lunedì 5 gennaio 2009

COMUNE DI PACHINO: MEGLIO PUNTARE SU INSOLVENZA E CINQUE ANNI DI COMMISSARIO


Continua, con colpi di scena giornalieri, la travagliata fase del comune di Pachino che dovrebbe concludersi con la elezione della nuova amministrazione comunale e del nuovo sindaco.
Ogni giorno spunta un'alleanza, un nuovo personaggio candidato a sindaco,una controalleanza ed un contro candidato a Sindaco.
Tutto ed il contrario di tutto con la sola recondita aspirazione di sedersi su qualche poltrona comunale.
Non ho ancora sentito o letto una pur striminzita proposta di come risolvere la gravissima situazione finanziaria, sociale e di sviluppo del martoriato territorio pachinese.
Il comune, con i suoi sei milioni di debiti, che potrebbero essere anche di più, è sull'orlo della bancarotta.
Non ha prospettive concrete di sviluppo ed ha un tessuto sociale molto degradato.
La commissaria regionale che si è assunto l'ingrato compito di gestire questa fase di difficile transizione, ha dimostrato di avere le idee chiare, ma sopratutto capacità e competenza per cercare di fare uscire dalle secche il comune di Pachino.
Però, fino a questo momento, non ha avuto tutto il coraggio necessario per dichiarare il dissesto finanziario del comune di Pachino e quindi la bancarotta.
Sarebbe l'unica soluzione perchè permetterebbe un commissariamento del comune per cinque anni e darebbe il via al risanamento senza essere condizionato dagli interessi locali.
Permetterebbe altresì, attraverso la figura del commissario funzioanrio regionale, di accedere a tutti i finanziamenti ed alle opportunità che solo chi conosce i meccanismi tecnici della Regione è in grado di assicurare.
Nessun pachinese oggi, che pensa di fare il sindaco, ha le capacità tecniche, culturali, professionali nonchè la caratura personale per affrontare e risolvere tutti i gravi problemi che soffocano questo paese.
Il nuovo sindaco, chiunque esso sia, non sarà in grado di risolvere un bel niente ed il comune di Pachino galleggerà nella sua lenta inesauribile agonia.
Invito quindi il commissario regionale ad avere il coraggio di indirizzare la storia di questo comune lungo i binari del riscatto che può avvenire solo attraverso la dichiarazione dello stato di insolvenza e la gestione di un commissario regionale per i prossimi cinque anni.
Chi ha fretta di fare il sindaco aspetti ed impieghi il tempo a studiare e capire come si amministra seriamente un comune nell'interesse esclusivo dei cittadini.

3 commenti:

  1. PERFETTAMENTE, e dico PERFETTAMENTE D'ACCORDO!

    RAFFAELLA, PACHINO

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  2. D'accordo anche io, non c'è via d'uscita, basta con i magna magna generali, che abbiano il coraggio di dichiarare il dissesto e mettere fine a questa assurda situazione.

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  3. è dai tempi di Preziosi che la situazione economica del comune va sempre a peggiorare, perchè non si vede , o si fa finta di non vedere la realtà.
    Puntualizzo che la colpa non è solo della classe politica, ma anche dei revisori dei conti che si sono succeduti dal 93 ad oggi (fatta qualche dovuta eccezzione -Paternò)è molti sono collegabili ad un noto studio sito in via Menotti.

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