Abbiamo già evidenziato come la situazione politico - amministrativa ed i rapporti fra i gruppi politici in seno al comune di Siracusa determinassero uno sfilacciamento della sindacatura Visentin.
Lo stato attuale dell’azione politica ed amministrativa non fa altro che accentuare sempre più questo sfilacciamento assieme ad una assoluta incapacità di governare le problematiche comunali.
Questa Giunta e questo consiglio comunale sono quindi un determinante fattore negativo per la città perché imbottigliati in un marasma politico che affossa sempre più ogni tentativo di svolgere un minimo di azione amministrativa nell’interesse della città.
La cosa è maggiormente aggravata dalla crisi complessiva che investe il Paese che avrebbe la necessità di confrontarsi con amministrazioni locali capaci di elaborare risposte strategiche e non il tirare a campare.
Ma la gravità della crisi politica è resa ancora più drammatica dalla recente posizione del presidente della provincia regionale che, abbandonando il partito che lo aveva indicato alla presidenza, ha determinato ulteriore instabilità in un quadro provinciale già di per se asfittico ed improduttivo.
Naturalmente non critichiamo il diritto di ciascun soggetto politico, se ha valide motivazioni, di scegliere il contenitore partitico più idoneo per operare, ma non possiamo sottacere rimanendo molto perplessi, il modo come ciò è avvenuto.
Senza una valida strategia di assicurazione della continuità dell’azione amministrativa della provincia attraverso una maggioranza omogenea e sufficiente, ma solamente con l’accentuazione del caos amministrativo e politico.
Non è un mistero che già la maggioranza provinciale aveva, attorno ai partiti, elementi raccogliticci buoni solo a chiedere posti di governo e di sottogoverno condizionando qualsiasi decisione.
Adesso si è ufficialmente passati ad una maggioranza che si raccoglie di volta in volta cercando di essere tale solo dopo il raggiungimento di equilibri che fanno a pugni con la politica.
Ogni consigliere provinciale giuoca la sua partita che quasi sempre non coincide con gli interessi della collettività.
Ciò in un quadro di grande crisi e di pesanti problematiche dello sviluppo che necessiterebbero di politici ed amministratori con i giusti attributi oltre che con le necessarie capacità.
Il tutto però è affidato al tirare a campare.
Certamente non ci illudiamo che un sussulto di dignità politica possa portare alle dimissioni del Sindaco di Siracusa e del Presidente della Provincia nel constatare lo stato di grave disgusto politico che si è creato.
Allo stesso modo non ci illudiamo che chi tira le fila con vecchie o nuove alleanze , sempre fra gli stessi soggetti che da quasi un trentennio dominano la scena politica provinciale, possa avere un sussulto di dignità e porre fine a questo logoramento continuo degli interessi veri dei cittadini.
Non ci illudiamo nemmeno che molti di questi presunti giovani politici, arrampicatori che parlano bene e razzolano male, possano essere all’altezza di svolgere azioni di dignità politica.
Speriamo solo che i cittadini non siano più disposti a sopportare queste situazioni e, ad ogni scadenza elettorale, li mandino tutti a casa.
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