martedì 13 settembre 2011

COMUNE: INDIETRO TUTTA

La crisi al comune di Siracusa si è aperta nel peggiore dei modi perché, lungi dal mettere in atto almeno un restyling su programmi ed obiettivi della boccheggiante amministrazione così come sperato dallo stesso sindaco Visentin, si è subito passati alla spartizione numerica e nominativa degli assessori.

Il problema, come sempre, è stato quello di conoscere il numero degli assessori ed i nominativi che sarebbero toccati ad ogni componente politica della variegata maggioranza che tiene fittiziamente in vita un’amministrazione molto debole e contestata anche da alcune componenti interne quali forza del Sud e Rinascita PDL.

Forse mai come in questo momento difficile sotto tutti i punti di vista che vedono sempre più declassata l’immagine della città ed il tenore di vita dei suoi cittadini, invece di parlare di assessori, si sarebbe dovuto parlare di assessorati.

Nel senso di ciò che ogni assessorato deve essere chiamato a fare nell’ambito delle competenze istituzionali, dell’incisività della propria azione e della corrispondenza della propria struttura alle esigenze di una città come Siracusa ormai al collasso economico e senza la individuazione di una minima strategia di lavoro e di obiettivi a breve e lungo periodo.

Invece il PID di Pippo Gianni che, con sette consiglieri detiene le chiavi di cinque assessorati, li difende a spada tratta e guai a chi li tocca.

Forza del Sud che ha l’esigenza di accontentare gli appetiti dei suoi adepti ne chiede di più così come Rinascita PDL ed il nuovo gruppo di Progresso siracusano premono per essere rappresentati in giunta per concretizzare la motivazione stessa per cui sono nati.

Nessuno che fa un bilancio dell’attività svolta, del programma realizzato e di ciò che, realisticamente, si potrebbe fare per evitare ulteriori ricadute negative sull’intera città.

Non danno nemmeno un segnale di serietà politica e di riconoscimento dello stato grave di crisi che attraversa il paese ridimensionando gli assessorati da dodici ad otto con ciò che ne comporta in termini di spesa, ma anche i nomi che circolano per sostituire alcuni degli assessori uscenti non sono certamente di una spanna superiori agli altri..

Nei giorni precedenti l’apertura ufficiale della crisi sia il PID che Forza del sud avevano cercato di dare una valenza anche politica alla crisi stessa.

Il PID di Pippo Gianni, reinventandosi la convergenza dei cattolici in politica ed invitando l’UDC a fare praticamente da stampella alla traballante amministrazione alle condizioni naturalmente dettate dal PID stesso. Anche Titti Bufardeci si è affrettato a dire che vi era la disponibilità della maggioranza ad aprire ad altre forze politiche e soprattutto al Terzo polo.

Entrambi erano e sono consapevoli che né l’UDC né il Terzo polo sono disponibili a prestare soccorso ad una amministrazione e ad una maggioranza che ritengono asfittica ed insufficiente e che i messaggi politici in realtà erano rivolti al loro interno per aumentare il proprio peso in vista della spartizione dei posti di assessore.

Come cittadini dovremmo augurarci che l’attuale maggioranza ed amministrazione comunale riesca a trovare il bandolo della matassa e metta in atto azioni capaci di dare risposte ai gravi problemi della nostra città, ma sappiamo che si tratta di una semplice pia illusione.

( Questo articolo è pubblicato sul settimanale I FATTI attualmente in edicola )

Nessun commento:

Posta un commento