mercoledì 11 febbraio 2009

PROTESTE CONTRO LA GESTIONE ARROGANTE ED ESCLUDENTE DELL'UDC DI TURI MAGRO


Un gruppo di consiglieri comunali di Avola, tutti facenti parte dell'area Burgaretta all'interno dell'UDC, hanno fortemente contestato il segretario provinciale Turi Magro.
Le motivazioni sono state elencate in un documento che è stato inviato ai massimi responsabili regionali e nazionali del partito.
Dette motivazioni sono tutte condivisibili anche da parte di chi non è strettamente interessato ai problemi del comune di Avola perchè esse sono comuni alla gestione del partito UDC in tutta la provincia in quanto hanno caratterizzato una gestione del segretario provinciale non solo padronale, ma anche politicamente schizofrenica.
Non si spiegherebbe altrimenti la foga con la quale si sono affrontati i rapporti fra il partito e numerose amministrazioni comunali, compresa la provincia regionale, che si concludeva quasi sempre con la minaccia di richiedere le dimissioni del Sindaco di turno o del presidente della provincia. E' sembrato a molti dirigenti, fra l'altro mai coinvolti nella scelta e nella gestione della linea politica del partito, che l'UDC avesse assunto il ruolo di killer di alcuni Sindaci che non si assoggettavano ai desideri del partito o di uomini del partito o di presunte esigenze della coalizione.
Il tutto senza considerare i gravi riflessi sulla stabilità delle amministrazioni comunali e provinciale in un momento difficile per le risposte da dare ai bisogni dei cittadini e senza considerare che, istituzionalmente, i sindaci non sono emanazione diretta dei partiti, ma eletti direttamente dai cittadini cui devono primariamente rispondere.
Il protagonismo del segretario provinciale dell'UDC, Turi Magro, nel dare sciabolate a destra ed a manca, non è passato inosservato ai cittadini e pensiamo nemmeno al leader provinciale Pippo Gianni di cui non capiamo il silenzio che sfiora la connivenza.
Nel frattempo molti dirigenti non inclini alla assuefazione sono stati emarginati a discapito di vecchie glorie che incassano concrete buonuscite di vecchi rapporti o di plaudenti supporter.
Non è così che si costruisce un partito che vuole essere includente e non emarginante.
L'UDC provinciale, attraverso il suo segretario provinciale è apparso, nella dialettica politica locale, il partito teso a garantire instabilità e ad accaparrarsi posti di sottogoverno la cui ciliegina dovrebbe essere la presidenza dell'autorità portuale di Augusta per lo stesso Turi Magro.
Una presidenza che, per l'importanza strategica che riveste nell'economia regionale e nello sviluppo del territorio, non può essere acquisita solo per titoli politici, ma per meriti e capacità gestionali per cui deve travalicare l'interesse partitico.
Bene quindi hanno fatto i consiglieri comunali di Avola a ribellarsi verso questo modo arcaico e controproducente di svolgere il ruolo di rappresentante di un partito politico che, se non supportato dal coinvolgimento di tutti i dirigenti e dalle scelte strategiche condivise, rimane solo funzionale a meschini interessi particolari.
C'è però un errore, sia pure veniale, che commettono i firmatari del documento di protesta e cioè definirsi amici dell'on. Burgaretta in quanto rischiano di dare l'impressione che trattasi di lotte fra gruppi interni mentre evidenziano modi diversi di concepire la vita interna all'UDC e quindi di rapportarsi con gli elettori e con la società provinciale.

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