sabato 8 marzo 2014

BROGLI ELEZIONI REGIONALI, NON ACCETTO LA CRIMINALIZZAZIONE DI PACHINO E ROSOLINI





Anche se la sentenza del consiglio di giustizia amministrativa potrebbe essere discutibile essa, in quanto esiste, va applicata.
Non si riesce pertanto a capire le motivazioni per cui il presidente della regione non emana il decreto di convocazione dei comizi elettorali e l’indizione delle elezioni suppletive.
Come si sa le votazioni regionali integrative riguardano sei sezioni nel comune di Pachino e tre in quello di Rosolini.
Si arriva alla loro individuazione attraverso il ricorso di un candidato il cui partito non ha avuto assegnato il seggio per pochi voti di scarto rispetto ad un altro partito.
Come si sa, per la nota vicenda della sparizione delle  schede delle sezioni contestate, su cui sta indagando a parte la magistratura, il consiglio di giustizia amministrativa ha emesso una sentenza di accettazione del presunto broglio e la ripetizione della votazione.
Se avessimo visto le schede forse avremmo anche potuto accertare se i brogli fossero stati solo presunti o reali e se veramente il candidato ricorrente avrebbe potuto dimostrare di essere stato defraudato del seggio in seno all’assemblea regionale siciliana o se il risultato dichiarato ufficiale fosse stato effettivamente quello reale.
In tutta questa vicenda, quello che non mi piace è la continua propaganda diffamatoria, quale conseguenza del ricorso e della sentenza, nei confronti del paese e dei cittadini di Pachino e Rosolini.
Come se si trattasse di due paesi imbroglioni e di cittadini elettoralmente disonesti mentre tutti gli altri sarebbero onesti e elettoralmente leali.
Tutto ciò senza alcuna prova realmente accertata.
Per esperienza personale ,in altre elezioni, posso affermare che la visione dei verbali di tutti i seggi elettorali dà un risultato di assoluta incapacità dei componenti i seggi elettorali di essere all’altezza di svolgere i propri compiti con diligenza e capacità.
Se vogliamo togliere il dolo possiamo affermare che, senza una preparazione specifica dei componenti i seggi elettorali, tutti i risultati delle varie elezioni saranno soggetti a brogli ed a falsificazione dei risultati.
Ecco perché tutti i deputati, eletti e non eletti, dovrebbero preoccuparsi di istituire un albo degli scrutatori e dei presidenti di seggio che abbiano frequentato e superato un apposito corso di formazione gestito dai comuni.
Bisogna anche semplificare la modulistica, a volte contorta, che viene messa a disposizione dei seggi elettorali per documentare i risultati elettorali e le fasi di svolgimento-
Perché i rimedi semplici non vengono condivisi ed applicati?
Forse fa comodo crearsi l’alibi dei complotti e dei brogli per rimettere sempre tutto in discussione ed aumentare la disaffezione dei cittadini verso le elezioni democratiche?
Pippo Bufardeci 08.03.2014

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