lunedì 22 settembre 2014

COSTITUENTE POPOLARE E CENTRO ONDIVAGO






Nel momento in cui Renzi ha chiesto di rimettere, nell’agenda politica, la nuova legge elettorale sono scattate subito le grandi manovre di aggregazione per affrontare eventuali prossime elezioni.

Silvio Berlusconi ha subito riproposto la necessità di ricostituire un’alleanza di centro-destra per ridiventare competitivi sul piano elettorale con la nuova realtà politica che è rappresentata dalla nuova proposta politica elaborata dal Pd di Renzi.


Silvio si muove secondo un vecchio schema a lui caro, ma che sa di minestra riscaldata in quanto fuori dalla realtà politica e senza una proposta di Governo che possa essere alla base della nuova aggregazione.


Per Berlusconi esiste solo un problema matematico che possa mettere assieme tutti coloro che, sommati, possano avere un voto in più degli altri e si riconoscano sotto la sua leadeschip.


Non ha importanza il programma, il tipo di elettorato cui rivolgersi, l’unità di intenti della coalizione o la provenienza culturale. Esiste solo lui e la sua megalomania.


Questo si è dimostrato il tallone di Achille del centro destra che ha portato a grandi proclami e forti coalizioni, ma deboli sul piano della gestione del potere politico e della concretizzazione di misure capaci di rispondere alle esigenze di sviluppo del Paese.


Gli unici partiti che cercavano di portare un contributo culturale nella proposta di gestione della cosa pubblica erano i cosiddetti partiti intermedi tipo Alleanza Nazionale e UDC in quanto provenienti da una storia che basava la sua azione politica su basi culturali di visione del progetto strategico di gestione della cosa pubblica e non su effetti solo numerici e ragionieristici.


Però il tipo di legge elettorale e la paura di scomparire nella lotta elettoralmente titanica fra il centro destra ed il centro sinistra li ha spinti sempre più ad assuefarsi alle direttive berlusconiane che alla proposta politica complessiva.


Addirittura Alleanza Nazionale è implosa e si è amalgamata con il berlusconismo formando un unico partito.


L’UDC, post patto del predellino, ha avuto un sussulto di dignità politica e di identità alle elezioni politiche  abbandonando Berlusconi e correndo da solo.


 Gli elettori lo hanno premiato facendogli superare la soglia di sbarramento e facendogli svolgere il ruolo di partito capace di aggregare gli elettori che non si rivedevano nei due schieramenti numerici, ma cercavano un soggetto politico di contenuti e di proposta.


Ma sono stati commessi alcuni gravi errori di strategia politica.

Primo fra tutti l’immedesimarsi con il Governo Monti senza alcuna posizione critica ;


 Poi accettando la convergenza e quasi lo scioglimento nell’amorfa proposta di Lista Civica fra tanti dilettanti della politica che volevano cambiare il mondo mal sopportando la presenza di quanti avevano già svolto il loro impegno in partiti preesistenti;


 Infine, cosa più grave, l’avere chiaramente elaborato e proposto una nuova strategia che si basava sull’incontro con Berlusconi per ricostituire il centro – destra.


E’ chiaro che si sarebbe verificato uno sbandamento dell’elettorato che votando UDC aveva scelto di essere distante da Berlusconi, distante dalla sinistra estrema e propenso ad un tipo di politica partecipata e non cooptata.


Il risultato è stato lo sfaldamento dell’UDC agevolato anche da un gruppo dirigente raccogliticcio e privo di visione politica.


Lo stesso errore, ma anche più vistoso, lo sta commettendo il Nuovo Centro Destra cui manca una propria strategia politica in quanto, mentre raccoglieva proseliti con una posizione di distanza da Berlusconi, dichiarava che la propria strategia futura sarebbe stata caratterizzata da un nuovo rapporto con Berlusconi e la costituzione dello schieramento di centro destra in alternativa al partito del presidente del Consiglio.


Ma allora perché adesso continuate a stare con Renzi?


E' come dire che adesso contribuite a fate le cose utili per il Paese e, dopo averle fatte,le rinnegherete in campagna elettorale perché sarete alleati con chi ha confutato il lavoro svolto dal 

Governo di cui avete fatto parte?

E quale credibilità questi partiti possono avere nei confronti dei loro potenziali elettori?


Già i risultati delle politiche ed i cambiamenti dei flussi elettorali, non più statici, hanno bocciato la strategia di Nuovo Centro Destra ed UDC non dando i consensi che si aspettavano e votando le proposte renziane che superano il loro stesso partito e lo collocano in un’area politica più consona alle attese ed alle aspettative della maggioranza degli italiani.


Secondo me sia l’UDC che il Nuovo Centro Destra dovrebbero capitalizzare il lavoro importante che stanno svolgendo come alleati del Governo Renzi e prospettare una futura collaborazione attraverso una alleanza elettorale che dia, a questa maggioranza, i meriti dell'azione di Governo e li confronti con l'elettorato.


Se così non avverrà, a mio avviso, questi partiti vedranno ulteriormente diminuire i consensi, in quanto il proprio elettorato si vedrebbe rappresentato dalle proposte renziane, e permetteranno a Renzi di vincere da solo.


22 Settembre 2014                                          Pippo Bufardeci







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