COMUNE E PROVINCIA: TROPPI RITARDI PER LE GIUNTE
Hanno fatto bene sia il Sindaco di Siracusa Roberto Visentin che il Presidente della Provincia Nicola Bono ad esternare, sia pure con molta diplomazia, il loro malcontento per la lungaggine nella scelta degli assessori delle due giunte.
Non è possibile che a distanza di un mese dalle rispettive elezioni non si riesca ancora a trovare un equilibrio fra i vari partiti che compongono la coalizione di centro destra sia nel numero degli assessori da assegnare e sia nelle varie rubriche.
E non si tratta, come vorrebbero contrabbandarlo, di normale lavoro politico che segue qualsiasi elezione locale, ma di incapacità a raccordarsi con le reali aspettative della gente.
Dopo una campagna elettorale imperniata sulla gravità della situazione economica e sulla necessità di una vigorosa azione a favore del lavoro, del riequilibrio della spesa, di una maggiore rispondenza delle istituzioni alle esigenze dei cittadini, si da una risposta dilatoria nell’iniziare l’operatività di Comune e Provincia.
Speriamo che si tratti solo di un intoppo dovuto al così detto “ attrito di partenza” che caratterizza l’inizio di ogni movimento perchè le obiettive difficoltà che si incontrano nella gestione degli enti locali necessitano di decisioni rapide, di competenza e di coinvolgimento di tutti i soggetti disponibili.
In questo quadro assume grande importanza la individuazione, come assessori, di soggetti che possano dare garanzia di operatività e di conoscenza della macchina amministrativa.
Per queste motivazioni ho sempre sostenuto e continuo ad esserne convinto che gli assessori debbano essere soggetti che svolgono la funzione di consiglieri comunali senza che vi sia la incompatibilità fra i due incarichi .
In un serio sistema democratico gli elettori scelgono i loro amministratori con le elezioni e da questi vogliono essere amministrati che, a loro volta, ripasseranno dal vaglio elettorale.
Adesso succede che scelgono delle persone per svolgere il compito di consiglieri comunali con poteri limitatissimi e verranno invece amministrati da persone a volte sconosciute senza nessuna esperienza, ma solo scelti perchè uomini fidati di chi ha la possibilità di decidere.
Naturalmente andrebbe fatta una seria battaglia parlamentare per cambiare la norma, ma nell’attesa dobbiamo almeno sperare che i tempi della scelta siano molto brevi, che si scelgano persone che sappiano lavorare o che almeno non producano danni.
La rappresentanza parlamentare sia di aiuto alle amministrazioni assicurando la giusta collaborazione senza sovrapposizione di ruoli.
Allo stato attuale quella siracusana ha tutte le condizioni, personali, politiche e di Governo per rilanciare il ruolo, del Comune di Siracusa e della Provincia regionale che sono i due Enti locali più importanti e più capaci di fare da traino per una ripresa dello sviluppo e per dare risposte alle attese dei cittadini.
martedì 15 luglio 2008
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