martedì 26 maggio 2015



MANIFESTAZIONI A PACHINO,USCIRE DALLA LOGICA PAESANA E PENSARE AL TURISMO

Lo scorso fine settimana, 23 e 24 maggio, ha visto lo svolgimento, a Pachino, di due importanti manifestazioni quali lo sono diventate “ La settimana Brancatiana” che riprende e ingloba il vecchio premio di giornalismo intitolato allo scrittore pachinese e “ L ‘ Inverdurata” che espone mosaici elaborati con gli ortaggi di produzione locale.
Sono fortemente convinto,e l’ho scritto più volte, che queste manifestazioni, assieme al Cinema di Frontiera, alla Passio Christi e la Festa del Ciliegino IGP, dovrebbero rappresentare il motore trainante per portare a Pachino quanti più turisti possibile.
Non entro nel merito delle varie feste che sono già elogiabili per l’impegno degli organizzatori fra tante difficoltà, ma desidero esternare alcuni pensieri, non critiche, che potrebbero migliorare l’offerta turistica ed il valore delle feste stesse.
Innanzitutto un maggiore aiuto agli organizzatori da parte del comune, non solo in contributi, ma soprattutto nella logistica ed un migliore coordinamento nello svolgimento delle stesse.
Non ho affatto condiviso lo svolgimento contemporaneo didue manifestazioni che hanno, indubbiamente, separato l’utenza non residente e comunque non hanno arricchito la potenzialità economica che le presenze turistiche agli eventi avrebbe potuto portare al nostro comune.
Gli eventi importanti, quali Il Brancati e L’ Inverdurata, devono svolgersi in periodi diversi e distanti per permettere la presenza di maggiori visitatori a tutti e due con la maggiore possibilità di spesa degli stessi.
Dobbiamo capire che questi eventi non si fanno solo per lo sfizio dei pachinesi, ma soprattutto per permettere l’arrivo di persone non locali che possono spendere per i souvenir, nei bar, nei ristoranti, negli esercizi commerciali e nelle strutture ricettive portando ricchezza al territorio.
Se si fa tutto nello stesso periodo si diminuisce la possibilità economica e il tempo che si dedica a ciascun evento.
Per quanto riguarda l’inverdurata, che non è una brutta copia dell’infiorata perché ha una sua autonoma validità, dobbiamo capire che non può svolgersi a ridosso della manifestazione netina perché chi è già andato a Noto la domenica prima difficilmente tornerà a Pachino se non ha un margine di tempo maggiore per riorganizzarsi.
Quest’anno l’inverdurata si è svolta in via Cavour che è più ampia, ma meno affascinante di via Roma, con conseguenze negative per la viabilità in quanto non vi era nessuna segnaletica aggiuntiva per i turisti che rimanevano imbottigliati nelle varie strade limitrofe.
La stessa cosa vale per la segnaletica indicante la manifestazione assolutamente inesistente per cui, come mi è capitato, amici miei che erano in piazza a visitare Pachino, non sapevano né dell’Inverdurata né dell’ubicazione in quanto niente la segnalava.
 Per il discorso fatto prima dell’utilità delle manifestazioni per portare turisti e denaro è un fatto molto grave che va ascritto alle strutture comunali e non agli organizzatori che fanno salti mortali per farla svolgere.
Secondo me l’inverdurata si dovrebbe svolgere nei due lati della piazza, del bar Ciclope ed in quello difronte, permettendo lo svolgimento del traffico regolarmente nelle altre due direttive di marcia usufruendo dell’intera piazza per tutte le attività di supporto e per gli stand valorizzando nel contempo l’ambiente con l’afflusso di tante persone e con maggiori servizi vicini..
Poi per tutte le manifestazioni bisogna fare un calendario con date certe di svolgimento per essere pubblicizzate  prima, per permettere ai turisti di organizzare la venuta, per diventare punto certo di riferimento per chi intende svolgere  attività di supporto alla manifestazione stessa.
Quindi non critiche ma idee da confrontare con altre idee per evitare che il tutto si svolga, come al solito, con una visione paesana delle cose e con nessun effetto economico per il paese.

26.05.2015
Pippo Bufardeci



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