sabato 15 marzo 2008

ELEZIONI REGIONALI : ELETTI E VALLETTE

Finalmente sono state completate e presentate le liste dei vari partiti ed i nominativi dei designati candidati che concorreranno nelle prossime elezioni regionali che si svolgeranno il 13 e 14 aprile prossimo.
A differenza dei candidati alle elezioni politiche, quelli che concorrono per un seggio a sala d’Ercole, sede dell’Assemblea regionale, sono meno fortunati dei loro colleghi che aspirano a diventare deputati o senatori perchè saranno sottoposti al giudizio degli elettori attraverso il voto di preferenza.
Però le elezioni dovrebbero avere un pizzico di democrazia perchè almeno l’elettore non ha imposti gli eletti come per le nazionali, ma ha la soddisfazione di concorrere a fare eleggere il candidato di suo gradimento od anche di sparigliare i giuochi votando i meno raccomandati dagli apparati di varia natura.
Se devo essere sincero devo dire che molte delle liste presentate non mi sono piaciute.
Ma non voglio entrare nel merito delle singole liste per evitare giudizi sui particolari e la conseguenza di essere tacciato di propaganda politica.
In generale, però, non si può non evidenziare che siamo in presenza dei soliti nomi che si spostano da una poltrona all’altra in tutti i partiti, ma sempre gli stessi senza alcuna seria concorrenza.
Le liste sono fatte in modo tale che vincano sempre gli stessi personaggi.
Se qualcuno resta fuori si rifarà con la prossima poltrona disponibile.
Ad esempio quelle di Sindaco di Siracusa o di Presidente della Provincia che sono pronte, ma non ancora assegnate perchè sono in attesa di conoscere gli scarti delle prime elezioni per utilizzarli per le seconde.
Un altro aspetto che emerge dalle candidature riguarda il ruolo di valletta in fugace passerella che continua ad essere riservato alle donne che vengono inserite nelle liste per le regionali.
Nessuna di loro avrà la pur minima possibilità di essere eletta e saranno esposte ad una pessima figura dal momento che otterranno pochi voti di preferenza e che saranno dimenticate dopo la stampa dei manifesti che le incolleranno sui muri della città o sui tabelloni pubblicitari.
E’ grave tutto questo così come allo stesso modo lo è l’ assoluto menefreghismo di ogni regola democratica con cui quasi tutte le cricche di potere all’interno dei partiti hanno scelto i candidati.
A chi volesse contestare l’andazzo do un consiglio: non disturbate i manovratori perchè potrebbero classificarvi come rompiballe e rischiereste l’isolamento politico.

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