martedì 31 gennaio 2012

A SIRACUSA VISENTIN CERCA NUOVI PUNTELLI PER LA GIUNTA, MA L'UDC NON E' INTERESSATO


Che il Sindaco Visentin abbia la cecesssità di puntellare la sua traballante maggioranza politica in seno al comune di Siracusa è cosa nota e, dal suo punto di vista, anche normale.
Quello che non riusciamo a capire è il desiderio spasmodico di alcune forze politiche o singoli consiglieri comunali che dovrebbero continuare a fare opposizione ad una Giunta inetta e che invece ardono dal desiderio di ricoprire l'incarico di assessore comunale.
E' notizia odierna di stampa che l'amministrazione comunale di Siracusa potrebbe puntellare la sua maggioranza con l'ingresso in giunta di Futuro e Libertà di Fabio Granata e del consigliere Paolo Romano ad assessore.
Non è la prima volta che il Fli fa l'occhiolino ad un posto in giunta comunale senza considerare la posizione politica che dovrebbe ricoprire in un discorso di terzo polo che questi atteggiamenti, così come quelli stigmatizzati in passato di disponibilità dell'Mpa di Gennuso, non ne permettono la nascita nella nostra provincia.
Le notizie di stampa riportano anche la presunta disponibilità del consigliere comunale Sebastiano Di Natale, aderente all'UDC, di fare parte della compagine amministrativa del sindaco Visentin.
Non abbiamo notizie per avallare o meno questa disponibilità, ma possiamo affermare che essa, se vera, avverrebbe solo a titolo personale in quanto il partito di Casini non ha alcuna intenzione di fare parte della giunta Visentin al comune di Siracusa o all'amministrazione provinciale del presidente Bono.
Naturalmente chi farebbe diversamente non si potrebbe più considerare appartenente all'UDC in quanto questo partito non intende fare da stampella a nessuno anche se si dichiara disponibile, in fase di rinnovo elettorale delle amministrazioni locali, di esaminare i programmi delle varie coalizioni ed in base a questi e nell'interesse esclusivo delle comunità da amministrare, decidere strategie ed alleanze.

domenica 29 gennaio 2012

LA MORTE DI SCALFARO AMICO DI SIRACUSA


Anche Oscar Luigi Scalfaro, Presidente emerito della Repubblica, abbandona la vita terrena per tornare alla dimora del Padre e diminuire il numero dei convinti cattolici democratici cristiani che hanno incarnato, in politica,lo spirito vero della dottrina sociale cristiana.
prima che diventasse Presidente della repubblica Oscar Luigi Scalfaro era un assiduo frequentatore delal provincia di Siracusa soprattutto in occasione delle campagne elettorali regionali o nazionali.
Era un bravissimo oratore che riusciva a coinvolgere i partecipanti ai suoi comizi sempre molto affollati e partecipati.
Ma la sua predilizione verso la Sicilia era politicamente molto forte.
Basti pensare che, quale erede del pensiero sturziano, era molto legato al nostro conterraneo Mario Scelba con il quale fondò la corrente interna alla Democrazia Cristiana del Centro contro l'alleanza di centro sinistra.
Per questa sua posizione prima con Scelba e poi da solo sopportò il peso di essere aditato, da parte dei comunisti, come il fascista della Dc e subì, all'interno, un isolamento che durò parecchi anni.
Il suo addetto stampa fu, per molti anni, Tonino Scelba nipote del più illustre Mario.
Oscar Luigi Scalfaro dava sempre la sua disponobilità ad effettuare comizi nella nostra provincia e, tramite Tonino Scelba, mi contattava per organizzare i vari comizi.
In quel periodo io avevo sempre la responsabilità del coordinamneto dell'ufficio comizi e dell'organizzazione.
Lo mandavo sempre a fare comizi nella zona montana facendoglieli concludere quasi sempre a Canicattini a tarda notte.
Quasi sempre Tonino Scelba mi esprimeva le sue perplessità per gli orari così tardi e sempre, l'indomani, mi esprimeva la sua meraviglia per l'alta partecipazione di cittadini ai comizi.
Era ed è notorio che la nostra zona montana vede i suoi cittadini prolungare la vita di relazioni fino a tarda notter soprattutto d'estate per cui la presenza di ascoltatori era assicurata assieme al richiamo dell'oratore.
Questo rapporto si concretizzò per molti anni e continuò anche quando svolse con grande competenza ed impegno il ruolo di dirigente nazionale organizzativo della DC diventando il politico di riferimento per il mio lavoro a livello locale.
Fu il politico, dirigente organizzativo, che diede una veste giuridica al ruolo dei funzionari della Democrazia Cristiana.
Da questo nuovo ruolo interno al partito iniziò per Oscar luigi Scalfaro una nuova stagione politica personale che lo porterà prima a Ministro degli Interni e poi a Presidente della Repubblica.
Non fu un periodo facile sia come Ministro che come Presidente, ma riuscì a svolgere il suo ruolo con grande impegno e senso del dovere.
Dal mio punto di vista ha un solo neo politico e cioè quello di avere aderito al Pd, lui che era la barriera anticomunista, anche se non prese mai la tessera più per un'antipatia verso Berlusconi
che per convinzione politica.



domenica 22 gennaio 2012

UDC RINVIATA SEDUTA DIREZIONE SU FLORIDIA

La prevista riunione di Sabato per incontrare gli amici UDC di Floridia non si è tenuta.
Un cominicato messaggistico del segretario Bandiera ha rinviato il tutto su richiesta degli amici floridiani perchè si temeva che molti dirigenti non potessero parteciapre a causa dei blocchi stradali.
resta confermata la riunione di lunedì prossimo per il problema Avola che si preannuncia difficoltoso e non di facile soluzione.

sabato 21 gennaio 2012

Demopolis, cresce l'appeal dei partiti di centro


L'istituto di ricerche Demopolis ha realizzato un sondaggio sulle intenzioni di voto dei siciliani per le elezioni politiche: i numeri vedono in testa il Pdl con il 23% (meno 2% a distanza di 60 giorni dalla caduta di Berlusconi, ma con consensi dimezzati rispetto al 2008), seguito dal Pd con il 18,5% 1,5% in meno rispetto a due mesi fa, mentre a livello nazionale si attesta al 29%). Crescono gli indecisi e quanti, in caso di elezioni nazionali anticipate, oggi non si recherebbero alle urne.

"Si respira sempre più nell'Isola un diffuso disincanto politico che - afferma il direttore di Demopolis Pietro Vento - sta erodendo il residuo consenso dei siciliani nei confronti delle istituzioni democratiche. Gli ultimi mesi della vita politica nazionale e regionale hanno visto quasi dimezzarsi la fiducia degli elettori nel Parlamento, nell'Ars, nei partiti, il cui peso effettivo appare fra l'altro ridimensionato, agli occhi dei cittadini, in una fase di 'commissariamento', come quella attuale caratterizzata dalla nascita del governo Monti".

Per la prima volta Demopolis registra un lieve arretramento anche per Grande Sud di Gianfranco Miccichè, oggi al 7,5%. Si fermano sotto sotto la soglia del 2% il Pid e la Destra. Si rafforzano nel complesso, anche se di poco, l'Idv di Antonio Di Pietro (5%), Sel di Vendola (4,1), FdS (1,4%), così come il Movimento 5 Stelle di Grillo che raggiunge il 3%.

Trend positivo per tutti i partiti di centro: l'Mpa del presidente della Regione Raffaele Lombardo si attesta al 15%; Fli di Gianfranco Fini al 5,6%, l'Api di Rutelli all'1,9%. Dopo oltre due anni, torna nell'Isola al 10% l'Udc, che recupera consensi tra i delusi del Pdl e del Pid. Si tratta comunque - secondo i ricercatori di Demopolis - di un dato destinato a mutare nelle prossime settimane, anche in considerazione delle scelte imminenti che il Partito di Casini e D'Alia (ancora molto debole a Catania e Palermo) dovrà compiere in termini di alleanze a livello regionale e nazionale.

( Fonte La Sicilia.it )

INCONTRI IN CASA UDC FRA ATTRITI E CONFUSIONE

Oggi alle ore 16 riunione della direzione provinciale dell'UDC di Siracusa che si incontrerà con i rappresentanti del partito di Floridia.
Scopo dell'incontro è quello di esaminare la situazione politica locale e di decidere la più opportuna strategia per affrontare i temi della prossima campagna elettorale comunale e le relative alleanze
Lunedì sera sarà la volta del comune di Avola dove la situazione appare più complicata perchè esistono dissensi e pregiudiziali fra i vari gruppi che compongono il partito avolese.
Non è un mistero che il gruppo storico che ha sostenuto e sofferto in consiglio comunale l'appartenenza all'UDC si sente adesso accerchiato da nuovi arrivi, i Magro ed i fratelli Caruso, che vorrebbero svolgere un ruolo egemone nel partito dopo che, secondo il vecchio gruppo di Murè e Paolo Magro, hanno nociuto all'immagine del partito stesso.
La complessità della problematica presentando difficili soluzioni non permette di proporre adeguate azioni capace di riportare la pace interna.
L'UDC provinciale paga le troppe ambiguità dei suoi massimi esponenti provinciali sulla convivenza avolese e rischia di indebolire un partito fortemente radicato nel contesto cittadino.
Anche la scelta di proporre in direzione provinciale esponenti avolesi di una sola parte che viene ritenuta in contrasto con il partito ufficiale ne mina credibilità ed azione e crea scompensi politici difficili da colmare.
Se a questo aggiungiamo anche l'ambiguità della gestione provinciale del partito che designa una direzione senza insediare il comitato eletto dal congresso se ne deduce che una certa confusione
regna attualmente in casa UDC.

mercoledì 11 gennaio 2012

ANCORA ASSENTE L'UDC A SIRACUSA

Continua l'assenza di iniziativa dell'UDC di Siracusa dopo la celebrazione del congresso provinciale del partito.
Non si è insediato il comitato provinciale e non si è dato corso alla elezione della direzione provinciale con relativa costituzione dei vari uffici e dipartimenti.
Questo ritardo di iniziativa politica che si sta accumulando rischia di essere pagato caro soprattutto nei sei comuni della provincia dove si svolgeranno le elezioni comunali nella prossima primavera.
Si rischia che il partito possa fare la stessa fine elettorale delle ultime elezioni comunali di Lentini dove, una errata interpretazione della realtà locale, portò L'UDC ad un risultato ridicolo che lo mise fuori dai giochi politici locali.
Vi è l'assenza di qualsiasi iniziativa in direzione del terzo polo provinciale anche se questo terzo polo siracusano non palesa nessuna azione concreta e si trastulla solo nelle dichiarazioni stampa di qualche suo potenziale esponente.
Nè possono camuffarsi per azioni politiche le visite in sordina del segretario provinciale o del presidente o di qualche dirigente di partito in qualche comune della provincia per una chiaccherata.
Se dobbiamo fare un partito plurale, con dirigenti degni di questo nome e rispondere alle attese dei cittadini che vedono nell'UDC un partito capace di capire i loro problemi, dobbiamo lavorare per realizzare un partito coeso e presente con una proposta politica ed organizzativa condivisa.
Invito pertanto i massimi dirigenti dell'UDC locale ad uscire dalla visione ristretta ed ambigua dei comitati elettorali e dare vita ad un serio confronto politico e ad una gestione del partito che coinvolga tutti coloro che intendono lavorare per la sua esclusiva crescita.

venerdì 6 gennaio 2012

Replica del Presidente prov.le dell'Udc Sorbello sulle dichiarazioni dei consiglieri Midolo e Giliberto

"Chi vuole aderire all'Udc deve presentarne richiesta alla direzione provinciale, unico organismo deputato a vagliare questo genere di attività". E' diretto nel suo intervento il presidente provinciale dell'Udc Pippo Sorbello, che prende così posizione sul caso Pachino. Sui media sono apparse negli ultimi giorni le dichiarazioni del consigliere Midolo (Udc) e del consigliere Giliberto, riguardanti un eventuale ingresso nel partito di centro di quest'ultimo. "Non ci sono preclusioni di sorta", spiega ancora Sorbello. "Ma siamo un partito collegiale, dove fughe in avanti o trattative personali non hanno ragione d'essere". Sulla stessa linea anche il presidente dell'Udc di Siracusa, Marco Capillo.

"L'Udc non è però un autobus che si ferma ad ogni fermata. E' aperto, a molti ma non a tutti. Siamo onorati che il rinnovamento attuato nei mesi scorsi e l'avviato nuovo corso stiano ora suscitando anche l'interesse di simpatizzanti ed iscritti ad altri soggetti politici. Ma senza un dialogo preventivo, non è possibile muoversi a livello locale in nome e per conto della direzione provinciale".

mercoledì 4 gennaio 2012

IL MESSAGGIO DEL PAPA SU PACE E GIUSTIZIA E’ APPLICABILE ANCHE A SIRACUSA?


Celebrando la quarantacinquesima giornata mondiale della pace, il Papa nell’Angelus, ha ricordato come nel suo messaggio ai Governanti di tutto il mondo ha evidenziato come sia necessario : < Educare i giovani alla giustizia ed alla pace >.

Difatti non è possibile che possa esistere una pace degna di questo nome senza una giustizia altrettanto degna di essere tale.

Educare oggi al senso della pace e della giustizia ,cercando di inculcare ai giovani questi valori fondamentali, dovrebbe essere un compito basilare della politica e della società che essa dovrebbe esprimere.

Difatti non può essere solo un impegno educativo e valoriale lasciato esclusivamente alle gerarchie ecclesiali che, pur nella costante ricerca del bene di tutte le persone indipendentemente dal loro credo, potrebbe dare l’involontaria sensazione di una esortazione meramente religiosa.

Il valore della pace e della giustizia deve essenzialmente essere un fatto che domini laicamente i valori della nostra società e della nostra democrazia.

E’ quindi indispensabile che, non solo si operi per il raggiungimento di questi fini, ma si diano anche esempi concreti di vera pace e di vera giustizia.

Le due cose sono inscindibili e vanno sempre più indirizzate al loro apprendimento ed all’esercizio da parte di tutte le generazioni ,ma soprattutto dei giovani, affinché si cementi una società che si poggi sempre più su questi due importanti pilastri.

Ma essi sono spesso messi in dubbio, creando scompensi e generando forti perplessità, nella loro gestione quotidiana.

Gli esempi in negativo sono numerosi e non risparmiano né tempo né luoghi cosi come minano spesso la loro credibilità con avvenimenti anche molto vicino a noi.

Ci riferiamo ad un presunto intreccio di rapporti, fra alcuni magistrati e loro parenti ,con società operanti nel territorio siracusano, secondo quanto riportato in una interrogazione parlamentare presentata dal sen. Ferrante al ministro della Giustizia.

Lla cosa ha avuto vasta eco sui social network e particolarmente su Facebook, per cui sarebbero necessari seri approfondimenti e conseguenti chiarimenti.

Ciò perché dobbiamo continuare a non avere dubbi su coloro che hanno il difficile compito di amministrare la giustizia nel nostro territorio.

Per i concetti sopra espressi è fondamentale che la verità abbia il sopravvento perché la pace coniugata con la giustizia, assieme alla verità, sono pilastri fondamentali della nostra esistenza.

DESOLAZIONE AD ORTIGIA DOVE TUTTO DECADE


Dopo qualche mese di assenza ho avuto modo, domenica 1 gennaio di fare una passeggiata in Ortigia, centro nevralgico della vecchia Siracusa.
E' stato un colpo al cuore vedere una grande desolazione imperante lungo le vecchie straduzze.
Non vi erano turisti in un giorno importante delle festività di fine anno se non qualche sparuta presenza che si poteva contare con le dita di una mano.
Moltissimi negozi di via Maestranza hanno chiuso definitivamente i battenti lasciando vedere dalle vecchie vetrine una grande desolazione ed i segni di un frettoloso abbandono dell'immobile che prima ospitava il negozio.
La visione più allucinante era rappresentata dalle pizzerie semivuote e dai ristoranti senza alcun cliente.
Camerieri che si guardavano e quasi attiravano con gli sguardi qualche passante che sfiorava la vetrata d'ingresso.
Una desolazione unica che non lascia presagire niente di buono per l'occupazione e l'economia di questa città se si considera che anche gli alberghi sono senza clienti.
Ma vi è un'altra desolazione ancora più grave ed è quella rappresentata dall'assenza di una proposta politica ed amministrativa da parte delle istituzioni che sembrano ripetere la famosa scena del Titanic dove tutti ballano mentre la nave affonda.
E siamo solo all'inizio.