mercoledì 6 marzo 2013

IN SICILIA PROVINCE ADDIO ENTRO SEI MESI - LA SODDISFAZIONE DELL'ON. D'ALIA SEGRETARIO UDC


Foto archivio

Gli enti saranno commissariati alla naturale scadenza degli organi elettivi (dunque saltano definitivamente le elezioni, previste a maggio) e sostituiti con i liberi consorzi tra comuni


PALERMO. In Sicilia addio Province regionali. Gli enti saranno commissariati alla naturale scadenza degli organi elettivi (dunque saltano definitivamente le elezioni, previste a maggio) ed entro sei mesi saranno aboliti e sostituiti con i liberi consorzi tra comuni. È quanto emerge a conclusione della conferenza dei capigruppo all'Ars, con la maggioranza unita nel sostegno al ddl del governo Crocetta, condiviso anche dal Movimento 5stelle. Oggi il disegno di legge, dopo il passaggio in commissione, sarà inserito all'ordine del giorno dell'Ars, martedì in aula ci sarà una norma stralcio, fatta da due articoli, per il commissariamento delle Province e la loro sostituzione con i liberi consorzi entro sei mesi.

CROCETTA: "PRIMI IN ITALIA AD ABOLIRE LE PROVINCE". «Siamo in primi in Italia ad abolire le Province, sostituendole con i liberi consorzi tra comuni, di secondo livello». Lo dice il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, al termine della conferenza dei capigruppo dell'Assemblea regionale. «È un risultato storico, la maggioranza è unita e spero che anche il Pdl e il centrodestra votino la norma», afferma Crocetta. Il ddl che abolisce le Province verrà messo all'ordine del giorno nel pomeriggio. Martedì prossimo si voterà in aula una norma stralcio, di due articoli, che prevede il commissariamento delle Province che vanno in scadenza e la costituzione entro sei mesi dei liberi consorzi al posto degli enti.

Siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto perché prefigura, finalmente, una radicale riforma delle Province da fare in un tempo congruo. E’ chiaro che una buona riforma necessita dell’annullamento delle elezioni, del commissariamento degli enti e di una riforma organica che porti in sei mesi alla soppressione definitiva delle province. Su questo testo c’è l’assenso dell’Udc, che rivendica il merito di aver evitato una legge-burla e un mero cambio di nome delle Province.

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