PACHINO - La parola sfiducia nei confronti del sindaco Paolo Bonaiuto comincia a circolare con insistenza nell'ambiente politico locale. L'attuale equilibrio consiliare (dieci a dieci) potrebbe saltare da un momento all'altro. La soglia fatidica di tredici consiglieri, per arrivare alla sfiducia, non è poi così lontana. Le crepe recenti, comparse nella coalizione che sostiene il primo cittadino, preannunciano tempi molto difficili per Bonaiuto. Le ultime mosse del sindaco sono ancora all'insegna di nuovi incarichi consulenziali, definiti o in corso di definizione. E' già certo quello inerente la realizzazione di una scala esterna che collegherà il parcheggio alla struttura del palmento di Rudinì. A tal proposito, per lo studio geologico, il Comune sborserà 12.753 euro. L'incarico a corredo del progetto, già determinato dal dirigente di settore Corrado Malandrino, è andato a Vincenzo Basilico, vicino al consigliere comunale Giannone, attualmente esponente d'opposizione. Si vocifera, ma qui siamo ancora alle ipotesi, di un altro incarico che andrebbe a finire ad un professionista molto vicino al consigliere provinciale Nino Iacono. Scelte che avrebbero creato più di un mal di pancia nell'ambito della coalizione che sostiene l'azione del sindaco. Rinascita potrebbe chiedere, a breve scadenza, un rimpasto. In caso contrario, i due esponenti della civica in consiglio comunale potrebbero anche valutare l'ipotesi di votare la mozione di sfiducia al sindaco.
A quel punto, sarebbero decisivi i due di Pachino Libera, vicinissimi a trasmigrare nel Mpa. Anzi, basterebbe, con la defezione di Rinascita, che almeno uno tra il vicepresidente del civico consesso, Corrado Giannì, e Giampaolo Giliberto votasse la mozione di sfiducia per sancire il ritorno alle urne. In tutto questo bailamme, un grande lavoro di ricucitura lo starebbe effettuando il deputato regionale del Mpa Pippo Gennuso, deciso a traghettare Bonaiuto in acque più tranquille. La cooptazione nel Mpa di Pachino libera avrebbe proprio il significato di evitare altri smottamenti in maggioranza. In questa operazione, Gennuso potrebbe fare rientrare la scelta del nuovo presidente del Consorzio universitario di Noto, spettante al comune di Pachino. Qualora andasse in porto il trasloco dei «gilibertiani», gli autonomisti potrebbero avere la priorità nell'indicazione del nuovo presidente del Cumo. In mezzo a questi giri di valzer, resta la faccia triste dei dipendenti comunali che dovranno aspettare fino al 10 ottobre per avere gli stipendi di settembre.
SERGIO TACCONE
A quel punto, sarebbero decisivi i due di Pachino Libera, vicinissimi a trasmigrare nel Mpa. Anzi, basterebbe, con la defezione di Rinascita, che almeno uno tra il vicepresidente del civico consesso, Corrado Giannì, e Giampaolo Giliberto votasse la mozione di sfiducia per sancire il ritorno alle urne. In tutto questo bailamme, un grande lavoro di ricucitura lo starebbe effettuando il deputato regionale del Mpa Pippo Gennuso, deciso a traghettare Bonaiuto in acque più tranquille. La cooptazione nel Mpa di Pachino libera avrebbe proprio il significato di evitare altri smottamenti in maggioranza. In questa operazione, Gennuso potrebbe fare rientrare la scelta del nuovo presidente del Consorzio universitario di Noto, spettante al comune di Pachino. Qualora andasse in porto il trasloco dei «gilibertiani», gli autonomisti potrebbero avere la priorità nell'indicazione del nuovo presidente del Cumo. In mezzo a questi giri di valzer, resta la faccia triste dei dipendenti comunali che dovranno aspettare fino al 10 ottobre per avere gli stipendi di settembre.
SERGIO TACCONE
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