lunedì 16 marzo 2015




NORME ELETTORALI PIU’ CHIARE PER EVITARE ELEZIONI PARZIALI AD OGNI RICORSO DEI PERDENTI

Dopo un anno, di sospensione dell’attività amministrativa, si sono svolte le nuove elezioni comunali in due sezioni di Rosolini così come disposto dal CGA regionale.
Queste elezioni fanno il paio con quelle svoltesi in autunno a Pachino in sei sezioni e nella stessa Rosolini in tre sezioni per rivotare per le elezioni regionali.
La stessa cosa potrebbe succedere a Pachino visto che il ricorso presentato da un candidato perdente dovrebbe avere il suo epilogo fra qualche giorno.
Se a questo aggiungiamo che in molti altri comuni della Sicilia pendono ricorsi e che abbiamo assistito ad un valzer di continuo cambio della poltrona di deputato regionale fra Pippo Sorbello ed Edy Bandiera possiamo affermare di essere in presenza di qualche distorsione del sistema che nuoce fortemente alla democrazia.
Bisogna avere pertanto regole chiare che si possono applicare nella fase iniziale del procedimento elettorale per evitare gli errori di interpretazione giuridica che possano portare ai ricorsi successivi di chiunque perda.
Allo stesso modo bisogna garantire che succedano errori di assegnazione dei voti o nello svolgimento dei lavori dei seggi elettorali sia per ignoranza dei componenti dei seggi sia, cosa ancora più grave, per dolo.
L’ignoranza si supera mettendo in atto strumenti capaci di portare ai seggi persone capaci e preparate al compito importante che devono assolvere attraverso corsi di apprendimento della normativa e attraverso la costituzione di appositi albi degli scrutatori la cui scelta non può essere affidata al sorteggio come se si dovesse fare una partita di calcio fra amici.
Se poi vi sarà del dolo allora bisogna che siano previste pene esemplari per i trasgressori che mettono in discussione, con il loro comportamento, lo svolgimento di una democratica elezione che viene falsata volontariamente.
Bisogna poi accorpare la normativa elettorale in un’unica legge interpretabile e capibile uscendo dalla giungla delle leggi esistenti in materia che si basa su una folta schiera di riferimenti a varie leggi che disorientano anche i più esperti.
E’ altresì necessario chiarire in modo restrittivo e definitivo le incompatibilità e le ineleggibilità ad esempio fra dipendenti dello stesso ente che diventano soggetti politici competitivi con gli amministratori nello stesso ente.
La normativa sugli enti locali siciliani necessita di chiarimenti e di rivisitazione delle norme che la renda più moderna è più attuabile senza norme farraginose.
Speriamo che la Regione legiferi in tal senso e che, senza preconcetti, si riveda anche la cosiddetta legge Severino la cui ferrea applicabilità anche a reati di poco conto determina anche fasi anti democratiche nella sua applicazione.
Siracusa 16/03/2015
Pippo Bufardeci

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