Pierferdinando Casini è tornato a Siracusa a distanza di
un anno e mezzo circa quando, sempre dal salone del Santuario della
Madonna delle Lacrime, aveva dato il la alla fase di
ricostruzione dell'UdC regionale e provinciale. Poi in una manciata di
mesi lo scenario politico è profondamente mutato, sconvolto da scandali
di differente natura, portato alla ribalta l'attuale governo tecnico,
quasi spianando la strada al proprio partito. Da queste parti è tornato
ieri sera per presentare i candidati siracusani all'Assemblea Regionale
Siciliana: Edy Bandiera, Pippo Sorbello, Giuseppe Bastante, Antonella
Franco, Tanino Romano e Veronica Moncada. Ad aprire l'incontro è toccato
al segretario regionale, Gianpiero D'Alia.
"Unica vera risorsa della politica, in questo momento - ha detto D'Alia
- è l'onestà da manifestare quotidianamente. La nostra lista è la
sintesi di valori puliti. Tempo fa ci avevano dato per scomparsi, oggi
ci presentiamo alle elezioni regionali come uno dei partiti di
riferimento".
La parola è andata poi al leader nazionale dell'UdC che ha parlato di
"forte disagio e di clima di antipolitica che è naturale ci sia tra la
gente - ha detto Casini - Questa è questione italiana ma anche
siciliana. Dobbiamo essere presenti con dimensione di sobrietà e serietà
archiviando quegli atteggiamenti che hanno umiliato la politica. La
gente è maturata, basta demagogia. L'unica cosa che possiamo promettere è
impegno".
Sui temi della crisi occupazionale e dello sviluppo, Casini ha
ripreso il dibattito riaperto sul Ponte dello Stretto di Messina. "E'
datato pensare che gli investimenti debbano riguardare solo le grandi
opere - ha spiegato il leader UdC - dobbiamo incominciare a capire che
nell'epoca di internet e delle grandi opportunità del web che accorcia
le distanze e che rende il mondo globale, anche la Sicilia possa trarre
vantaggio, ad esempio dalla banda larga. Dobbiamo essere capaci di
progettare il futuro in modo diverso dal tradizionale".
Laziogate e il caso Fiorito. L'ex presidente della Camera ha dato alla
politica di oggi della "sporca, ma c'è solo un modo per renderla più
pulita, cioè impegnarsi in politica perchè ciascuno sia in grado di
spiegare a grillini o a coloro i quali non voteranno di usare il proprio
voto, di non buttarlo via. L'arresto di Fiorito? Penso che quantomeno
ci dovrebbe rimborsare e pagare i debiti, tirando fuori i soldi. Non
sono tutti come lui. In tanti anni ho visto brave persone fare gli
amministratori.
Verso le consultazioni del 28 ottobre. "Noi due anni fa eravamo
azzerati, il nostro partito era stato preso e trasferito; alcuni si sono
fatti folgorare passando col governo Berlusconi ma altri sono
rimasti. Abbiamo rinnovato e oggi siamo più forti di prima e ci
confermeremo alle elezioni. Qualcuno contesta il fatto di aver chiuso
l'accordo con Crocetta - ha detto Casini - Io sono contento di aver
fatto questo accordo. E' l'uomo giusto. E' uomo che si è sempre
impegnato concretamente nella lotta alla mafia, è un personaggio
eccentrico ma a me
piace. Trovo che ci sia un lavoro che può essere fatto insieme, perchè
nei nostri intenti non ci sono demagogie". Casini ha parlato
dell'alleanza Pd-UdC, oggi difficile a livello nazionale, come un
incontro tra moderati "fatto sulla base della serietà. Senza le
compagnie di Vendola o Di Pietro. Dall'altra parte invece cosa
c'è? Passiamo alla domanda successiva" ha ironizzato Casini con
riferimento alle coalizioni Musumeci o Miccichè, e guadagnadosi il
plauso della platea.
Nell'intervento del leader del partito anche la necessità di ridurre i
costi della politica, argomento suscitato da quanto fatto oggi in
Consiglio di Presidenza all'Ars, dove spese annuali sono state tagliate
per 4,1 milioni di euro, e il suo consenso all'ipotesi di un governo
Monti-bis. "Non ho lo spirito entusiastico che mi dà la stampa ma sono
pienamente convinto di Monti - ha dichiarato Casini - Dobbiamo essere
rispettati a livello internazionale e l'Italia è tornata al centro della
politica europea. Scusate Bersani o Alfano, possiamo mai rinunciare a
quest'uomo? C'è qualcuno di voi che è pronto a governare il paese? Io
sono convinto che dovremmo chiedere a Monti, per l'interesse nostro, di
andare avanti. Nessuno è meglio di lui".
( Da il Giornale di Siracusa one line )
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