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Lampi Di
Racconti: Dove La Fine Non È’ Mai L’inizio Formato Kindle
di Pippo Bufardeci (Autore)
“Lampi di racconti” non sono solo il frutto della brevità degli stessi, ma
ciò che si schiude nella nostra mente al loro inizio di lettura che può dare
una interpretazione diversa dalla realtà narrativa.
Il tutto attraverso un uso quasi ambiguo delle parole che avallano una prima
impressione di lettura consentita dallo scorrimento veloce della narrazione
della breve storia che sembra dar credito a ciò che noi pensiamo rispetto a ciò
che in realtà leggiamo.
È, quindi, la metafora della vita stessa che dà senso e sostanza ad una realtà
che non è quella cui assistiamo, ma quella che crediamo possa essere secondo
l’interpretazione data dal nostro modo di assimilarla rispetto a ciò che invece
si manifesta come avvenimento reale.
Siamo in presenza di racconti che, per essere compresi e capirne la loro trama
ed il loro fine, vanno letti a ritroso partendo dalla realtà accertata.
La fine della storia è l’unico modo per togliere alle parole, e alla storia
stessa, la lettura del nostro subconscio e riportare alla loro effettiva
valenza il significato delle parole e della storia raccontata.
Ne consegue che siamo in presenza di un umorismo diverso che si manifesta alla
fine del racconto e si amplifica nella rilettura dello stesso.
Mette cioè il lettore nella valutazione ilare fra la trama che la sua psiche
gli aveva suggerito e quella che gli svela la realtà alla fine del racconto.
“Lampi di racconti” non sono solo il frutto della brevità degli stessi, ma ciò
che si schiude nella nostra mente al loro inizio di lettura che può dare una
interpretazione diversa dalla realtà narrativa.
Il tutto attraverso un uso quasi ambiguo delle parole che avallano una prima
impressione di lettura consentita dallo scorrimento veloce della narrazione
della breve storia che sembra dar credito a ciò che noi pensiamo rispetto a ciò
che in realtà leggiamo.
È, quindi, la metafora della vita stessa che dà senso e sostanza ad una realtà
che non è quella cui assistiamo, ma quella che crediamo possa essere secondo
l’interpretazione data dal nostro modo di assimilarla rispetto a ciò che invece
si manifesta come avvenimento reale.
Siamo in presenza di racconti che, per essere compresi e capirne la loro trama
ed il loro fine, vanno letti a ritroso partendo dalla realtà accertata.
La fine della storia è l’unico modo per togliere alle parole, e alla storia
stessa, la lettura del nostro subconscio e riportare alla loro effettiva valenza
il significato delle parole e della storia raccontata.
Ne consegue che siamo in presenza di un umorismo diverso che si manifesta alla
fine del racconto e si amplifica nella rilettura dello stesso.
Mette cioè il lettore nella valutazione ilare fra la trama che la sua psiche
gli aveva suggerito e quella che gli svela la realtà alla fine del racconto.