Per domani, sabato 5 gennaio, è stata convocata la direzione
provinciale dell’UDC di Siracusa con all’ordine del giorno la individuazione
delle candidature per le prossime elezioni politiche.
Si tratta di un impegno molto importante perché la scelta
degli uomini che devono rappresentare il territorio attraverso la lista di un
partito deve essere il frutto di un lavoro di analisi e di approfondimento sia
sul piano delle problematiche territoriali che sulla scelta dei personaggi più
portati a rappresentarle.
Questo vale soprattutto quando un partito, ed è il caso dell’UDC,
nelle recenti competizioni elettorali regionali ha ottenuto tanti consensi da indicarlo
come secondo partito nella nostra provincia.
Però qualcosa non sta funzionando.
Dalle ultime elezioni non siamo riusciti a dare un assetto
organizzativo al partito per i veti incrociati di alcuni gruppi e singoli
dirigenti.
Non si è affatto parlato di come organizzare i comuni e dare
spazio nel partito a coloro che si sono spesi in questa campagna elettorale.
Il silenzio più assoluto impera sui comuni che andranno a
votare per il rinnovo dei Sindaci e dei consiglieri nella prossima primavera.
Per non parlare delle prossime elezioni provinciali.
Secondo me, non per sola colpa del segretario provinciale,
manca una strategia politica del partito per essere soggetto interlocutore nel
contesto delle dinamiche sociali, economiche e politiche della nostra
provincia.
Tutto questo non porta alla selezione di una classe dirigente
capace, competente e riconosciuta dal territorio, ma aiuta le mezze cartucce ad
avere il sopravvento.
Nessun commento:
Posta un commento