mercoledì 2 luglio 2014



GAROZZO AZZERA LA GIUNTA. PERCHE’ SOLO PER LO GIUDICE E’ LESA MAESTA’?


Ho letto le varie dichiarazioni che si sono susseguite dopo che il Sindaco di Siracusa ha azzerato la Giunta comunale per una sua nuova identità politica e per una ricerca di rinnovata azione amministrativa.

Non voglio entrare nel merito delle questioni politico – amministrative che hanno determinato questa svolta in seno alla Giunta comunale perché non ne conosco bene i termini.

Ma non sono riuscito a capirle nemmeno dai tanti interventi contro l’azione del Sindaco in quanto nessuno ne ha parlato né all’interno del PD né dalle opposizioni.

Tutti gli interventi si sono concentrati sulla rimozione dell’assessore Lo Giudice in quanto ritenuto il migliore di tutti ed è stata evidenziata una specie di lesa maestà operata dal Sindaco Garozzo.

Anche il recente documento passato alla stampa della Direzione del PD si sofferma molto su questo argomento come se il dato, che pur esiste, del traccheggio politico interno agli equilibri del PD fosse più rilevante di un’azione amministrativa che, nella sua quotidiana difficoltà, ha anche bisogno di fermarsi per riflettere  per fare una specie di tagliando alla macchina che gestisce le sorti comunali.

Quindi sul piano della responsabilità politico – amministrativa mi sarei aspettato, sia da parte del Sindaco che degli organismi del suo partito, un esame approfondito della situazione attuale ed un programma di rapida attuazione per portare a soluzione alcuni problemi.

Sul piano dell’azione tecnica, che porta alle dimissioni dei componenti la Giunta comunale e alla rimozione dell’assessore Lo Giudice, c’è da dire che essa rientra nelle prerogative del Sindaco in quanto tutti gli assessori sono delegati dallo stesso ad occuparsi di specifici rami dell’amministrazione e possono essere sostituiti indipendentemente dalla loro azione personale in quanto il titolare e responsabile diretto è il Sindaco e non i suoi delegati.

Ma perché, anche sul piano formale e del rispetto degli altri colleghi di Giunta, Lo Giudice non doveva dimettersi come gli altri?.

Dal mio punto di vista, la difesa che si basa sul fatto che fosse il migliore, è mortificante  ed irrispettosa verso gli altri assessori che hanno accettato la decisione del Sindaco.

Che lo dica un organismo direttivo del partito, che ha il maggior numero di assessori presenti ,è ancora più grave perché discrimina i propri componenti ed iscritti.

Questo non vuol dire che non si debbano riconoscere gli eventuali meriti di Lo Giudice, che indubbiamente ci sono, ma tutti devono essere rispettati e tutti devono accettare le decisioni che chi ha la titolarità della responsabilità politica ed istituzionale difronte ai cittadini della gestione del governo cittadino può assumere.

Quindi è stato un errore politic o che lo Giudice non si sia dimesso come gli altri assessori ed è un errore difenderlo con motivazioni sbagliate.

Sarebbe più opportuno che si approfondissero in sede politica  i motivi che hanno indotto il Sindaco Garozzo ad effettuare  l’azzeramento della Giunta e cercare assieme le soluzioni di natura politica ed amministrativa nell’interesse della città magari chiedendo la riconferma degli assessori che hanno intrapreso un cammino positivo di impegno e di azione amministrativa.

Tutti gli altri argomenti servono solo a sollevare confusione e permettere  inutile risveglio parolaio di presunti esperti e soloni della politica, dell’amministrazione  e del bene comune.


Pippo Bufardeci

02/072014


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