mercoledì 18 febbraio 2009

G8 A SIRACUSA: OCCASIONE PER LA CITTA' O PER LE IMPRESE ?


Sono iniziati, in molte zone di Siracusa, i lavori per la preparazione della città alla visita del G8 ecologico che, grazie al lavoro svolto dal Ministro Stefania Prestigiacomo, porterà la nostra città all'attenzione del mondo.
Si tratta indubbiamente di un evento che potrà avere ricadute economiche positive per Siracusa ed è giusto che, come una bella donna invitata ad un Galà, si imbelletti per esternare tutta la sua prorompente femminilità.
E di femminilità, intesa come storia e beni culturali, Siracusa ne ha da vendere anche se spesso il contesto che conserva questi tesori lascia a desiderare.
I lavori porteranno indubbiamente dei disagi alla popolazione sopratutto nella fase degli spostamenti urbani, ma la sofferenza di pochi giorni, rispetto all'utilità degli interventi, può essere sopportata.
La popolazione però non sopporterebbe che, i diversi milioni di euro che si spenderanno, pur in una situazione economica difficile, sarebbero solo un belletto appiccicaticcio per la durata dell'evento in quanto si briciolerebbe in poco tempo.
La relativa rapidità con la quale si inizieranno e termineranno i lavori di sistemazione di strade, ambienti e monumenti lascia lo spazio al pensiero che ne possa essere intaccata la qualità e la durata, nel tempo, dell'intervento stesso.
Stamane ho percorso il tratto stradale della panoramica sul teatro greco ed ho notato che la pitturazione delle fatiscenti ringhiere dei margini stradali veniva effettuata direttamente sulla ruggine senza alcun intervento preventivo.
Se non si tratta di pittura speciale il risultato sarà quello di una spesa destinata a non dare i suoi frutti.
Chiediamo pertanto che l'ufficio tecnico comunale eserciti un controllo particolare sulle opere che si stanno realizzando affinchè lo sforzo politico, economico e di sopportazione dei cittadini non venga nullificato dagli interessi e dalle furbizie di qualche impresa dedita al solo profitto.
Rischieremmo di perdere una grande occasione e di perpetuare la rabbia dei cittadini verso l'ulteriore esempio di spreco del pubblico denaro.

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