sabato 23 novembre 2019


SIRACUSA: L’INCOMPETENZA AFFOSSA LA POLITICA E L’AMMINISTRAZIONE

In tempi molto ravvicinati la città di Siracusa si è attrezzata per chiudere il fine anno non solo con i tradizionali botti di augurio per il nuovo anno, ma anche con almeno due botti di natura politica.
Il primo, in ordine di tempo, riguarda la decisione del Tar in merito ai presunti brogli elettorali relativi alle passate elezioni comunali per eleggere il sindaco ed il consiglio.
Il secondo attiene, in modo improvviso e non pensabile nella sua genesi, la mancata approvazione del conto consuntivo che porta allo scioglimento del consiglio comunale.
Sono due fatti importanti destinati ad incidere fortemente sulla credibilità della politica locale e sulla preparazione della nostra classe dirigente nonché sulla capacità, degli organismi preposti alla attuazione dei percorsi elettorali, ad assicurare la loro correttezza ed imparzialità.
Intanto in attesa che il Tar, dopo avere rinviato il proprio verdetto nella sua ultima seduta dedicata all’esame della documentazione relativa allo svolgimento dei lavori di scrutinio e di esame delle schede elettorali, elabori la sua definitiva valutazione e relativa sentenza, non possiamo non soffermarci sugli aspetti politici e tecnici di quanto accaduto.
Sul piano politico è necessario ribadire che non è corretto parlare di brogli elettorali addossando la responsabilità a chi ha vinto presupponendo un beneficio per gli stessi in quanto detto beneficio potrebbe addebitarsi anche a chi ha perso.
Ciò perché più che di brogli elettorali relativi a manipolazione di voti, si tratta di gravi errori nella gestione della fase di scrutinio operati nei seggi elettorali che hanno, sicuramente, potuto influire sull’assegnazione dei voti, ma non di un disegno strategico per portare vantaggio a chi è risultato vincitore od a chi non è riuscito ad esserlo.
Aspettiamo quindi la decisione del Tar per capire i comportamenti futuri.
Constatiamo però ulteriormente che il pressappochismo e l’impreparazione di molti dei componenti i seggi elettorali causano già, da alcuni anni, un grave danno alla credibilità delle elezioni medesime ed alla corretta interpretazione matematica della volontà politica degli elettori.
Penso sia necessario che si arrivi ad una seria e concreta modifica dei processi elettorali che possano rendere più corretto e lineare il lavoro post votazione dei seggi elettorali.
Questo deve passare, in modo primario, nel rivedere le norme di scelta di presidenti e scrutatoti dei seggi al fine di aumentare la loro capacità di capire ed elaborare con correttezza e competenza tutti i processi tecnici post elezione e garantire che il cittadino – elettore abbia la giusta garanzia politica e legale e che la propria espressione del voto venga riportata correttamente nella stesura dei verbali di elezione.
La scelta degli scrutatori non può più avvenire con il sistema attuale per cui basta essere solo sorteggiati per fare un determinato lavoro senza una preparazione a svolgerlo.
E’ necessario che si scelgano persone attraverso un albo comunale fra coloro che abbiano frequentato un corso specifico e superato gli esami di idoneità anche in considerazione dell’importanza politica e giuridica e delle conseguenze penali che comporta il lavoro che si va a svolgere all’interno del seggio elettorale.
Tutte queste disfunzioni di natura tecnica potrebbero avere un risvolto politico grave per la stabilità e la credibilità comunale in quanto potrebbero anche portare a nuove elezioni oppure accentuare sospetti, anche interessati, che potranno minare la credibilità di tutto il sistema comune.
L’altro botto di natura ancora più squisitamente politico ed imprevedibile, riguarda il prossimo scioglimento del consiglio comunale di Siracusa.
Il consiglio comunale non approvando il rendiconto finanziario, detto anche bilancio consuntivo, ha prodotto un’autoliquidazione dello stesso perché, in base all’attuale normativa sugli enti locali, si genera l’automatico scioglimento del consiglio comunale medesimo con la mandata a casa di tutti i consiglieri, ma con il permanere ad amministrare sia del Sindaco che della Giunta dallo stesso nominata.
Se i consiglierei, soprattutto di opposizione, avevano in animo di fare un dispetto al Sindaco, hanno ottenuto l’effetto di assegnargli i pieni poteri per gli anni che resteranno per la fine della sindacatura salvo diversi provvedimenti scaturenti dalla sentenza del Tar in merito al controllo degli atti elettorali.
Comunque la si voglia vedere questa situazione non è altro che la visione plastica dell’incapacità e dell’impreparazione di una classe dirigente politica ed amministrativa di questa città che vive sull’improvvisazione e sugli spot rispetto alla conoscenza delle problematiche e della normativa riguardante la gestione di un ente importante quale il comune di una città della valenza di Siracusa.
Gli effetti negativi di questa e la confusione creata da questo nuovo contesto avrà ripercussioni negative non solo nella gestione dell’ente comune, ma anche nella vita quotidiana di ciascuno di noi cittadini che avremo, non solo il danno di essere rappresentati da incapaci o pressappochisti, ma anche la beffa di doverne pagare il conto.
 SR. 19/11/2019                                                                                                           Pippo Bufardeci

PUBBBLICATO SUL GIORNALE TIMEOUT DEL 23/11/2019

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