venerdì 15 febbraio 2013

LA CAMPAGNA ELETTORALE OSTAGGIO DEL CIRCO MEDIATICO DELLE BUGIE




Siamo alle ultime battute della campagna elettorale e mai termine fu così appropriato per qualificare la sostanza delle proposte politiche.
Solo delle  battute degne del migliore avanspettacolo ,che nulla ha a che vedere con la serietà e la responsabilità della politica, sono quelle che campeggiano nei manifesti elettorali e negli slogan dei candidati.
Forse non potrebbe essere altrimenti in un periodo politico ,che ormai si protrae da oltre venti anni ,che basa la sua proposta di amministrare lo Stato o le piccole amministrazioni locali sulla base dei sondaggi umorali della gente piuttosto che sulle reali esigenze del territorio che deve essere amministrato.
Quindi la corsa di quasi tutti i candidati a spararla più grossa per colpire la fantasia e l’umore dei cittadini elettori che  così si trasformano inconsciamente in destinatari consumatori di un prodotto preconfezionato che di bello ha solo l’involucro e dentro vuoto di qualsiasi sostanza.
Il berlusconismo e lo scimmiottare del suo metodo, da parte di molti suoi avversari politici, ha svuotato gli italiani di qualsiasi senso critico perché attraverso le televisioni ed i mezzi di comunicazione di massa sono stati ridotti a meri tifosi piuttosto che a persone capaci di relazionarsi, anche criticamente, ma protesi al bene comune.
Ha fatto il resto la conseguenza di questa visione distorta della politica come il venir meno dei partiti come strumenti di partecipazione democratica, di selezione della classe dirigente, di elaborazione delle proposte concrete di soluzione ai vari problemi del territorio.
I partiti sono sempre più diventati proprietà di piccole oligarchie al servizio del leader e funzionali al suo disegno politico che spesso ha messo, come nel caso di Berlusconi, i propri interessi personali in posizione prioritaria rispetto ai veri interessi della collettività.
La nascita ed il consolidamento dell’oligarchia politica, che ha sostituito la  democrazia  in Italia, è stata agevolata dal venir meno della preferenza nella scelta dei candidati che ha tolto agli elettori il potere di selezione della classe dirigente e dei propri rappresentanti permettendo, di contro, ai capi partito ed all’oligarchia decisionale un potere immenso che ha di fatto cambiato  i principi costituzionali della rappresentanza democratica e delle scelte elettorali.
Quando si invoca, come fa Berlusconi nelle sue proposte elettorali, la maggioranza assoluta per potere liberamente operare nel Governo e superare il controllo costituzionale del Parlamento si creano le condizioni per la nascita della dittatura.
Però nessuno osa ribellarsi con la dovuta energia perché, nella logica del tifoso, ogni azione è lecita per potere vincere ed operare secondo i propri desideri o di quelli della squadra per cui si tifa.
Quindi niente di nuovo, ma spesso di peggio, presenta la proposta politica di questa campagna elettorale che si trasformerà ancora una volta in una occasione persa per il nostro Paese, incancrenirà ulteriormente la democrazia partecipativa, determinerà condizioni di perenne ingovernabilità.
Di conseguenza si  darà sfogo alle battute di pessimo gusto,al linguaggio scurrile della politica, all’inutilità di qualsiasi tentativo di razionalizzare le proposte perché il circo mediatico delle bugie e dell’incapacità richiede sempre più spettatori inconsapevoli, mediocri ed ignoranti.         PIPPO BUFARDECI

lunedì 11 febbraio 2013

“ UNA TRAGEDIA SICILIANA” IL LIBRO DI FRANCESCO NANIA PRESENTATO AL DI RUDINI’ DI PACHINO




Ieri sera, domenica 10 febbraio, presso i locali del palmento Di Rudinì di Pachino, è stato presentato il libro: “Una tragedia Siciliana”, del giornalista Francesco Nania.
Fra il pubblico anche i familiari della vittima pachinese Leopoldo Terranova che hanno vissuto, quel 21 novembre del 1980, una tragedia nella tragedia.
Difatti, mentre i genitori ritornavano in aereo dalla Germania dove erano andati per riportare a Pachino la salma del figlio Salvatore , l’altro figlio Leopoldo, che non aveva voluto prendere l’aereo, muore nello scontro ferroviario.
Sullo stesso treno viaggiava un terzo figlio, Michele che dopo quattro ore viene tirato fuori dalle lamiere del treno e, sia pure seriamente ferito,riuscirà a sopravvivere.
Dopo il saluto del presidente dell’Associazione Culturale “ Lamba Doria” ha preso la parola Pippo Bufardeci che ha presentato ed illustrato il libro ai presenti evidenziando sia gli aspetti tecnici della tragedia e le relative responsabilità,ma soprattutto gli effetti umani , personali e le storie più significative di coloro che sono stati coinvolti a vario titolo in una tragedia che poteva benissimo essere evitata.
Infine l’Autore ha informato i presenti sullo stato del corso della giustizia quasi assente, sulle reazioni dopo l’uscita e la presentazione del libro nella stazione di Lamezia Terme e sulle iniziative future tese a far si che si conosca ancora di più quest’immane tragedia affinché non si dimentichi facilmente

martedì 5 febbraio 2013

CROCETTA CI RIPENSA E SPOSTA LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Le amministrative in Sicilia si terranno il 26 e il 27 maggio prossimi, così come previsto nel resto del Paese. Lo ha deliberato la Giunta regionale, riunita a a Catania, che ha autonomia di scelta, annullando la precedente scelta di fare votare negli Enti locali il 21 e il 22 aprile prossimi. Lo ha confermato lo stesso governatore Rosario Crocetta, che aveva anticipato l'intenzione della sua giunta prima della riunione.

venerdì 1 febbraio 2013

CASINI A SIRACUSA

Giovedì 7 febbraio allle ore 18 presso l'Open Land di Siracusa, zona Fiera del Sud, si svolgerà l'assemblea politica provinciale dell'UDC con la presenza dell'on. Pier Ferdinando Casini.
All'assemblea, aperta al pubblico dei simpatizzanti e dei dirigenti, parteciperanno i candidati alle prossime elezioni politiche e sarà presente anche il segretario regionale del partito sen. Gianpiero Dalia.
Certamente quella che è iniziata è una campagna elettorale molto difficile per fare veicolare una proposta politica e programmatica che sia razionale e credibile per gli elettori.
Ciò perchè la gravità della crisi economica, e spesso anche esistenziale, che stanno vivendo moltissime famiglie italiane, non rende il clima degno di una giusta riflessione sull'importanza delle scelte che bisogna operare nell'esclusivo ineteresse  del nostro Paese.  
Difatti il qualunquismo becero alla Grillo ed il populismo ad personam di Berlusconi trovano ampia rispondenza negli elettori che hanno abbandonato la loro razionalità per rincorrere false promesse.
In questa logica la proposta razionale che tende più ai necessari sacrifici che alle proposte di fantasioso imminente benessere, trova una platea elettorale meno propensa all'ascolto.
Quindi un compito arduo fare capire agli elettori che dalla crisi si esce con azioni serie, difficili e concrete piutttosto che con i miraggi tendenti solo al bene politico ed elettorale degli illusionisti di turno.
L'UDC ha ancora il compito reso più difficile elettoralmente dalla coerenza dimostrata nell'appoggiare  prima il Governo Monti ed ora la candidatura dello stesso Monti a presidente del Consiglio che viene giornalmente attaccato da chi ha le grandi e gravi responsabilità di avere contribuito a creare la difficile situazione economica del paese e che adesso cerca di tirarsene fuori.
Anche la sinistra del PD preferisce il ritorno alla demagogia elettorale piuttosto che svolgere il ruolo più oneroso di spiegare le scelte operate dal Governo Monti con l'appoggio determinante dello stesso PD oltre che del PDL.
Purtroppo il becero bipolarismo che si è instaurato nel sistema politico italiano privilegia la bugia che porta voti alla verità che può toglierli.
Poichè però un vero partito, alla stregua di un vero pensiero, si verifica e si stabilizza nel lungo periodo e nella razionalità dell'intelligenza piuttosto che nella irrazionalità della collera, bisogna avere la forza di spiegare le proprie ragioni puntando ad un elettorato che non si lascia abbindolare dalle false promesse e sceglie in rapporto ad un'idea costruttiva nell'ineteresse generale.


Ecco perchè è importante che l'UDC sia presenti, attraverso i suoi laider, nel rapporto con i cittadini e gli elettori anche delle periferie, puntando sulla responsabilità e coerenza sempre dimostrata e sui sacrifici politici fatti per non rinnegare la propria proposta che ha visto il partito coerentemente fuori dai Governi Prodi e Belusconi.