domenica 30 settembre 2012

ELEZIONI REGIONALI FRA OPPORTUNISMO ED IMPROVISAZIONE





La campagna elettorale è entrata nel vivo e la ricerca del voto di preferenza sta diventando sempre più spasmodica da parte del folto gruppo di candidati che aspira a sedersi in uno dei novanta scranni di Sala d’Ercole che è deputata ad ospitare l’Assemblea regionale siciliana.
Si può subito dire che non vi è niente di nuovo sul piano della proposta politica perché la vecchia  rappresentanza è tutta schierata nelle varie liste e perché le novità che presenta l’offerta politica dei candidati si limita a pochissimi personaggi.
Questa impalpabilità della proposta candidature nella provincia di Siracusa si nota ancora di più rispetto alle altre competizioni passate perché, con maggiore evidenza, abbiamo assistito ad un penoso affaticamento degli aspiranti candidati nel cercare una casa dove collocarsi rispetto ai programmi personali ed alla proposta politica che intendono rappresentare.
Ecco che subito, prima ancora di conoscere in quale lista presentarsi, abbiamo notato faccioni più o meno accattivanti sui tabelloni pubblicitari perché la cosa più importante è farsi riconoscere formalmente e non farsi conoscere sostanzialmente.
L’altro aspetto penoso è stato rappresentato dai candidati che nel giro di pochi giorni, mentre i loro volti facevano bella mostra di se sui tabelloni pubblicitari, cambiavano casacca politica da una lista all’altra in cerca di un posto al sole ed il loro credo politico diventava un optional dall’etichetta intercambiabile.
Vi sono stati dei candidati che, nel loro travagliato lavoro teso alla ricerca di una lista che facesse un po’ di spazio per la candidatura, hanno stampato più volte i primi volantini con simboli diversi.
Senza parlare poi di quelli che agli elettori di sinistra assicuravano che una volta eletti a destra avrebbero cambiato casacca indossando subito quella di sinistra e viceversa.
Non possiamo andare certamente orgogliosi di molti soggetti politici che esprimiamo e che offuscano anche quel poco di buono che tutto sommato esiste ancora.
La cosa che ci addolora ancora di più è constatare amaramente che i più avvezzi al trasformismo sono molti di coloro che dovrebbero rappresentare il nuovo.
Eppure c’è molta attesa da parte degli elettori ,ancora non del tutto delusi, che si aspettano qualcosa di nuovo e di più sostanziale da questa fase politica perché i problemi della provincia e della regione non si possono giocare al tavolo verde dell’opportunismo, ma necessitano  capacità e  serietà da parte di coloro che intendono assumersi la responsabilità della gestione della cosa pubblica.
SR. 23/09/2012

( Pubblicato sul settimanale TIMOUT )

giovedì 27 settembre 2012

a riflessione

«In politica il rinnovamento
non è questione anagrafica»

  • Mercoledì 26 Settembre 2012
  • Siracusa,
  • pagina 33

corrado piccione
SALVATORE MAIORCA
Il rinnovamento (si potrebbe anche dire «rifondazione») della politica non è soltanto una questione di ricambio generazionale: è invece una questione di cambiamento di idee, di programmi, di azione. Ed è quello che oggi manca a questa politica. Lo dimostra la presa di posizione di Corrado Piccione sulla questione della trattativa tra politica e mafia: una questione che nasce a Palermo e però coinvolge ormai tutti i territori; compreso quello siracusano. Il sostituto procuratore di Palermo Antonino Ingroia, ricorda il novantenne avvocato siracusano, ha lanciato, in un pubblico convegno, un'accusa pesante: la politica è stata sempre collusa. Con la mafia. A questo punto faccia nomi e cognomi dei collusi. E proceda. Faccia pulizia. Si faccia così ovunque: da Bolzano a Portopalo di Capo Passero. E chi rivendica questa pulizia e, quindi, questo rinnovamento, questa rifondazione non è un giovanotto di primo lancio, bensì un novantenne che del cammino della politica ha percorso tutte le tappe. Sempre con onore. E nel pubblico interesse. Scrive l'avvocato Piccione, decano del Foro siracusano e antesignano di tutti i cambiamenti (e avanzamenti) di questo territorio: «Abbiamo letto su tutti i giornali che un giovane magistrato, il dottor Ingroia, rompendo tutti gli indugi in una pubblica manifestazione, ha testualmente dichiarato: "L'anomalia italiana è avere una classe politica sempre compromessa con la criminalità". E' un'affermazione impegnativa e coraggiosa, che comporta inevitabili responsabilità morali e storiche. Quel "sempre" pesa come un macigno sulla storia della Repubblica italiana. Noi - afferma Piccione - contestiamo la genericità indifferenziata della suddetta perentoria affermazione e difendiamo la dignità storica e l'onore civile di una classe politica che ha retto degnamente l'Italia repubblicana innanzi a tutto il mondo: da De Nicola a Sturzo ad Einaudi a De Gasperi a Gonella, Vanoni, Pertini, Scelba, Alessi, Spadolini, e molti altri. E siamo fieri di aver militato e partecipato insieme a loro alla vita pubblica. A questo punto dobbiamo affermare che non è più tempo di falsi segreti, è tempo di verità intere senza reticenze e senza riserve. Per questi motivi abbiamo il diritto di chiedere ai detentori delle verità di uscire allo scoperto: fuor i nomi, fuori le carte. L'opinione pubblica ha il diritto di conoscere tutta la verità, quale che sia». In definitiva, si potrebbe ricordare con Trilussa (ma a questo punto anche con Piccione), non basta che «tutto si riduca a parer mio levati tu che mi ci metta io»: occorre innovare nel profondo; con i giovani di oggi e con quelli di ieri. Insieme. In una proficua e rinnovatrice osmosi di pensiero e di azione, di esperienza e di cambiamento.


26/09/2012

lunedì 17 settembre 2012

NUOVO SIMBOLO DELL'UDC


E' stato depositato ufficialmente il nuovo simbolo dell'UDC per le prossime elezioni regionali siciliane che si svolgeranno domenica 28 ottobre 2012.
Naturalmente il simbolo sarà utilizzato per tutte le altre elezioni in quanto nuovo emblema dell'Unione di Centro.
Al posto del cognome " CASINI" in alto vi è la scritta " ITALIA".
Va dato atto al partito, ma soprattutto all'on. Casini, della spersonalizzazione del partito che l'era Berlusconiana aveva portato i partiti ad essere individuabili con il nome del laider, per passare al partito di tutti senza che corrisponda ad un singolo dirigente indipendentemente dal suo prestigio.
Pippo Sorbello, candidato UDC alle prossime elezioni regionali, in un giro elettorale a Priolo stamattina che abbiamo fatto insieme, ha rimarcato la necessità della partecipazione di tutti gli elettori ed iscritti alle scelte del partito e dei suoi eletti.
Il partito non più uninominale o padronale è il presupposto per renderlo un bene di tutti anche formalmente.
Pur non avendo mai pensato al partito padronale, come in altri schieramenti, bisogna dare atto all'on. Casini che ha dato un segnale forte, non solo di democrazia, ma soprattutto della riappropriazione, attraverso il simbolo indistinto, del partito e della politica da parte dei cittadini.

DIPENDENTI COMUNALI SENZA STIPENDIO A PACHINO, SI LAVORI PER UNA RAPIDA SOLUZIONE SENZA RITARDI NE' SPECULAZIONI


Non vi è dubbio che non possono accettarsi comportamenti di una Amministrazione comunale che non riesce a gestire le proprie finanze assicurando prioritariamente gli stipendi dei propri dipendenti.
Ciò indipendentemente dalla crisi e dalle situazioni di cassa che si fanno sempre più drammatiche per chi amministra un Ente pubblico. Il comune di Pachino, che da oltre due mesi non paga gli stipendi, sapeva da tempo che quest'epilogo era fra le cose che potessero accadere.
Non ha saputo impostare una politica finanziaria che attutisse tutto ciò.
Ma soprattutto non ha saputo coinvolgere tutti i dipendenti esponendo con chiarezza la drammaticità della situazione finanziaria e, di conseguenza, la necessità di un forte giro di vite nel togliere privilegi e disparità fra gli stessi dipendenti.
Allo stesso modo la cinghia andava stretta e va stretta fra le spese degli amministratori con una forte riduzione degli emolumenti che, anche se finanziaramente relativi, danno un forte segnale di natura psicologica e di condivisione delle difficoltà degli altri.
Bisogna subito impostare una seria politica finanziaria comunale che individui le ampie fasce di evasione ed elusione che regnano nel comune e soprattutto freni ed elimini le spese inutili e clientelari.
Solo così si potrà sperare in un futuro meno complicato ed evitare che la speculazione politica o di parte faccia perdere di vista il vero problema principale che è il sacrosanto diritto di ogni lavoratore ad avere la giusta remunerazione senza ritardi nè tergiversazioni.

lunedì 10 settembre 2012

ELEZIONI REGIONALI DOMENICA 28 OTTOBRE 2012





Cari amici, vi informo che alle prossime elezioni regionali, nella lista dell'UDC, sarà candidato l'amico
 

PIPPO SORBELLO

che ha svolto con competenza e capacità il ruolo di Sindaco del comune di Melilli.
Penso che sia il candidatoo giusto per il momento difficile che attraversa la Regione Siciliana e per potere seriamente affrontare i problemi del nostro territorio.
Per questo lo proprongo alla vostra attenzione.
Grazie


ELEZIONI REGIONALI DOMENICA 28 OTTOBRE 2012


Cari amici, vi informo che alle prossime elezioni regionali, nella lista dell'UDC, sarà candidato l'amico
PIPPO SORBELLO

che ha svolto con competenza e capacità il ruolo di Sindaco del comune di Melilli.
Penso che sia il candidatoo giusto per il momento difficile che attraversa la Regione Siciliana e per potere seriamente affrontare i problemi del nostro territorio.
Per questo lo proprongo alla vostra attenzione.
Grazie

giovedì 6 settembre 2012

Airport Pachino
la storia dimenticata di un
Regio Campo di Aviazione
Pippo Bufardeci


84 pagine dense di storia, di luoghi, di persone e fatti di un territorio
posto a sud di Siracusa, la cittadina di Pachino. L'autore racconta con dovizia
di particolari e con lo stile giornalistico dell'informazione l'esistenza sul
quel territorio di un Regio Campo di Aviazione, sorto durante la II guerra
mondiale per depistare gli aerei nemici e proteggere il più importante e
vicino aeroporto di Comiso, bersaglio ambito in periodo di guerra.
Raccontando delle contrade a ridosso del campo di aviazione, dei suoi
abitanti, del sistema di difesa, sorto intorno, della cattura di aerei nemici,
Bufardeci ci parla di Pachino come protagonista di quella storia che lo ha
toccato e che ha vissuto la cattura di un B.24D Consolidated Liberator e
del suo equipaggio, tra cui era presente una donna alla sua ventesima
missione di guerra, oltre a vedere l'atterraggio di alte autorità istituzionali
e militari italiane del tempo.
Molti gli aneddoti ricordati, non sempre supportati da fonti storiche,
ma testimoniati dai racconti di coloro che hanno vissuto quel periodo bellico.
Generoso il contributo dell'autore nei confronti della comunità, cui
ha restituito tasselli importanti affinché entrino a far parte della memoria
collettiva.
Un volume che fa luce dopo settant'anni dall'ultima guerra mondiale
su un passato poco noto, ma senza dubbio pieno di fascino e di interesse
territoriale.

Eleonora Romano


Editore Morrone 2012
pagg. 84, € 14,00
Airport Pachino
la storia dimenticata di un
Regio Campo di Aviazione
O 2012I
( RECENSIONE DEL LIBRO SULLA RIVISTA CULTURALE: I SIRACUSANI DI APRILE – GIUGNO 2012 )