. 
Relatori il poeta scrittore Corrado Di Pietro e la dottoressa Assunta Rizza.

Introduzione della prof. Maria Bella presidente de Centro Studi.

giovedì 8 novembre 2012

PERANCHE PER L'UNIVERSITA' PER PACHINO CONTA PIU' LOTTIZZARE CHE SCEGLIERE BENE

l sindaco di Pachino ha provveduto a nominare il rosolinese Basilico quale presidente del CUNU, il consorzio Universitario di Noto. Rimarrà in carica solo per tre mesi perchè poi sarà il comune di Portopalo ad indicare il presidente in quanto lo statuto prevede che siano a turno i comuni consorziati a noninarlo. A me sembra assurdo, come fatto generale, che ci sia questa lottizzazione per indicare il presidente di un consorzio molto importante dal punto di vista culturale e dell'istruzione. Sarebbe meglio che i comuni assieme scegliessero un nome rappresentativo ed adatto a svolgere un ruolo così importante e per tutta la durata del mandato.
Nel particolare è ancora più assurdo che i vari comuni indichino nomi non all'altezza, ma solo funzionali alle beghe ed agli equlibri interni delle varie maggioranze. Il comune di Pachino, purtroppo, continua a dare segni di poca accortezza e lungimiranza perchè, non solo indica persone inidonee, ma si lascia imporre nominativi di altri paesi per solo equilibri e motivazioni di piccolo cabotaggio politico.Il presidente di un Consorzio Universitario non è un capo condomino, con tutto il rispetto per i capi condomini.
Ancora una volta, purtroppo, il nostro comune perde un'occasione per qualificare le sue scelte.