domenica 17 novembre 2013


RIMESCOLARE LA POLITICA PER AFFRONTARE I PROBLEMI
 

La situazione politica che si è determinata, con la costituzione del nuovo gruppo politico di Alfano ed i vari movimenti interni a molte forze politiche, potrebbe portare ad un rimescolamento del quadro politico complessivo sbloccando la rigida contrapposizione fra gli attuali schieramenti.

Ciò perché  può dare agli elettori una maggiore possibilità di scelta rispetto alla rigidità del quadro politico attuale.

Fino ad oggi, difatti, non c’è stato spazio per riconoscersi in una proposta politica, ma solo per il tifo a prescindere e ad escludendum in quanto se si era con un contendente bisognava necessariamente odiare l’altro senza confronto.

Questa rigidità nel capire le ragioni dell’altro e dar vita ad un confronto come premessa di una sana dialettica democratica è stata cercata in modo scientifico.

Solo ragionando con lo stomaco si poteva escludere la scelta politica come conseguenza di un’analisi intelligente da parte di cittadini critici, ma costruttivi.

Adesso siamo ancora agli inizi e non è stata cambiata nemmeno la legge elettorale per dare normativa più corretta alla ricerca degli interessi obiettivi della collettività rispetto a quelli personali, di gruppo o di consorteria.

Solo una maggiore consapevolezza del ruolo fondamentale dell’elettore-cittadino, che affida la soluzione dei problemi ad un rappresentante nelle istituzioni che può giudicare con il suo voto diretto, potrà ristabilire un rapporto di reciproca collaborazione e di serietà dell’azione di ciascuno.

Questa è l’unica premessa per riaprire il dialogo sulla direttrice di crescita del Paese e sugli strumenti più consoni per ripartire perché le dispute e le guerriglie portano solo all’impoverimento economico, politico e culturale di tutti senza distinzione.

  Pippo Bufardeci

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