Non si è appena conclusa una mini campagna elettorale basata
su un ricorso che paventava presunti brogli alle elezioni regionali di due anni
fa che un altro ricorso, sulle elezioni comunali di Pachino, pende all’esame
del Consiglio di giustizia amministrativa e, sicuramente, non sarà nemmeno l’ultimo.
Anche il comune di Rosolini è commissariato in attesa di
votazioni sempre come conseguenza di un ricorso.
Ma questi presunti brogli sono riconducibili solo a Pachino e
Rosolini i cui elettori e membri dei seggi elettorali sono individuabili come
dediti a delinquere sul piano della democrazia elettiva oppure è un fenomeno
più esteso che può avere anche motivazioni strutturali che esulano dalla
consapevolezza di commettere reati?
Dico subito che la cosa che mi ha maggiormente portato
fastidio in tutta questa vicenda è stata proprio l’immagine negativa che ha qualificato questi due comuni nell’immaginario collettivo recandogli
nocumento sia sul piano turistico che economico e sociale.
La mia esperienza personale mi porta a dire che i cosiddetti
brogli non si possono etichettare come tali perché manca la consapevolezza del
dolo da parte di chi li commette in quanto sono semplicemente errori conseguenza
dell’ignoranza, dell’impreparazione e mancata conoscenza dell’importanza del servizio
che si è chiamati a svolgere in un seggio elettorale.
La normativa introdotta alcuni lustri fa, su iniziativa
politica dei radicali, di scegliere i componenti dei seggi elettorali sulla
base di un sorteggio non selettivo degli aspiranti scrutatori, ha generato un livellamento in basso sul piano culturale e
ha reso dominante l’ignoranza di coloro che sono chiamati a svolgere detto importante
compito, sul piano della conoscenza della normativa e della tecnica elettorale.
La mancata conoscenza della normativa da parte di coloro che
sono chiamati a svolgere il ruolo di garanti del rispetto di detta normativa e
della salvaguardia della democrazia elettiva genera errori e decisioni che
inficiano il concetto stesso di partecipazione e di libera espressione della
volontà popolare in quanto i loro errori rendono spesso alterata la libera
espressione della volontà popolare nella scelta legittima dei propri rappresentanti.
Ma tutto questo avviene perché manca la preparazione di tante
persone che svolgono il compito di scrutatore solo per potere usufruire del
compenso economico previsto e sono lasciate in balia di se stesse anche se
esistono severe normative, anche di natura penale, per gli errori commessi
spesso nella più assoluta buona fede.
Anche lasciando stare il periodo in cui erano i partiti a
scegliere i componenti dei seggi elettorali ed a istruirli con appositi corsi,
non possiamo non richiamare l’attenzione del legislatore in merito ad una serie
di supporti da dare a questi ignoranti del compito cui sono chiamati al fine di
evitare brogli e inficiare la corretta espressione della volontà popolare.
Si potrebbe istituire un apposito albo comunale degli scrutatori dopo la partecipazione a
specifici corsi tecnIco – giuridici e sorteggiare da questi albi gli
scrutatori.
Anche i presidenti di seggio non dovrebbero essere nominati
senza esperienza, solo per il fatto di avere presentato apposita richiesta, ma
dovrebbero avere fatto prima esperienza come scrutatori e frequentato appositi
corsi per presidenti.
Infine vanno sfoltiti tutti i passaggi burocratici e la
complessità della modulistica necessaria per riportare i dati emersi dallo
scrutinio limitandosi a riportare in modo chiaro le voci fondamentali.
Va altresì evitato che sia la prima sezione del comune di
votazione ad esaminare tutti i verbali degli altri seggi per potere effettuare
la proclamazione, ma si passi tutta la documentazione a dei professionisti
quali i dipendenti comunali dell’ufficio elettorale che dovrebbero conoscere
tutta la relativa normativa in quanto impegnati giornalmente in questo settore.
Avremmo meno improvvisazione, meno incompetenza ed ignoranza,
meno brogli e maggiore rispondenza delle decisioni alla normativa vigente ed al
concetto di reale rispondenza fra volontà espressa dagli elettori e risultati
finali che determinano gli eletti.
Pippo Bufardeci
07/10/2014
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