LA FILOSOFIA
SBAGLIATA DELLA SPAZZATURA
Molti amministratori non hanno capito che l’aspetto più
visibile su cui giocano la loro reputazione di bravi o cattivi amministratori
sta nella gestione del servizio della spazzatura.
E’ questo il comparto più evidente dove è più visibile ai
cittadini il rapporto spesa – servizio che, essendo sotto gli occhi di tutti,
determina un continuo controllo indiretto da parte dei cittadini nel doppio
ruolo di usufruitori del servizio e di pagatori dello stesso.
Come si sa la bolletta è il frutto, diviso fra tutti gli
utenti, del costo complessivo che sostiene il comune in un anno per tutti i
servizi, diretti ed indiretti, per tenere in piedi il carrozzone del servizio
di spazzatura.
Più il comune spende in un anno, più alta sarà la bolletta
per i cittadini perché non si tratta di una tassa stabilita a priori, ma di un
costo e di una spesa variabili.
La filosofia che, da qualche anno, ha prevalso nella
raccolta della spazzatura in molte città italiane, è quella della raccolta
porta a porta che, a mio avviso, si è dimostrata incapace di assicurare la
pulizia delle città.
Essa si basa sul concetto degli abitanti che usufruiscono di
un servizio a giorni stabiliti per conferire la diversa tipologia della
spazzatura in appositi contenitori sparsi su tutto il territorio comunale al
servizio esclusivo dei nuclei familiari autonomi e dei condomini.
Questa filosofia riempie le città di innumerevoli
contenitori che deturpano ancora di più, non elimina, ma aumenta la visione di
spazzatura conferita in contenitori pieni da giorni e non impedisce i sacchetti
lasciati in ogni dove.
Sono anche convinti che, avendo un adempimento ogni giorno,
non ci dovremmo spostare da casa nostra se non per qualche ora ed essere sempre
puntuali nella consegna dei sacchetti o dei contenitori.
Per la ditta di raccolta diventa più oneroso effettuare
fermate e svuotamento in ogni porta della città con costi maggiori che si
riversano sulla bolletta dei cittadini.
Bisogna mettere i cittadini nelle condizioni di essere
puliti con una organizzazione idonea che giustifichi le multe che devono essere
fatte a coloro che continuano a sporcare dopo che, a causa del servizio
razionalizzato, non esistono più alibi.
Altro aspetto trascurato per le città ed i comuni su cui si
riversano cittadini di altri paesi per turismo o brevi soste è l’assenza di un
servizio diretto a questa fascia di utenti provvisori che, non avendo dove
conferire la loro momentanea spazzatura, la riversano in ogni dove sporcando
ancora di più la città ed aumentando ancora di più il costo della bolletta
finale dei cittadini che pagano.
E’ in ogni caso necessario che si creino parecchie zone di
raccolta con cassonetti e cassoni dove conferire la spazzatura, sia
differenziata che non, ed evitare la squallida visione di tanti contenitori
sporchi e strapieni in ogni momento della giornata e potere usare il pugno duro
nei confronti dei menefreghisti che non avrebbero più nessun alibi in merito
alla mancanza di posti dove conferire.
E’ chiaro che queste zone di conferimento non avrebbero
necessità di personale stabile, ma solo l’esigenza che la ditta ne operi lo
svuotamento con continuità rapportata alla tipologia di quanto conferito.
Se poi il cittadino
vuole lo sconto bolletta, potrà sempre utilizzare i centri comunali di
conferimento come avviene adesso. Comunque vista l’esperienza alquanto
negativa, non si potrà continuare ancora così.
Sr.
16/10/2020
Pippo Bufardeci
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