domenica 28 settembre 2008

RISPARMI DIFFICILI SE A PAGARE E' SEMPRE PANTALONE



Il Presidente della Regione Sicilia, on. Raffaele Lombardo, ha dichiarato che prenderà provvedimenti per diminuire il costo della politica regionale.
In particolare discuterà su come diminuire gli stipendi dei Parlamentari, degli Assessori e dello stesso Presidente.
Mi sembra una saggia idea che almeno darà formalmente la sensazione che anche chi ci chiede giustamente dei sacrifici, altrettanto giustamente partecipa agli stessi dando l'esempio.
Non penso però che il Presidente Lombardo avrà vita facile nel convincere i suoi colleghi a diminuirsi lo stipendio perchè si ha sempre una certa " irrequietezza" quando si devono mettere le mani in tasca per alleggerirsele.
Nel mio piccolo ho trovato parecchie difficoltà e molti rimbrotti quando, da consigliere comunale della città di Siracusa, proposi una decurtazione degli emolumenti almeno del venti per cento.
Eppure vi sono molti abusi, previsti dalla legge, che fanno a pugni con la normale logica che esprime il cittadino.
Ad esempio, il presidente Lombardo dovrebbe modificare la legge che permette ai consiglieri comunali e provinciali di non andare più a lavorare a spese della collettività.
Difatti, una volta eletti, se si lavora già o si trova subito un lavoro, anche fittizio, il comune paga ogni giorno di lavoro che il consigliere non svolge perchè impegnato nell'attività politica ed amministrativa.
Sarebbe teoricamente giusto, ma quasi tutti gli interessati si trovano qualcosa da fare, anche fittizia, nella pubblica amministrazione per non andare a lavorare per l'intera giornata anche se impegnati per pochi minuti.
Vi è gente che da anni non si reca più nel proprio posto di lavoro e tutti i suoi emolumenti vengono pagati a spese della collettività.
Vi è anche chi si fa assumere da cooperative o società, forse compiacenti, che gli danno uno stipendio da nababbo pur sapendo che l'interessato non si recherà al lavoro, ma tanto a pagare ci pensa pantalone.
E non sono solo queste le "sbavature".
Si potrebbe però iniziare a privilegiare la morale ed anche se la legge lo permette, i Sindaci potrebbero interpetrarla nella giusta logica ed esercitare il loro ruolo di controllo per evitare abusi e l'eccessiva spesa per la collettività.

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