NORME ELETTORALI PIU’ CHIARE PER
EVITARE ELEZIONI PARZIALI AD OGNI RICORSO DEI PERDENTI
Dopo un anno, di sospensione
dell’attività amministrativa, si sono svolte le nuove elezioni comunali in due
sezioni di Rosolini così come disposto dal CGA regionale.
Queste elezioni fanno il paio con
quelle svoltesi in autunno a Pachino in sei sezioni e nella stessa Rosolini in
tre sezioni per rivotare per le elezioni regionali.
La stessa cosa potrebbe succedere
a Pachino visto che il ricorso presentato da un candidato perdente dovrebbe
avere il suo epilogo fra qualche giorno.
Se a questo aggiungiamo che in
molti altri comuni della Sicilia pendono ricorsi e che abbiamo assistito ad un
valzer di continuo cambio della poltrona di deputato regionale fra Pippo
Sorbello ed Edy Bandiera possiamo affermare di essere in presenza di qualche
distorsione del sistema che nuoce fortemente alla democrazia.
Bisogna avere pertanto regole
chiare che si possono applicare nella fase iniziale del procedimento elettorale
per evitare gli errori di interpretazione giuridica che possano portare ai
ricorsi successivi di chiunque perda.
Allo stesso modo bisogna
garantire che succedano errori di assegnazione dei voti o nello svolgimento dei
lavori dei seggi elettorali sia per ignoranza dei componenti dei seggi sia,
cosa ancora più grave, per dolo.
L’ignoranza si supera mettendo in
atto strumenti capaci di portare ai seggi persone capaci e preparate al compito
importante che devono assolvere attraverso corsi di apprendimento della
normativa e attraverso la costituzione di appositi albi degli scrutatori la cui
scelta non può essere affidata al sorteggio come se si dovesse fare una partita
di calcio fra amici.
Se poi vi sarà del dolo allora
bisogna che siano previste pene esemplari per i trasgressori che mettono in
discussione, con il loro comportamento, lo svolgimento di una democratica
elezione che viene falsata volontariamente.
Bisogna poi accorpare la
normativa elettorale in un’unica legge interpretabile e capibile uscendo dalla
giungla delle leggi esistenti in materia che si basa su una folta schiera di
riferimenti a varie leggi che disorientano anche i più esperti.
E’ altresì necessario chiarire in
modo restrittivo e definitivo le incompatibilità e le ineleggibilità ad esempio
fra dipendenti dello stesso ente che diventano soggetti politici competitivi
con gli amministratori nello stesso ente.
La normativa sugli enti locali
siciliani necessita di chiarimenti e di rivisitazione delle norme che la renda
più moderna è più attuabile senza norme farraginose.
Speriamo che la Regione legiferi
in tal senso e che, senza preconcetti, si riveda anche la cosiddetta legge
Severino la cui ferrea applicabilità anche a reati di poco conto determina
anche fasi anti democratiche nella sua applicazione.
Siracusa 16/03/2015
Pippo Bufardeci
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