Si può dire che la vendetta, all'interno dell'UDC, per il segretario provinciale Turi Magro ,è stata servita fredda.
La sua repentina estromissione con l'arrivo del Commissariamento affidato direttamente all'on. Pippo Gianni sembra più il frutto del consumo di una faida interna che di una esigenza di cambio della politica.
Non che l'UDC non avesse bisogno di una scossa, ma essa doveva avvenire quando, mesi fa, è stata fatta notare la gestione padronale del partito con logiche più da ricerca di governo e sottogoverno che di natura politica.
La mancata risposta ha portato molti ed autorevoli esponenti ad abbandonare il partito ed a scegliere altre vie.
Adesso ritengo che stia passando un messaggio che, in vista dei nuovi assetti nelle giunte locali, della spartizione del sottogoverno e del prossimo congresso del partito, si stiano creando le condizioni per una gestione monolitica ed arroccata su posizioni personalistiche piuttosto che politiche.
Nessuno mette in dubbio che l'UDC a Siracusa è, in gran parte, l'on. Pippo Gianni, ma la sua nomina diretta non prelude ad alcun cambiamento visto che lo stesso ha permesso la gestione Magro con tutte le sue disfunzioni.
Nè è motivo di tranquillità la nomina di tre collaboratori del commissario, ex deputati regionali, che non possono rappresentare punti aggreganti credibili per una nuova politica.
Quindi non cambierà niente perchè tutto e tutti saranno funzionali ai desiderata di chi avrà il timone del partito e gli altri saranno comprimari perchè, come nel treno che si rispetti, i passeggeri devono cambiare sempre anche se hanno pagato il biglietto ed i macchinisti, assieme agli impiegati accondiscendenti, possono scorazzare in lungo ed in largo percependo anche il relativo compenso.
La sua repentina estromissione con l'arrivo del Commissariamento affidato direttamente all'on. Pippo Gianni sembra più il frutto del consumo di una faida interna che di una esigenza di cambio della politica.
Non che l'UDC non avesse bisogno di una scossa, ma essa doveva avvenire quando, mesi fa, è stata fatta notare la gestione padronale del partito con logiche più da ricerca di governo e sottogoverno che di natura politica.
La mancata risposta ha portato molti ed autorevoli esponenti ad abbandonare il partito ed a scegliere altre vie.
Adesso ritengo che stia passando un messaggio che, in vista dei nuovi assetti nelle giunte locali, della spartizione del sottogoverno e del prossimo congresso del partito, si stiano creando le condizioni per una gestione monolitica ed arroccata su posizioni personalistiche piuttosto che politiche.
Nessuno mette in dubbio che l'UDC a Siracusa è, in gran parte, l'on. Pippo Gianni, ma la sua nomina diretta non prelude ad alcun cambiamento visto che lo stesso ha permesso la gestione Magro con tutte le sue disfunzioni.
Nè è motivo di tranquillità la nomina di tre collaboratori del commissario, ex deputati regionali, che non possono rappresentare punti aggreganti credibili per una nuova politica.
Quindi non cambierà niente perchè tutto e tutti saranno funzionali ai desiderata di chi avrà il timone del partito e gli altri saranno comprimari perchè, come nel treno che si rispetti, i passeggeri devono cambiare sempre anche se hanno pagato il biglietto ed i macchinisti, assieme agli impiegati accondiscendenti, possono scorazzare in lungo ed in largo percependo anche il relativo compenso.
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