NO AGLI SCIPPI DELLA RAPPRESENTANZA
Hanno ragione gli esponenti siracusani dei democratici di sinistra nel protestare per il mancato inserimento, nella lista del loro partito, di un esponente della nostra provincia.
Non è possibile che un territorio, come il nostro, che presenta una complessa problematica sociale legata ai problemi dell’occupazione e dello sviluppo debba rimanere senza rappresentanza in un contesto politico che, su questi problemi, avrebbe molto da dire.
Quindi la mia personale solidarietà agli uomini politici impegnati in questa rivendicazione.
Ma questi ulteriori fatti evidenziano quanto andiamo scrivendo da molto tempo in merito ai limiti di democrazia che si manifestano nell’attuale fase politica ed istituzionale del Paese e che non riguarda purtroppo un solo schieramento politico, ma l’intero arco dei partiti politici.
Le esigenze del territorio rappresentate dagli uomini che ne vivono le problematiche non trovano alcuna conseguenza istituzionale perchè subordinati e superati dalla necessità dei partiti di apparire offrendo agli elettori un prodotto che privilegia l’immagine piuttosto che la capacità del candidato di essere portatore di istanze culturali o territoriali.
I nomi scelti sopratutto sia da Veltroni che da Berlusconi per sedersi sugli scanni di palazzo Madama o di Montecitorio rispondono alle più strane logiche tranne che a quella di essere i portatori delle istanze degli elettori che si recano a votare.
Con questo sistema elettorale ci allontaniamo sempre più dalle istituzioni democratiche intese come partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica attraverso rappresentanti eletti e scelti dal popolo e ci avviciniamo sempre più alla democrazia russa ove ai cittadini viene solo chiesto di approvare le scelte e le decisioni dei gruppi di potere.
Il fatto che lo fanno tutti non ci deve indurre a cullarci con il mal comune mezzo gaudio.
Dobbiamo ribellarci e difendere le ultime fessure di democrazia che ancora esistono.
Quindi è giusto che lo facciano i democratici di sinistra della nostra provincia contro i loro dirigenti nazionali per il grave scippo politico operato ai danni di Siracusa e di un’intera classe dirigente, ma dovrebbero farlo anche i dirigenti dell’altro schieramento contrapposto che, da questo punto di vista, non naviga in buone acque.
Anche gli elettori dovrebbero ribellarsi al duopolio asfissiante del veltrusconismo votando gli altri schieramenti minori che, con tutti i loro difetti, rappresentano nel momento storico che attraversano le nostre istituzioni democratiche, un valido contrappeso che possa evitare la deriva antidemocratica che è in atto nelle nostre istituzioni.
Siracusa 05. 03. 2008 LA DOMENICA Pippo Bufardeci
Pubblicato sul settimanale – La Domenica -- del 9.03.2008
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