domenica 11 aprile 2010

PRIMI PASSI PER RIDARE PROTAGONISMO ALLA POLITICA

Qualcosa si sta muovendo nella politica siracusana nella direzione di una ripresa dell’attività dei partiti a supporto dell’azione amministrativa ed anche nella prospettiva della formazione della classe dirigente.
In precedenti articoli abbiamo sottolineato la mancanza di una progettualità e di una strategia capace di dare unità di intendi all’azione di tanti solisti che si muovono nello scenario politico ed istituzionale provinciale senza coordinamento e quindi con scarsa capacità di incidenza sul territorio.
In particolare avevamo auspicato una presenza più incisiva da parte dello schieramento di centro destra per le maggiori responsabilità che riveste nelle istituzioni provinciali e nei governi regionale e nazionale che lo indicano quale punto di riferimento primario per la soluzione dei problemi dello sviluppo e del lavoro della nostra provincia.
Avevamo altresì evidenziato come, negli ultimi due anni, fatti obiettivi e confusione di strategia politica fra le sue varie anime, ne avevano diminuito l’incidenza sfiorando quasi l’assenza nello scenario politico provinciale.
Ciò ha permesso un affievolirsi dell’azione propositiva rispetto ai gravi problemi che necessitano soluzioni non più dilazionabili e, nel vuoto determinatosi, la ribalta di personaggi politici, sia pure secondari, ma di limitato spessore e del tutto inadeguati ai ruoli cui sono stati chiamati.
E’ successo nell’ambito della Giunta comunale di Siracusa, in quella provinciale ed in molte realtà della provincia compreso il così detto sottogoverno che non può essere luogo di conquista di prebende o di soddisfacimento di interessi personali, ma di attuazione delle strategie di sviluppo che il gruppo politico di maggioranza intende portare avanti nell’interesse del territorio provinciale.
Ecco perché abbiamo salutato con soddisfazione la ridiscesa in campo del coordinatore della PDL, Angelo Bellucci che, negli ultimi incontri con i gruppi consiliari di comune e provincia, ha ripreso in mano la conduzione politica di questi due enti importantissimi nella strategia di concretizzazione dell’azione politica della maggioranza.
Soprattutto ciò ha una valenza maggiore alla provincia regionale dove, stante alle dichiarazioni di molte forze politiche, degli addetti ai lavori e dalle sensazioni che ne ricavano i cittadini, l’azione amministrativa risulta molto raffazzonata e quasi nulla la dialettica fra presidente e gruppi politici consiliari per non dire spesso in netta contrapposizione.
Riteniamo quindi che Bellucci stia facendo i primi passi per ridare protagonismo alla politica, ma soprattutto ai gruppi consiliari che, a differenza della composizione delle giunte,hanno in sé più elementi qualificati a svolgere il ruolo per il quale sono stati eletti dai cittadini.
Certamente esistono problemi ancora legati alla individuazione ed alla conoscenza della strategia effettiva del partito del sud così come alla collocazione del gruppo ex AN transitato nel PDL che non permettono di marciare spediti anche se bisogna prendere atto positivamente delle dichiarazioni dell’assessore regionale Titti Bufardeci in merito alla disponibilità a costituire gruppi consiliari unitari nella logica della coesione politica e strategica che ha sempre caratterizzato il gruppo dirigente ex Forza Italia nella nostra provincia.
Questi segnali positivi, assieme al ritrovato protagonismo delle realtà giovanili del centro destra, fanno sperare che una nuova fase di azione politica sia possibile aprire in questa provincia per permettere un confronto vero sui problemi reali archiviando la fase, non certo esaltante, che abbiamo vissuto nei lunghi e grigi mesi della trattativa sul sottogoverno.

(Questo articolo da me scritto è pubblicato sul settimanale I FATTI di questa settimana con il titolo redazionale : PER FORTUNA CHE BELLUCCI C'E' )

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