sabato 17 novembre 2012




IL DOPO ELEZIONI FRA SCONFORTO ED EUFORIA
La battaglia elettorale è ormai terminata e si contano solo morti e feriti.
Però il campo di battaglia, come naturale, sta scemando in quanto inizia un periodo di riassestamento in attesa di altre battaglie su fronti diversi anche se, in molti casi, paralleli.
Innanzi tutto abbiamo assistito ad un semi sconvolgimento degli equilibri partitici siracusani se si considera che vi è adesso una forte presenza dei grillini, una scomparsa sul piano della rappresentanza politica regionale dei lombardiani con la non elezione di Pippo Gennuso e dei miccicheniani con Titti Bufardeci che non è riuscito ad ottenere il quorum necessario all’assegnazione del seggio provinciale.
Fa da contraltare la presenza di Zito quale rappresentante del Movimento 5 stelle e di Pippo Sorbello in rappresentanza del nuovo UDC che aveva visto l’abbandono del partito da parte dell’unico deputato Pippo Gianni e del notaio Gianbattista Coltraro che ha ottenuto il seggio della lista Crocetta.
Non sono riusciti a garantirsi la riconferma  anche gli ex eletti del PD De Benedictis e Bonomo nonché il subentrato dell’ex UDC  Nunzio Cappadona oltre naturalmente allo stesso Pippo Gennuso che, sicuramente, presenterà il suo bravo ricorso al TAR.
Il PD provinciale porta a due la sua rappresentanza in quanto la candidata nel listino crocettiano, Marika Cirone De Marco, ha conquistato uno scranno a palazzo dei Normanni.
L’attuale rappresentanza si rinnova  quindi lasciando a casa ben quattro uscenti sostituendoli con quattro nuovi subentranti donandoci, statisticamente, il dato del 50% di diversità.
Naturalmente sono in molti ad augurarsi che sia la vecchia guardia che i nuovi subentranti possano operare nell’interesse della nostra provincia anche se regna un forte scetticismo che l’esperienza passata ha fortemente introdotto nella mentalità degli elettori che hanno risposto con il non voto e con una forte protesta.
Comunque la si voglia commentare questa elezione ha in se una valenza storica importante ed allarmante perché traduce la disaffezione strisciante alla politica in protesta concreta  che va esaminata con la giusta determinazione dando risposte serie e non ideologiche ai gravi problemi che la nostra provincia ha insiti nel suo tessuto sociale, economico e politico istituzionale.
Chiunque pensi che tutto può essere ricondotto alla logica gattopardiana della nostra terra non ha capito che il mondo è già cambiato e il suo essere desueto si è già concretizzato.

( Pubblicato sul settimanale Taimeut di questa settimana )

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