mercoledì 6 maggio 2015



CHE COSA E’ TECNICAMENTE L’ITALICUM


L’Italicum è legge dello Stato per cui, volenti o nolenti, tutta la problematica elettorale dovrà fare i conti con le nuove disposizioni che regoleranno le prossime elezioni per eleggere la Camera dei Deputati.
Ma vediamo quali sono i punti salienti della nuova legge elettorale.
Innanzitutto dobbiamo individuare il quadro di azione in cui si confronteranno gli elettori e che si svolgerà in 20 circoscrizioni nazionali all’interno delle quali vi sarà  una suddivisione in collegi elettorali per un totale di cento.
Poiché il numero dei collegi è inferiore al numero dei candidati da eleggere vuol dire che si tratta di collegi plurinominali al cui interno si vedranno più candidati e più eletti.
Quindi non un collegio con un candidato, ma un collegio con più candidati che variano complessivamente da tre ad un massimo di nove in base alla popolazione residente nel collegio.
Ogni lista avrà un capolista fisso il cui nome sarà riportato nella scheda elettorale che sarà eletto indipendentemente dai voti che riuscirà a prendere perché legato esclusivamente ai voti complessivi del partito in quel collegio.
Cioè se il partito avrà assegnato un seggio in quel collegio esso andrà al capolista mentre eventuali altri andranno ai candidati che avranno ottenuto il maggio numero di preferenze.
 E qui si evidenzia un’altra caratteristica dell’Italicum che è l’introduzione, anche se parziale, delle preferenze.
I capilista complessivi nei collegi sono soggetti a restrizioni di genere nel senso che nessuno dei due generi, maschile o femminile, potrà avere un numero di capilista superiori al 60% dei capilista complessivi.
Anche le liste dei candidati devono rispettare l’alternanza uomo – donna nelle liste stesse e l’elettore potrà esprimere due preferenze, ma per ogni genere diverso e cioè una per quello maschile ed una per quello femminile.
Se una lista otterrà il 40% dei voti validi avrà assegnato un premio di maggioranza corrispondente al 54% del totale dei seggi da attribuire. Nel nostro caso 340 seggi.
Se nessuna lista raggiungerà la percentuale del 40% si va ad un turno di ballottaggio, come avviene per i sindaci, che dopo quindici giorni dalla prima elezione determinerà a quale partito andrà il premio di maggioranza.
Poiché l’Italicum è una legge proporzionale che presenta  due correttivi e cioè il premio di maggioranza alla lista vincente ed una soglia di sbarramento, non potranno accedere alla spartizione dei seggi tutte quelle liste che non avranno superato la soglia di sbarramento del 3%.
Un aspetto un po’ trascurato, ma importante, è rappresentato del fatto che,  a differenza di quanto avviene nella elezione dei sindaci, non sono ammessi apparentamenti fra i partiti nella fase di ballottaggio.
Infine dobbiamo dire che l’elezione dei deputati assegnati ai collegi esteri avverrà con le stesse modalità di adesso e che la novità sta nell’introduzione del voto per corrispondenza per tutti quegli elettori che, per motivi di lavoro o di studio, si troveranno all’estero per almeno tre mesi, nella fase delle votazioni.
Sul piano più strettamente politico, al di là delle polemiche più o meno legate agli interessi di bottega, si evidenzia il superamento delle coalizioni obbligate a costituirsi per vincere. Ciò avrà il risultato di fare contare i partiti maggiormente rappresentativi e di assegnare, ai minori, una specie di diritto di tribuna con  il superamento della soglia minima del 3%  che li rende proporzionalmente competitivi nell’assegnazione dei rimanenti seggi dopo lo scorporo di quelli assegnati alla maggioranza.
Questo è il motivo che vede, da un lato, i partiti maggiori non condizionati dai piccoli partiti nelle loro mire di presenza anche superiori alla loro consistenza e, allo stesso modo, non obbliga i piccoli partiti ad essere per forza satelliti di quelli maggiori.
Difatti i partiti che ritengono di superare la soglia di sbarramento possono evidenziare la loro identità ed autonomia presentandosi da soli senza far parte di calderoni elettorali e operare in assoluta autonomia in seno alla Camera dei Deputati.
Questa legge, difatti, è valida solo per la camera dei deputati in quanto si punta all’approvazione del disegno di legge costituzionale che vedrà il superamento del bicameralismo perfetto con l’assegnazione di nuovi compiti al Senato e soprattutto non considerandola più seconda camera elettiva.
Il tutto, nel quadro della concezione della assoluta mancanza di perfezione delle cose terrene, può piacere o meno, ma la nuova legge elettorale è un dato di fatto e con essa si dovranno misurare tutte le forze politiche che entreranno in competizione per la gestione del Governo della Nazione.
06/05/2015                                                           Pippo Bufardeci

Nessun commento:

Posta un commento