venerdì 28 ottobre 2011

PACHINO, ALTRA CRISI ALTRO GIRO


Un'altra crisi ed un altro giro di valzer sulle poltrone della giunta comunale che dovrebbe essere l'organismo deputato a gestire, insieme al sindaco, le sorti del paese di Pachino.
Come tale dovrebbe rappresentare un punto alto della politica e dell'amministrazione in merito alla conoscenza dei problemi ed alla ricerca delle loro soluzioni.
Come purtroppo avviene per quasi tutte le Giunte comunali e provinciali anche questa rispecchia la volontà di gruppi e gruppetti che inseriscono nelle istituzioni elementi dalla scarsa capacità gestionale e politica che non sono poi capaci di rispondere alla gravità dei problemi delle persone e del territorio.
Se poi oltre all'incapacità mettono anche solo la difesa degli interessi economici propri o dei loro amici o peggio la necessità di fare soldi sfruttando la presenza nelle pubbliche amministrazioni come dimostrano molti fatti di cronaca recenti e passati il papocchio è bello e fatto.
Con la loro presenza producono lavoro, ma solo per la Magistratura e le forze dell'ordine e non per i cittadini amministrati che ne avrebbero molto bisogno.
Purtroppo non si vede niente di nuovo all'orizzonte ed i cittadini sono sempre costretti a sperare che il prossimo che salirà sulla giostra possa essere migliore degli altri, ma le risposte che danno le pubbliche amministrazioni e certi personaggi politici non sono confortanti.
Per ritornare al cambio di guardia dell'amministrazione comunale di Pachino constatiamo che essa continua a muoversi nella logica che ha portato il paese nello stato in cui si trova che magari piacerà a molti, ma che personalmente mi lascia molto allibito e penso di essere anche in numerosa e buona compagnia.
Poichè la speranza è l'ultima a morire aspettiamo di vedere qualche frutto anche se constatiamo che l'albero è quasi secco e dal sindaco in giù fanno a gara per farlo appassire definitivamente.
Il copione è sempre lo stesso e Pachino continua ad essere sempre più un paese in vendita non solo per i numerosi cartelli affissi sugli immobili cittadini, ma anche per lo stato pietoso in cui si ritrova.

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