martedì 6 maggio 2008

UN BILANCIO DI FINE STAGIONE CON SALDI POLITICI

Il Consiglio comunale di Siracusa ha approvato il bilancio di previsione per il 2008.
Trattasi di un Bilancio scarnificato al massimo e con poche risorse per lo sviluppo, ma con molte tracce di campagna elettorale regionale e nazionale.
Come sempre il Consiglio comunale viene chiamato ad accettare quasi per intero scelte economiche che sono il frutto della volontà del Sindaco, della Giunta e dei maggiori dirigenti comunali.
Nulla di veramente programmato sopratutto quando, come quello dell’anno in corso, odora molto di fine stagione e di amabili concessioni alla politica.
Chi verrà per amministrare questa città avrà i bei cavoli suoi per rispondere ai problemi comunali.
Anche gli emendamenti presentati in sede consiliare hanno seguito, sia pure a livello di “molliche”, l’andazzo elettorale con la presentazione di esigenze le più varie e le più inconsistenti, ma tutte pro domo voti.

AGENZIE COMUNALI: ZITA LALIA, MA RICCA ?

Nel corso dell’approvazione del Bilancio il Consiglio comunale di Siracusa si è trovato di fronte ad un emendamento che rinviava l’accensione del mutuo per la costituzione delle Agenzie di sviluppo che dovrebbero vedere assunti i precari esternalizzati nelle varie società e cooperative.
All’atto della presentazione dell’emendamento le tanto sbandierate Agenzie che hanno permesso il coagulo di molte preferenze, erano come l’araba fenice e chiuse in qualche cassetto comunale.
Però vi è stato il casino orchestrato dai sindacati contro il consiglio comunale accusato di non volere
risolvere il lungo calvario della precarietà al comune.
C’è voluto l’emendamento per fare uscire, come per incanto, la delibera della Giunta comunale che risolverà tutti i problemi.
Ancora una volta i lavoratori sono diventati oggetto delle esigenze di chi, come persone o come istituzioni, hanno politicamente lucrato sulla loro pelle e sulle loro necessità.
PRIMO: perchè la delibera della Giunta era solo una delibera di indirizzo mai portata all’attenzione del Consiglio comunale e quindi carta straccia.
SECONDO: perchè trattandosi di società, anche se a capitale interamente comunale,la sua approvazione è competenza esclusiva del Consiglio comunale.
TERZO: perchè i ritardi e gli errori del passato accentuano la concreta possibilità che i lavoratori possano uscire definitivamente dal processo produttivo perchè le varie ditte, se si andrà ad appalto pubblico con normativa europea, non potranno essere obbligati ad assumere il personale esistente.
QUARTO: anche le agenzie non nascono giuridicamente per assumere i lavoratori esternalizzati, ma per svolgere attività e servizi di competenza comunale che adesso sono espletati attraverso le ditte esterne Quindi l’eventuale assunzione degli attuali lavoratori va ad ascriversi all’impegno politico e non ad automatiche motivazioni giuridiche.
QUINTO: l’impatto sulle casse comunali, se non gestite con competenza, capacità e motivazioni attinenti il bene comune, può essere negativamente dirompente e tale da mettere in discussione la stessa sopravvivenza delle Agenzie e dei lavoratori.
SESTO: mentre tutto si evolve verso la fuoruscita degli Enti pubblici dalle varie società partecipate di varia natura per permettere la libera concorrenza nelle forniture e nei servizi, a Siracusa andiamo controcorrente.
Ma come la canzone in cui la futura sposa ha tutti i difetti del mondo ed il grande pregio di essere ricca, il Consiglio comunale, sia pure con molte riserve da parte dei consiglieri più responsabili ed attenti al bene comune, ha il vantaggio di dare, forse, una risposta a tante persone che hanno avuto la sfortuna di entrare nell’orbita del precariato e di credere alle facili promesse.
Questo è l’unico motivo che ci spinge a dar vita ad una creatura che potrebbe facilmente trasformarsi in un orribile mostro.
PIPPO BUFARDECI

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