Anche se la sentenza del consiglio di giustizia
amministrativa potrebbe essere discutibile essa, in quanto esiste, va
applicata.
Non si riesce pertanto a capire le motivazioni per cui il
presidente della regione non emana il decreto di convocazione dei comizi
elettorali e l’indizione delle elezioni suppletive.
Come si sa le votazioni regionali integrative riguardano sei
sezioni nel comune di Pachino e tre in quello di Rosolini.
Si arriva alla loro individuazione attraverso il ricorso di
un candidato il cui partito non ha avuto assegnato il seggio per pochi voti di
scarto rispetto ad un altro partito.
Come si sa, per la nota vicenda della sparizione delle schede delle sezioni contestate, su cui sta
indagando a parte la magistratura, il consiglio di giustizia amministrativa ha
emesso una sentenza di accettazione del presunto broglio e la ripetizione della
votazione.
Se avessimo visto le schede forse avremmo anche potuto
accertare se i brogli fossero stati solo presunti o reali e se veramente il
candidato ricorrente avrebbe potuto dimostrare di essere stato defraudato del
seggio in seno all’assemblea regionale siciliana o se il risultato dichiarato
ufficiale fosse stato effettivamente quello reale.
In tutta questa vicenda, quello che non mi piace è la
continua propaganda diffamatoria, quale conseguenza del ricorso e della
sentenza, nei confronti del paese e dei cittadini di Pachino e Rosolini.
Come se si trattasse di due paesi imbroglioni e di cittadini
elettoralmente disonesti mentre tutti gli altri sarebbero onesti e
elettoralmente leali.
Tutto ciò senza alcuna prova realmente accertata.
Per esperienza personale ,in altre elezioni, posso affermare
che la visione dei verbali di tutti i seggi elettorali dà un risultato di
assoluta incapacità dei componenti i seggi elettorali di essere all’altezza di
svolgere i propri compiti con diligenza e capacità.
Se vogliamo togliere il dolo possiamo affermare che, senza
una preparazione specifica dei componenti i seggi elettorali, tutti i risultati
delle varie elezioni saranno soggetti a brogli ed a falsificazione dei
risultati.
Ecco perché tutti i deputati, eletti e non eletti, dovrebbero
preoccuparsi di istituire un albo degli scrutatori e dei presidenti di seggio
che abbiano frequentato e superato un apposito corso di formazione gestito dai
comuni.
Bisogna anche semplificare la modulistica, a volte contorta,
che viene messa a disposizione dei seggi elettorali per documentare i risultati
elettorali e le fasi di svolgimento-
Perché i rimedi semplici non vengono condivisi ed applicati?
Forse fa comodo crearsi l’alibi dei complotti e dei brogli
per rimettere sempre tutto in discussione ed aumentare la disaffezione dei
cittadini verso le elezioni democratiche?
Pippo Bufardeci 08.03.2014
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