SIRACUSA: L’INCOMPETENZA
AFFOSSA LA POLITICA E L’AMMINISTRAZIONE
In tempi molto
ravvicinati la città di Siracusa si è attrezzata per chiudere il fine anno non
solo con i tradizionali botti di augurio per il nuovo anno, ma anche con almeno
due botti di natura politica.
Il primo, in ordine di
tempo, riguarda la decisione del Tar in merito ai presunti brogli elettorali
relativi alle passate elezioni comunali per eleggere il sindaco ed il consiglio.
Il secondo attiene, in
modo improvviso e non pensabile nella sua genesi, la mancata approvazione del
conto consuntivo che porta allo scioglimento del consiglio comunale.
Sono due fatti importanti
destinati ad incidere fortemente sulla credibilità della politica locale e
sulla preparazione della nostra classe dirigente nonché sulla capacità, degli
organismi preposti alla attuazione dei percorsi elettorali, ad assicurare la
loro correttezza ed imparzialità.
Intanto in attesa che il
Tar, dopo avere rinviato il proprio verdetto nella sua ultima seduta dedicata
all’esame della documentazione relativa allo svolgimento dei lavori di
scrutinio e di esame delle schede elettorali, elabori la sua definitiva
valutazione e relativa sentenza, non possiamo non soffermarci sugli aspetti
politici e tecnici di quanto accaduto.
Sul piano politico è
necessario ribadire che non è corretto parlare di brogli elettorali addossando la
responsabilità a chi ha vinto presupponendo un beneficio per gli stessi in
quanto detto beneficio potrebbe addebitarsi anche a chi ha perso.
Ciò perché più che di
brogli elettorali relativi a manipolazione di voti, si tratta di gravi errori
nella gestione della fase di scrutinio operati nei seggi elettorali che hanno,
sicuramente, potuto influire sull’assegnazione dei voti, ma non di un disegno
strategico per portare vantaggio a chi è risultato vincitore od a chi non è
riuscito ad esserlo.
Aspettiamo quindi la
decisione del Tar per capire i comportamenti futuri.
Constatiamo però
ulteriormente che il pressappochismo e l’impreparazione di molti dei componenti
i seggi elettorali causano già, da alcuni anni, un grave danno alla credibilità
delle elezioni medesime ed alla corretta interpretazione matematica della
volontà politica degli elettori.
Penso sia necessario che
si arrivi ad una seria e concreta modifica dei processi elettorali che possano
rendere più corretto e lineare il lavoro post votazione dei seggi elettorali.
Questo deve passare, in
modo primario, nel rivedere le norme di scelta di presidenti e scrutatoti dei
seggi al fine di aumentare la loro capacità di capire ed elaborare con
correttezza e competenza tutti i processi tecnici post elezione e garantire che
il cittadino – elettore abbia la giusta garanzia politica e legale e che la propria
espressione del voto venga riportata correttamente nella stesura dei verbali di
elezione.
La scelta degli
scrutatori non può più avvenire con il sistema attuale per cui basta essere
solo sorteggiati per fare un determinato lavoro senza una preparazione a
svolgerlo.
E’ necessario che si
scelgano persone attraverso un albo comunale fra coloro che abbiano frequentato
un corso specifico e superato gli esami di idoneità anche in considerazione
dell’importanza politica e giuridica e delle conseguenze penali che comporta il
lavoro che si va a svolgere all’interno del seggio elettorale.
Tutte queste disfunzioni
di natura tecnica potrebbero avere un risvolto politico grave per la stabilità
e la credibilità comunale in quanto potrebbero anche portare a nuove elezioni
oppure accentuare sospetti, anche interessati, che potranno minare la credibilità
di tutto il sistema comune.
L’altro botto di natura
ancora più squisitamente politico ed imprevedibile, riguarda il prossimo
scioglimento del consiglio comunale di Siracusa.
Il consiglio comunale non
approvando il rendiconto finanziario, detto anche bilancio consuntivo, ha
prodotto un’autoliquidazione dello stesso perché, in base all’attuale normativa
sugli enti locali, si genera l’automatico scioglimento del consiglio comunale
medesimo con la mandata a casa di tutti i consiglieri, ma con il permanere ad
amministrare sia del Sindaco che della Giunta dallo stesso nominata.
Se i consiglierei,
soprattutto di opposizione, avevano in animo di fare un dispetto al Sindaco,
hanno ottenuto l’effetto di assegnargli i pieni poteri per gli anni che
resteranno per la fine della sindacatura salvo diversi provvedimenti scaturenti
dalla sentenza del Tar in merito al controllo degli atti elettorali.
Comunque la si voglia
vedere questa situazione non è altro che la visione plastica dell’incapacità e
dell’impreparazione di una classe dirigente politica ed amministrativa di
questa città che vive sull’improvvisazione e sugli spot rispetto alla
conoscenza delle problematiche e della normativa riguardante la gestione di un
ente importante quale il comune di una città della valenza di Siracusa.
Gli effetti negativi di
questa e la confusione creata da questo nuovo contesto avrà ripercussioni
negative non solo nella gestione dell’ente comune, ma anche nella vita
quotidiana di ciascuno di noi cittadini che avremo, non solo il danno di essere
rappresentati da incapaci o pressappochisti, ma anche la beffa di doverne
pagare il conto.
SR. 19/11/2019
Pippo Bufardeci
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