( Questo articolo è stato pubblicato a pag. 6 del settimanale " I Fatti "da oggi in edicola )
Prima della campagna elettorale e subito dopo vi è stato, a Siracusa, un fiorire di cerimonie e di riprese televisive negli angoli più disparati della città.
All’improvviso è sembrato che una forte euforia tesa ad assegnare un padre a tante strade, piazze, vicoli, sgabuzzini e sottotetti avesse preso molti nostri amministratori.
La toponomastica a Siracusa era all’improvviso diventato il problema più importante cui bisognava dare una risposta concreta con tanto di telecamere al seguito.
Indubbiamente non nascondiamo l’importanza che ogni strada, piazza o vicolo abbia una sua denominazione così come constatiamo che purtroppo molte strade, anche di vecchia denominazione, non hanno i relativi riquadri e spesso bisogna dare spazio ai ricordi per individuare una certa via.
Sopratutto una città che si vanta di essere turistica e culturale dovrebbe mettere i cittadini ed i turisti nelle condizioni, non solo di individuare le strade o le piazze lungo le quali concretizzano i loro percorsi, ma anche conoscere i personaggi o le datazioni che esse ricordano con la loro intitolazione.
Difatti, come spesso viene ricordato da quelli culturalmente più forbiti di noi, la toponomastica è uno dei modi interessanti e non banali di entrare in contatto con la storia della città.
E sappiamo tutti, ma più di noi i turisti o viaggiatori come giustamente li chiama l’on.Granata, quanta storia si porta dietro la città di Siracusa ed il suo territorio.
Ma sappiamo anche quanti uomini illustri hanno calcato i ciottoli o l’asfalto delle strade siracusane.
Chi è classe dirigente della città patrimonio dell’umanità dovrebbe saperlo meglio di tutti gli altri così come gli illustri personaggi che danno il loro utile contributo facendo parte della commissione per la toponomastica comunale.
Fatte tutte queste premesse riesce ancora più difficile capire perchè non sia stata intitolata una strada od una piazza ad un illustre figlio della nostra storia letteraria che risponde al nome di Vitaliano Brancati e che, secondo il nostro modestissimo parere, avrebbe meritato la precedenza rispetto a tanti altri nomi che hanno avuto l’onore di una targa o delle proposte, anche recenti, di personaggi più distanti dalla nostra storia che vengono alla ribalta grazie alla fantasia di qualche politico o consigliere comunale.
Non si può neanche pensare ad una dimenticanza che sarebbe già gravissima perchè parliamo di un personaggio unanimemente riconosciuto fra i più illustri della letteratura europea del Novecento in quantogià un anno fa abbiamo provveduto a ricordarlo ufficialmente all’amministrazione comunale.
Sia a nome dell’associazione dei pachinesi che dell’associazione culturale Vitaliano Brancati organizzatrice dell’omonimo premio internazionale di giornalismo che, anche se nell’indifferenza degli enti locali siracusani, ha riscosso un grande successo nella cultura e nel giornalismo nazionale per la qualità dei premiati e per la serietà dell’organizzazione.
Allo stesso modo non pensiamo che questa dimenticanza possa essere il frutto di una non conoscenza dell’opera e dell’importanza di Vitaliano Brancati.
Per questo torneremo nuovamente all’attacco per ricordare ancora una volta all’amministrazione comunale ed alla commissione per la toponomastica cittadina ed a qualche consigliere distratto che questa grossa lacuna deve essere urgentemente colmata perchè il comune di Siracusa non può continuare ad ignorare uno scrittore dell’importanza di Vitaliano Brancati.
Prima della campagna elettorale e subito dopo vi è stato, a Siracusa, un fiorire di cerimonie e di riprese televisive negli angoli più disparati della città.
All’improvviso è sembrato che una forte euforia tesa ad assegnare un padre a tante strade, piazze, vicoli, sgabuzzini e sottotetti avesse preso molti nostri amministratori.
La toponomastica a Siracusa era all’improvviso diventato il problema più importante cui bisognava dare una risposta concreta con tanto di telecamere al seguito.
Indubbiamente non nascondiamo l’importanza che ogni strada, piazza o vicolo abbia una sua denominazione così come constatiamo che purtroppo molte strade, anche di vecchia denominazione, non hanno i relativi riquadri e spesso bisogna dare spazio ai ricordi per individuare una certa via.
Sopratutto una città che si vanta di essere turistica e culturale dovrebbe mettere i cittadini ed i turisti nelle condizioni, non solo di individuare le strade o le piazze lungo le quali concretizzano i loro percorsi, ma anche conoscere i personaggi o le datazioni che esse ricordano con la loro intitolazione.
Difatti, come spesso viene ricordato da quelli culturalmente più forbiti di noi, la toponomastica è uno dei modi interessanti e non banali di entrare in contatto con la storia della città.
E sappiamo tutti, ma più di noi i turisti o viaggiatori come giustamente li chiama l’on.Granata, quanta storia si porta dietro la città di Siracusa ed il suo territorio.
Ma sappiamo anche quanti uomini illustri hanno calcato i ciottoli o l’asfalto delle strade siracusane.
Chi è classe dirigente della città patrimonio dell’umanità dovrebbe saperlo meglio di tutti gli altri così come gli illustri personaggi che danno il loro utile contributo facendo parte della commissione per la toponomastica comunale.
Fatte tutte queste premesse riesce ancora più difficile capire perchè non sia stata intitolata una strada od una piazza ad un illustre figlio della nostra storia letteraria che risponde al nome di Vitaliano Brancati e che, secondo il nostro modestissimo parere, avrebbe meritato la precedenza rispetto a tanti altri nomi che hanno avuto l’onore di una targa o delle proposte, anche recenti, di personaggi più distanti dalla nostra storia che vengono alla ribalta grazie alla fantasia di qualche politico o consigliere comunale.
Non si può neanche pensare ad una dimenticanza che sarebbe già gravissima perchè parliamo di un personaggio unanimemente riconosciuto fra i più illustri della letteratura europea del Novecento in quantogià un anno fa abbiamo provveduto a ricordarlo ufficialmente all’amministrazione comunale.
Sia a nome dell’associazione dei pachinesi che dell’associazione culturale Vitaliano Brancati organizzatrice dell’omonimo premio internazionale di giornalismo che, anche se nell’indifferenza degli enti locali siracusani, ha riscosso un grande successo nella cultura e nel giornalismo nazionale per la qualità dei premiati e per la serietà dell’organizzazione.
Allo stesso modo non pensiamo che questa dimenticanza possa essere il frutto di una non conoscenza dell’opera e dell’importanza di Vitaliano Brancati.
Per questo torneremo nuovamente all’attacco per ricordare ancora una volta all’amministrazione comunale ed alla commissione per la toponomastica cittadina ed a qualche consigliere distratto che questa grossa lacuna deve essere urgentemente colmata perchè il comune di Siracusa non può continuare ad ignorare uno scrittore dell’importanza di Vitaliano Brancati.
Nessun commento:
Posta un commento