Si è svolto stamattina, presso i locali del Park Hotel di Siracusa, la riunione del Comitato Provinciale dell'UDC per un esame della situazione politica complessiva alla presenza del Sen. Gianpiero D'Alia.
Dopo la relazione del segretario provinciale Edy Bandiera in merito alle ultime elezioni comunali ed alla posizione dell'UDC, è stata la volta del presidente provinciale del partito Pippo Sorbello.
Da amministratore del comune di Melilli e da ex assessore regionale all'ambiente, Pippo Sorbello ha trattato temi riguardanti lo sviluppo della provincia siracusana, le opere ancora non realizzate e le prospettive di impengo del partito su un programma idoneo a rilanciare investimenti ed occupazione nella nostra provincia.
Nel mio intervento ho sottolineato, oltre alla crescente attenzione dei cittadini verso il nostro partito, anche la insufficiente presenza dello stesso per essere strumento capace di interpetrare le esigenze del territorio. Quindi anche la necessità di rinnovare la classe dirigente inserendo elementi capaci di dare il loro apporto di conoscenza dei problemi del territorio e di capacità politica.
In particolare, per agevolare la presenza di nuovi elementi nei momenti decisionali del partito, ho proposto l'azzeramento della Direzione provinciale.
Solo così si possono eliminare i pesi morti che esistono all'interno e fare spazio concreto alle nuove idee ed ai nuovi politici.
E' seguito un ampio dibattito cui hanno partecipato numerosi presenti espresssione dei giovani, delle donne e del mondo sindacale presente con un folto gruppo cisclino.
Questo gruppo, in particolare, ha sollevato il problema della zona industriale, della disoccupazione e della crisi delle famiglie nonchè la necessità di un impegno concreto del partito per la soluzione di alcuni atavici problemi della nostra provincia mai affrontati dai molti esponenti istituzionali e di Governo che altri partiti hanno espresso nella nostra provincia.
Infine ha preso la parola il sen. Giampiero D'Alia che ha evidenziato le responsabilità dei Governi Prodi e Berlusconi che, con le loro non scelte mentre l'UDC era all'opposizione, hanno determinato le gravi condizioni attuali del nostro Paese.
Di questo non dobbiamo dimenticarci quando critichiamo il Governo Monti che, nonostante alcuni errori, ha portato l'Italia fuori dal baratro in cui stava precipitando per le non scelte e per il populismo di Berlusconi e del suo Governo basato sull'asse con la Lega che ha fortemente penalizzato il meridione.
Nell'ambito regionale ha ricordato che l'UDC è uscito dal Governo Lombardo già a dicembre scorso evidenziando tutte le inconcruenze del Governo stesso che ha portato la Sicilia al rischio fallimento che non è ancora superato, ma rimandato di alcuni mesi.
In questa logica l'UDC è impegnato a discutere con tutti coloro che sono disponibili a trovare soluzioni e portarle avanti per ridare credibilità, prospettiva e ripresa economica alla nostra terra.
Ciò indipendentemente anche dagli schieramenti tradizionali.
Infine il sen D'Alia ha dato atto del lavoro svolto dal partito a Siracusa che, anche fra mille difficoltà, è diventato interlocutore credibile per i cittadini che sono stanchi di una classe dirigente provinciale espressa dagli altri partiti che nulla ha realizzato e nessuna prospettiva ha individuato per la crescita di questa provincia.
Dopo la relazione del segretario provinciale Edy Bandiera in merito alle ultime elezioni comunali ed alla posizione dell'UDC, è stata la volta del presidente provinciale del partito Pippo Sorbello.
Da amministratore del comune di Melilli e da ex assessore regionale all'ambiente, Pippo Sorbello ha trattato temi riguardanti lo sviluppo della provincia siracusana, le opere ancora non realizzate e le prospettive di impengo del partito su un programma idoneo a rilanciare investimenti ed occupazione nella nostra provincia.
Nel mio intervento ho sottolineato, oltre alla crescente attenzione dei cittadini verso il nostro partito, anche la insufficiente presenza dello stesso per essere strumento capace di interpetrare le esigenze del territorio. Quindi anche la necessità di rinnovare la classe dirigente inserendo elementi capaci di dare il loro apporto di conoscenza dei problemi del territorio e di capacità politica.
In particolare, per agevolare la presenza di nuovi elementi nei momenti decisionali del partito, ho proposto l'azzeramento della Direzione provinciale.
Solo così si possono eliminare i pesi morti che esistono all'interno e fare spazio concreto alle nuove idee ed ai nuovi politici.
E' seguito un ampio dibattito cui hanno partecipato numerosi presenti espresssione dei giovani, delle donne e del mondo sindacale presente con un folto gruppo cisclino.
Questo gruppo, in particolare, ha sollevato il problema della zona industriale, della disoccupazione e della crisi delle famiglie nonchè la necessità di un impegno concreto del partito per la soluzione di alcuni atavici problemi della nostra provincia mai affrontati dai molti esponenti istituzionali e di Governo che altri partiti hanno espresso nella nostra provincia.
Infine ha preso la parola il sen. Giampiero D'Alia che ha evidenziato le responsabilità dei Governi Prodi e Berlusconi che, con le loro non scelte mentre l'UDC era all'opposizione, hanno determinato le gravi condizioni attuali del nostro Paese.
Di questo non dobbiamo dimenticarci quando critichiamo il Governo Monti che, nonostante alcuni errori, ha portato l'Italia fuori dal baratro in cui stava precipitando per le non scelte e per il populismo di Berlusconi e del suo Governo basato sull'asse con la Lega che ha fortemente penalizzato il meridione.
Nell'ambito regionale ha ricordato che l'UDC è uscito dal Governo Lombardo già a dicembre scorso evidenziando tutte le inconcruenze del Governo stesso che ha portato la Sicilia al rischio fallimento che non è ancora superato, ma rimandato di alcuni mesi.
In questa logica l'UDC è impegnato a discutere con tutti coloro che sono disponibili a trovare soluzioni e portarle avanti per ridare credibilità, prospettiva e ripresa economica alla nostra terra.
Ciò indipendentemente anche dagli schieramenti tradizionali.
Infine il sen D'Alia ha dato atto del lavoro svolto dal partito a Siracusa che, anche fra mille difficoltà, è diventato interlocutore credibile per i cittadini che sono stanchi di una classe dirigente provinciale espressa dagli altri partiti che nulla ha realizzato e nessuna prospettiva ha individuato per la crescita di questa provincia.
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