martedì 1 novembre 2011

PACHINO, INIZIA IL MERCATO DELLE VACCHE?


La crisi al comune di Pachino, formalmente risolta con la nomina della nuova Giunta da parte del sindaco Bonaiuto, continua ancora a trascinarsi senza alcuna positiva conclusione.
Difatti non esiste una maggioranza numerica e si è alla spasmodica ricerca di qualche consigliere che possa rimpinguare le fila dei fautori di Bonaiuto che, allo stato, naviga in acque burrascose.
Se da una parte non vogliamo esaminare gli aspetti politici e le decisioni prese perchè lasciamo tutto alla valutazione di chi ha le mani in pasta nella politica pachinese e dei cittadini che la subiscono, non possiamo non soffermarci su alcuni aspetti che a nostro avviso sono gravissimi.
La stampa riporta alcune decisioni ed alcune discrezioni che sono gravi perchè spezzano il filo fra politica e morale ed evidenziano possibili intrallazzi politici ed un sottobosco che si alimenta con la finanza pubblica ed alle spalle dei cittadini.
Ci riferiamo al fatto che molti consiglieri comunali con la complicità del sindaco, voluta o subita, hanno imposto loro parenti, nuore, figlie, amanti, concubine e capi popolo quali beneficiari di pubblico denaro elargito spesso senza nessuna necessità se non quella della logica del morso di pane per accaparrarsi il voto o l'appoggio del consigliere o politico di turno.
Se fossero stati necessari gli incarichi elargiti per rispondere a reali esigenze del comune di Pachino avremmo anche dovuto vedere i benefici in termini di soluzione del problema oggetto della loro assunzione o proposte capaci di fare impostare le giuste politiche all'amministrazione attiva.
Niente di tutto ciò, nemmeno uno straccio di relazione sul lavoro svolto, ma semplicemente l'iscrizione al libro paga mensile di un comune che fatica a pagare i propri dipendenti effettivi.
Se è come riportato dai giornali sorge spontaneo il sospetto che siamo in pieno mercato delle vacche che molti consiglieri e politici locali mettono in atto per soddisfare le loro esigenze personali a scapito dell'intera collettività.
Se a questo si aggiunge il continuo tentativo di abbindolare nuovi e vecchi consiglieri per rimpolpare la maggioranza dietro compenso con qualche favore, se ne deduce che siamo veramente in una situazione di basso profilo non solo politico, ma soprattutto morale.
Altri due fatti purtroppo confermano questo modo di intendere la politica e la cosa pubblica a Pachino.
Il sindaco ha azzerato tutti i posti di sottogoverno. Sarebbe un fatto meritorio se fosse tutto finalizzato alla diminuzione della spesa od a stabilire maggiori condizioni di efficienza. No i nuovi posti disponibili nel nuovo giro di valzer servono per soddisfare le esigenze di molti consiglieri che chiedono subito il pagamento del loro appoggio attraverso posti e preblende per i propri accoliti.
E' poi allucinante e moralmente grave vedere persone che hanno detto peste e corna del sindaco e dell'amministrazione comunale definendola un covo di ladri e di incapaci, correre ad assicurare la propria fedeltà dopo avere avuto un assessorato o coltivando la speranza di piazzare parenti ed amici nei posti di sottogoverno che si sono liberati.
Un assalto alla diligenza senza costrutto e senza dignità dal momento che di tutto si parla tranne che dei gravi problemi dei cittadini che dovrebbero essere amministrati.
Forse sono io che non mi sono accorto e non ho letto i loro programmi che sono solo ed esclusivamente puntati a fare il bene del popolo per cui mi fermo ed aspetto che qualcosa di buono si possa vedere non solo nel rattoppare qualche buco nelle strade, ma soprattutto nella ripresa di quella moralità che continua sempre più ad essere latitante nel contesto politico pachinese.

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