sabato 6 luglio 2013

LETTERA AL MINISTRO D'ALIA SULLA SITUAZIONE DELL'UDC DI SIRACUSA



On. Gianpiero D’Alia
Segretario regionale UDC

Caro Segretario regionale,
le dimissioni presentate dal segretario provinciale dell’UDC di Siracusa, Edy Bandiera, rappresentano la fase finale di un disagio complessivo che ha vissuto il partito ed i suoi aderenti negli ultimi mesi anche se le responsabilità non sono ascrivibili ad una sola persona.
Potrei dire che i miei interventi pubblici e privati non erano campati in aria quando sottolineavo  le difficoltà del partito e della sua classe dirigente locale ad essere punto di riferimento credibile nel contesto provinciale.
Sarebbe però effimera soddisfazione di fronte al depauperamento di un capitale elettorale che, in pochi mesi, è passato, dall’essere terza forza politica provinciale, ad insignificante presenza sul territorio.
Sono stati commessi molti errori da parte di tutta la classe dirigente locale che si è dimostrata inadeguata ed incapace di assumere decisioni sulla selezione dei suoi componenti , sulle strategie di presenza del partito nel territorio e nell’ aggregare i cittadini di questa provincia attorno ad un chiaro progetto politico.
Ma anche i livelli regionali e nazionali hanno commesso errori di strategia eclissando il partito nella battaglia elettorale e cercando di raffazzonare candidati ed improvvisati dirigenti nel tentativo, dimostratosi fallimentare, di allargare il consenso elettorale.
Adesso è il momento di prendere decisioni rapide, chiare ed incisive se si vuole evitare la scomparsa dell’UDC nella nostra provincia.
Bisogna azzerare tutti gli organismi provinciali e locali del partito; ricostituire i gruppi dirigenti partendo dalle realtà locali e territoriali; liberarci dai soggetti politicamente impresentabili  e voltagabbana, rielaborare una proposta politica e di alleanze che sia credibile e rispondente alle esigenze della provincia di Siracusa e dei cittadini elettori.
E’ necessario quindi che, prima della nomina di un nuovo responsabile del partito, si organizzi subito un incontro con te e con ciò che resta dei gruppi dirigenti provinciali e periferici, per un esame serio  e non ipocrita del grave momento che il partito attraversa in una provincia dalle passate e sperimentate potenzialità positive per l’UDC.
Occorre certo la nomina di un commissario provinciale che però non deve rispondere, come viene sussurrato, ad una persona estranea alla nostra provincia perché si perderebbe solo tempo in una fase in cui di tempo non ne abbiamo molto a disposizione.
E’ il momento che l’unico deputato eletto alle regionali ,in questa provincia, si assuma la responsabilità di farsi carico delle difficoltà del partito e ne prenda la guida.
Ciò perché dovrebbe conoscere le problematiche interne all’UDC e l’evolversi del quadro politico ed istituzionale del nostro territorio contribuendo  meglio alla ricerca di rapide ed efficaci soluzioni.
 Mi auguro che la selezione di una nuova classe dirigente non cooptata, ma capace ed intelligente, possa dare un contributo valido e determinante per affrontare, non solo le tematiche interne al partito, ma soprattutto  quelle relative ad una provincia che brancola nell’incerto futuro sociale, economico ed occupazionale con gravi disagi che investono i singoli individui e la comunità tutta.
Cordialmente                                                     Pippo Bufardeci


SR 06/07/ 2013

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