venerdì 16 ottobre 2020

 


LA FILOSOFIA SBAGLIATA DELLA SPAZZATURA

 

Molti amministratori non hanno capito che l’aspetto più visibile su cui giocano la loro reputazione di bravi o cattivi amministratori sta nella gestione del servizio della spazzatura.

E’ questo il comparto più evidente dove è più visibile ai cittadini il rapporto spesa – servizio che, essendo sotto gli occhi di tutti, determina un continuo controllo indiretto da parte dei cittadini nel doppio ruolo di usufruitori del servizio e di pagatori dello stesso.

Come si sa la bolletta è il frutto, diviso fra tutti gli utenti, del costo complessivo che sostiene il comune in un anno per tutti i servizi, diretti ed indiretti, per tenere in piedi il carrozzone del servizio di spazzatura.

Più il comune spende in un anno, più alta sarà la bolletta per i cittadini perché non si tratta di una tassa stabilita a priori, ma di un costo e di una spesa variabili.

La filosofia che, da qualche anno, ha prevalso nella raccolta della spazzatura in molte città italiane, è quella della raccolta porta a porta che, a mio avviso, si è dimostrata incapace di assicurare la pulizia delle città.

Essa si basa sul concetto degli abitanti che usufruiscono di un servizio a giorni stabiliti per conferire la diversa tipologia della spazzatura in appositi contenitori sparsi su tutto il territorio comunale al servizio esclusivo dei nuclei familiari autonomi e dei condomini.

Questa filosofia riempie le città di innumerevoli contenitori che deturpano ancora di più, non elimina, ma aumenta la visione di spazzatura conferita in contenitori pieni da giorni e non impedisce i sacchetti lasciati in ogni dove.

Sono anche convinti che, avendo un adempimento ogni giorno, non ci dovremmo spostare da casa nostra se non per qualche ora ed essere sempre puntuali nella consegna dei sacchetti o dei contenitori.

Per la ditta di raccolta diventa più oneroso effettuare fermate e svuotamento in ogni porta della città con costi maggiori che si riversano sulla bolletta dei cittadini.

Bisogna mettere i cittadini nelle condizioni di essere puliti con una organizzazione idonea che giustifichi le multe che devono essere fatte a coloro che continuano a sporcare dopo che, a causa del servizio razionalizzato, non esistono più alibi.

Altro aspetto trascurato per le città ed i comuni su cui si riversano cittadini di altri paesi per turismo o brevi soste è l’assenza di un servizio diretto a questa fascia di utenti provvisori che, non avendo dove conferire la loro momentanea spazzatura, la riversano in ogni dove sporcando ancora di più la città ed aumentando ancora di più il costo della bolletta finale dei cittadini che pagano.

E’ in ogni caso necessario che si creino parecchie zone di raccolta con cassonetti e cassoni dove conferire la spazzatura, sia differenziata che non, ed evitare la squallida visione di tanti contenitori sporchi e strapieni in ogni momento della giornata e potere usare il pugno duro nei confronti dei menefreghisti che non avrebbero più nessun alibi in merito alla mancanza di posti dove conferire.

E’ chiaro che queste zone di conferimento non avrebbero necessità di personale stabile, ma solo l’esigenza che la ditta ne operi lo svuotamento con continuità rapportata alla tipologia di quanto conferito.

 Se poi il cittadino vuole lo sconto bolletta, potrà sempre utilizzare i centri comunali di conferimento come avviene adesso. Comunque vista l’esperienza alquanto negativa, non si potrà continuare ancora così.

             Sr. 16/10/2020                                                Pippo Bufardeci

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