La notizia, a mio avviso importante, è che l’UDC ha depositato in Cassazione il titolo della proposta di iniziativa popolare per la reintroduzione della preferenza nelle elezioni per la Camera dei Deputati.
Si tratta di un importante iniziativa che vira la barra della politica italiana verso i concetti fondamentali del vivere civile e verso la completezza della Democrazia partecipata.
Finalmente gli elettori potranno, se passerà la proposta referendaria, riappropriarsi del loro diritto di scegliere gli uomini che li andranno a rappresentare nel Parlamento italiano.
Si metterà così fine ad una cappa che, non solo sul piano formale, ma sopratutto sostanziale potrebbe soffocare la Democrazia nel nostro Paese.
Il Parlamento ed i rappresentanti del popolo non possono essere l’espressione della volontà di poche persone che hanno le chiavi della loro elezione ed ai bisogni dei quali devono per forza rispondere ed essere asserviti, pena la loro estromissione e la non ricandidatura
Il Parlamento ed i suoi membri devono rispondere al popolo sovrano che li elegge con una scelta diretta attraverso il voto di preferenza.
I parlamentari devono rispondere solamente ai cittadini elettori ed al territorio che li esprime e di cui devono esserne l’espressione più diretta ed autentica.
Anche se tutto ciò dovrebbe essere ovvio in una Democrazia matura, il fatto che si debba ricorrere ad un Referendum per realizzarla la dice lunga sul degrado del nostro sistema democratico.
Non possiamo che essere grati all’ UDC, perchè dimostra ancora una volta di essere Partito di “ valori “ ed io che, in numerosi articoli politici ho evidenziato questa anomalia, non posso che esserne felice.
giovedì 31 luglio 2008
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