domenica 27 marzo 2022

 

              PACHINO: UN CONSIGLIO NON RICHIESTO PER LA SINDACA


Il rischio c’è ed è concreto. A Pachino la confusione politica regna sovrana, ma anche il dilettantismo e l’egocentrismo di parecchi consiglieri comunali.

Con le condizioni attuali si rischia un tirare a campare inconcludente ed un periodo nefasto per l’intera comunità pachinese che avrebbe bisogno di un’azione seria ed incisiva da parte dell’amministrazione comunale.

Con la difficile situazione economica e sociale non possiamo permetterci il lusso di un nuovo lungo commissariamento dell’attività comunale né, tantomeno, di inutili lotte politiche che spesso si fanno per il soddisfacimento di un ego personale o per dimostrare di essere esperti vassalli di padroncini politici non casalinghi.

In questo contesto la Sindaca ha il dovere, sia pure con le sue mancanze ed inesperienza, di prendere in mano la situazione ed indicare i giusti obiettivi che si devono raggiungere nell’esclusivo interesse della città.

Innanzitutto deve puntare politicamente sul consiglio comunale per coinvolgere i consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, in un progetto realistico e condiviso senza steccati né chiusure che sarebbero solo negative.

Sul piano amministrativo deve puntare sull’azione seria e sulla collaborazione dei dipendenti comunali che gestiscono le varie strutture ed hanno più conoscenza dei problemi e delle normative di molti consiglieri comunali, assessori o consulenti vari.

Incontrare quindi, settore per settore, i dipendenti per fare stilare un quadro realistico delle situazioni pregresse, dei progetti già in itinere e portarli a compimento perché potrebbero essere quelli con maggiori possibilità di rapida realizzazione. Contemporaneamente individuare, con i dirigenti comunali che per questi compiti sono pagati, le iniziative che possono essere prese nei vari comparti amministrativi,e preparare le idonee documentazioni per concretizzarle con la richiesta dei relativi finanziamenti.

Avuto questo quadro realistico della situazione amministrativa del comune di Pachino, si inizi un confronto serio, veloce e coinvolgente con la rappresentanza politica, anche di opposizione, per eventuali integrazioni e nuove proposte fattibili per formalizzare tutti gli atti amministrativi per la loro concretizzazione.

Nell’attuale contesto, per costruire qualcosa di concreto, bisogna puntare sui lavoratori che conoscono anche un po’ del loro mestiere piuttosto che su filosofi più abituati alle inconcludenti meditazioni che alla concretezza del lavoro in un comune disastrato.

Bisogna coinvolgere e non escludere. Non estromettere, ma ascoltare. Non dare senso all’ego personale o degli amici, ma pensare agli interessi generali.

Solo così avrà ancora senso continuare senza finire nel baratro.   (Pippo Bufardeci)

 

 

 

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