A PACHINO
ELEZIONI RIPETUTE IL 5 OTTOBRE
Dopo una serie di tira e molla, di ricorsi e controricorsi, è
stato emanato il decreto che da al prefetto di Siracusa il potere di curare la
parziale tornata elettorale per ripetere le elezioni regionali in sei sezioni
di Pachino e in tre di Rosolini.
Gli elettori dei seggi individuati come luogo ove si sono
commessi brogli elettorali, reali per alcuni ricorrenti e presunti per altri,
saranno perciò chiamati a rivotare ex novo.
Quindi non importa per chi hanno votato precedentemente o per
chi non hanno votato perché tutto ricomincia e tutto può accadere.
E’ come se si ripetesse una partita del campionato di calcio,
per lo scudetto o per la retrocessione, sapendo già il risultato delle altre
gare.
Ecco perché questa parziale ripetizione del voto potrebbe in
parte cambiare la rappresentanza parlamentare sia per alcuni partiti che per
qualche candidato già eletto o non eletto all’interno di un partito.
Se escludiamo quei partiti e quei candidati eletti per cui
queste elezioni parziali sono ininfluenti per la loro riconferma in quanto,
anche se non dovessero prendere alcun voto, non cambierebbe niente tranne solo
il fastidio di partecipare ad una elezione insignificante, vediamo che questa
nuova mini tornata potrebbe riguardare solo due situazioni.
La prima la rimessa in discussione di due seggi già assegnati
che vedrebbero tre concorrenti in lizza per ottenerli e la seconda situazione è
circoscritta all’interno del partito democratico.
La passata tornata elettorale ha assegnato gli ultimi due
seggi disponibili al notaio Coltraro della lista Crocetta ed al deputato
uscente Pippo Gianni.
Il primo seggio non assegnato, per una manciata di voti, vedeva
interessato l’altro deputato uscente Pippo Gennuso che si è fatto subito
promotore di un ricorso il cui epilogo finale sta nella ripetizione della
votazione nei seggi che avrebbero commesso brogli elettorali.
La situazione attuale degli schieramenti politici ed
elettorali in queste sezioni vede, ad avviso di parecchi osservatori politici,
un rapporto di forza tale per cui Gennuso potrebbe riscuotere i consensi
necessari per fare scattare il seggio al suo partito rientrando a Sala d’Ercole,
così come Pippo Gianni, mentre Coltraro, avendo perduto gruppi politici e
consensi elettorali, sarebbe destinato a chiudere la sua avventura da deputato.
Ma quello che si presenta più affascinante politicamente e
per le conseguenze che potrebbe avere all’interno del partito democratico è lo
scontro fra il deputato Marziano, dalla lunga carriera politica e sindacale ed
il renziano Giovanni Cafeo che perse, per circa 160 voti, la prima tornata
elettorale.
Rispetto alla prima votazione Giovanni Cafeo sembra più presente
e più agguerrito anche perché il gruppo renziano ha avuto numerose adesioni in
quanto rappresenta il futuro ed il rinnovamento mentre Marziano, già
appesantito dalla lunga militanza nelle istituzioni, è legato ai gruppi
dirigenti che Renzi ha sconfitto nelle primarie del PD relegandoli in
retroguardia,
Quindi il motivo principe della scelta supererà anche le
stesse persone candidate, ma si attesterà su un voto da dare al nuovo ed al
rinnovamento renziano rappresentato da Cafeo o confermare la vecchia
nomenclatura cui è legato Marziano.
Poiché questa parziale elezione supererà i vincoli di destra
e sinistra, di questo o quel partito, ogni elettore sarà libero di scegliere il
motivo della propria preferenza e del proprio voto.
Io ritengo affascinante ed importante partecipare con il voto
alla scelta interna al PD scegliendo per il rinnovamento e votando Giovanni
Cafeo.
Lo stesso consiglio, di votare per Cafeo, mi sto permettendo
di darlo anche agli amici che, in questi giorni, mi chiedono lumi su questa
nuova parziale fase elettorale e cioè di votare per Giovanni Cafeo del PD.
Questo voto serve anche per dimostrare alla nuova compagine
amministrativa eletta a Pachino con la bandiera del rinnovamento che questa
parola non può essere sbandierata in base alla convenienza politica.
Essendo quasi tutti con Marziano, dovrebbero chiarire la
grande contraddizione che esisterebbe nel volere essere rinnovatori alle
comunali dove erano diretti interessati e conservatori alle regionali dove
sarebbero impegnati a votare Marziano che rappresenta la conservazione sia
politica che istituzionale.
Pippo Bufardeci
24.08.2014
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