L'estate ancora in corso è stata caratterizzata dalle lunghe discussioni sulla sanità, sopratutto siciliana, che ha impegnato politici e gente comune.
I politici perchè il Governo regionale ha dato corso al nuovo piano attuativo sanitario con nuove regole e, sopratutto, ristrutturazione dei presidi presenti sul territorio e nomina dei nuovi direttori generali.
I cittadini perchè hanno evidenziato, anche con manifestazioni eclatanti, vedasi Mazzarino, le disfunzioni del pianeta sanità che non riesce a mettersi in sintonia con le esigenze e le aspettative dei cittadini.
Non è difficile prevedere che i prossimi anni saranno ancora caratterizzati da un interesse sempre maggiore sul settore sanitario, non solo per l'incidenza economica che esso ha nel contesto dei bilanci degli enti locali e delle varie comunità, ma sopratutto della sua rispondenza alle nuove esigenze che porta con se l'innalzamento medio della speranza di vita dei cittadini.
Ritengo che purtroppo i molti interessi che ruotano attorno al pianeta sanità non daranno soluzioni ottimali a breve, ma tutto ciò che è possibile fare bisogna metterlo in cantiere da subito come si sta cercando di fare aumentando la responsabilità di coloro che, lautamenti pagati, devono raggiungere gli obiettivi prefissati pena il loro licenziamento senza alcuna difesa politica.
La politica deve uscire fuori dalla gestione diretta, ma deve riprendere la sua forte funzione di controllo sull'efficienza della gestione e delle prestazioni.
E' su questa strada che si gioca una parte consistente della credibilità della classe dirigente.
I politici perchè il Governo regionale ha dato corso al nuovo piano attuativo sanitario con nuove regole e, sopratutto, ristrutturazione dei presidi presenti sul territorio e nomina dei nuovi direttori generali.
I cittadini perchè hanno evidenziato, anche con manifestazioni eclatanti, vedasi Mazzarino, le disfunzioni del pianeta sanità che non riesce a mettersi in sintonia con le esigenze e le aspettative dei cittadini.
Non è difficile prevedere che i prossimi anni saranno ancora caratterizzati da un interesse sempre maggiore sul settore sanitario, non solo per l'incidenza economica che esso ha nel contesto dei bilanci degli enti locali e delle varie comunità, ma sopratutto della sua rispondenza alle nuove esigenze che porta con se l'innalzamento medio della speranza di vita dei cittadini.
Ritengo che purtroppo i molti interessi che ruotano attorno al pianeta sanità non daranno soluzioni ottimali a breve, ma tutto ciò che è possibile fare bisogna metterlo in cantiere da subito come si sta cercando di fare aumentando la responsabilità di coloro che, lautamenti pagati, devono raggiungere gli obiettivi prefissati pena il loro licenziamento senza alcuna difesa politica.
La politica deve uscire fuori dalla gestione diretta, ma deve riprendere la sua forte funzione di controllo sull'efficienza della gestione e delle prestazioni.
E' su questa strada che si gioca una parte consistente della credibilità della classe dirigente.
Nessun commento:
Posta un commento