La sentenza del CGA, che respinge sostanzialmente il ricorso dell'ex Sindaco Campisi, chiude il primo tempo della politica pachinese ormai protesa alle prossime elezioni amministrative.
Personalmente continuo ad essere dell'avviso che bisognerebbe dichiarare l'insolvenza amministrativa per le motivazioni già espresse in un mio precedente articolo, ma poichè nessuno avrà il coraggio di farlo dobbiamo prepararci ad una prossima balorda campagna elettorale.
Ai nastri di partenza non si prospettano cavalli di razza per cui non possiamo aspettarci emozioni forti e proclami deni di passare alla storia.
Possiamo solo, nel paese della politica lillipuziana, continuare a sperare che almeno avvengano alcune cose.
La prima riguarda Campisi da cui ci auguriamo arrivi la rinuncia a proseguire nell'azione giudiziaria perchè la politica necessita solo di consensi alla propria azione e di raccordo con la realtà che si vuole rappresentare.
Aspetti altre occasioni ed, indipendentemente dalla sua visione del torto e della ragione, si prenda un periodo di riposo politico.
Dai partiti ci aspettiamo che,pur nel difficile compito di scegliere un candidato sindaco degno di questo nome, ci propongano almeno il meno peggio.
Ai dirigenti provinciali dei partiti, ai deputati ed ai forestieri che pescano nel torbito della politica pachinese, chiediamo che si facciano gli affari loro altrove e non contribuiscano ulteriormente a degradare il clima politico pachinese perchè già i politici locali sono molto bravi a farlo per conto loro.
Dai cittadini ci aspettiamo che, scegliendo fra incompetenti, almeno scelgano persone completamente nuove capaci di sbagliare, ma senza pregiudizi ed odii accumulati negli anni.
A chi sarà eletto, per il bene del paese, ammesso che qualcuno l'abbia ancora in considerazione, chiediamo di non chiudersi in se stessi come spesso è successo, ma di cercare la collaborazione di quanti sono in grado di darla con abnegazione e disinteresse nella consapevolezza che la gravità dei problemi di Pachini non si risolve con nessun mago di turno che sappia fare tutto da solo.
Personalmente continuo ad essere dell'avviso che bisognerebbe dichiarare l'insolvenza amministrativa per le motivazioni già espresse in un mio precedente articolo, ma poichè nessuno avrà il coraggio di farlo dobbiamo prepararci ad una prossima balorda campagna elettorale.
Ai nastri di partenza non si prospettano cavalli di razza per cui non possiamo aspettarci emozioni forti e proclami deni di passare alla storia.
Possiamo solo, nel paese della politica lillipuziana, continuare a sperare che almeno avvengano alcune cose.
La prima riguarda Campisi da cui ci auguriamo arrivi la rinuncia a proseguire nell'azione giudiziaria perchè la politica necessita solo di consensi alla propria azione e di raccordo con la realtà che si vuole rappresentare.
Aspetti altre occasioni ed, indipendentemente dalla sua visione del torto e della ragione, si prenda un periodo di riposo politico.
Dai partiti ci aspettiamo che,pur nel difficile compito di scegliere un candidato sindaco degno di questo nome, ci propongano almeno il meno peggio.
Ai dirigenti provinciali dei partiti, ai deputati ed ai forestieri che pescano nel torbito della politica pachinese, chiediamo che si facciano gli affari loro altrove e non contribuiscano ulteriormente a degradare il clima politico pachinese perchè già i politici locali sono molto bravi a farlo per conto loro.
Dai cittadini ci aspettiamo che, scegliendo fra incompetenti, almeno scelgano persone completamente nuove capaci di sbagliare, ma senza pregiudizi ed odii accumulati negli anni.
A chi sarà eletto, per il bene del paese, ammesso che qualcuno l'abbia ancora in considerazione, chiediamo di non chiudersi in se stessi come spesso è successo, ma di cercare la collaborazione di quanti sono in grado di darla con abnegazione e disinteresse nella consapevolezza che la gravità dei problemi di Pachini non si risolve con nessun mago di turno che sappia fare tutto da solo.
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