lunedì 14 luglio 2008

A PROPOSITO DELLA PROTESTA CONTRO I RUSSI DEL 1969

Franco Oddo ritorna a dirigere il settimanale siracusano “ Il Ponte “ che è entrato prepotentemente nella lettura settimanale di molti siracusani per la bravura di molti giornalisti che vi scrivono e per gli argomenti che tratta.
Si può condividere o meno l’angolatura politica che emerge dagli articoli del giornale, ma non vi è dubbio che sono molto articolati ed informati.
Indubbiamente rivolgo all’amico Franco Oddo, cui mi lega una vecchia conoscenza e condivisione di molte tematiche politiche e sociali, le più sincere congratulazioni ed un forte in bocca al lupo per il lavoro non facile che avrà di fronte.
Nella sua intervista di presentazione ricorda un fatto avvenuto nel 1969 che ha coinvolto, come lo stesso ha recentemente ricordato, anche il neo Presidente della provincia regionale di Siracusa on. Nicola Bono.
L’episodio riguarda un’azione di protesta che un gruppo di giovani fece all’interno della piscina comunale di Siracusa in occasione di un incontro di pallanuoto fra la squadra del Nervi e l’Università di Mosca.
Si protestò contro la squadra che rappresentava l’Unione Sovietica in quanto l’armata rossa aveva invaso la Cecoslovacchia e represso nel sangue la flebile primavera di Praga che, con i suoi maggiori leaders Dubcek e Svoboda, aveva tentato di addolcire la ferrea dittatura comunista con la teorizzazione e l’applicazione di alcuni principi alla base delle democrazie occidentali.
Franco Oddo fa i nomi di alcuni di coloro che furono arrestati dalla polizia per l’azione di protesta e per aver lanciato in acqua una bandiera cecoslovacca.
Io non fui arrestato, ma ero fra coloro che avevano organizzato la protesta.
Ricoprivo l’incarico di delegato giovanile della sezione Zecchino della Democrazia Cristiana di Siracusa ed assieme ai figli dell’allora deputato regionale DC On. Lo Magro organizzammo, con altri rappresentanti giovanili delle Acli e di associazioni cattoliche l’azione di protesta.
Il Gruppo missino, di cui non conoscevamo i componenti perchè allora non c’era comunicazione fra di noi e che adesso apprendiamo fosse composto anche da Oddo e Bono, arrivò in piscina per protestare, ma in modo autonomo rispetto a noi.
Vi fu anzi un momento in cui i democristiani volevamo desistere dalla protesta per evitare che ci accomunassero ai fascisti.
Ma la protesta vi fu e molti furono fermati dalla polizia e rilasciati dopo la individuazione.
Io ebbi la fortuna di essere fermato da un poliziotto amico che, in un momento di confusione si distrasse permettendomi di scappare e di rifugiarmi accanto ad una signora di mia conoscenza che, mettendomi una mano sulle spalle ed avvicinandomi a lei dette l’impressione che fossimo assieme e quindi estraneo alla protesta.
Adesso fa piacere constatare che senza saperlo, avevamo ricordi comuni con persone che allora stavano politicamente su barricate opposte e che adesso hanno un motivo in più per continuare un percorso di reciproca stima personale e politica.

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