Domenica 4 dicembre si è svolto il primo congresso provinciale dell'UDC di Siracusa dopo il nuovo corso inaugurato circa un anno fa.
E' stata massiccia ed al di là di ogni aspettativa la partecipazione della gente.
Segno evidente che vi è grande attesa per questo soggetto politico che i sondaggi nazionali danno in forte ascesa.
A testimonianza di questa nuova attenzione verso l'UDC è stata anche la partecipazione di molti soggetti politici di altri schieramenti che hanno portato il proprio saluto al congresso ed hanno auspicato collaborazioni ed intese politiche.
Da quelle istituzionali del sindaco di Siracusa Visentin e del presidente della provincia Bono a quelle partitiche di De Benedictis, Bufardeci Titti, Ortisi, Granata, del segretario del PD, dei sindacalisti Galioto e Sanzaro e di tanti altri che erano presenti in sala.
Ognuno ha tirato la giacchetta dell'UDC verso la propria parte anche coloro che avevano violentemente ecluso il partito dagli enti locali secondo la logica della rappresaglia dopo la fuoruscita del vecchio gruppo dirigente.
In politica si sa che non esistono nè avversari nè alleati fissi e come UDC, che guarda ai programmi piuttosto che alle logiche degli schieramenti, questa impostazione è da condividere ed attuare.
Però vi sono dei paletti che sono stati esposti da numarosi esponenti del partito di Casini ad iniziare dalle strategie nazionali e regionali evidenziate con molta chiarezza dal sen. Gianpiero D'Alia e finire in quelle a livello ocale.
L'UDC di Siracusa ha nel terzo polo la sua visione strategica in merito alle alleanze e nei programmi per il territorio quella sull'aggregazione elettorale soprattutto in vista delle prossime amministrative di primavera.
Nel terzo polo intende assumere una posizione di attiva elaborazione strategica senza fughe in avanti e senza protagonismi propri o di altri che rischierebbero di finire l'esperienza dell'alleanza prima ancora di concretizzarla.
Sul piano dei programmi amministrativi l'UDC proporrà i propri al confronto con gli altri e sceglierà le persone adatte per concretizzarle.
Anche quì non si accetteranno candidature precostituite o impacchetatte da presunte primarie cui il partito non è interessato perchè non ritiene si debbano dare poteri traumaturgici anche alla luce delle passate esperienze.
Allo stesso modo non sarà certamente disponibile a puntellare amministrazioni già esistenti che hanno fallito la propria missione amministrativa e politicamente risultano solo aggregazioni di sopravvivenza politica.
Per adesso il partito di Casini sarà impegnato, nei prossimi giorni, a completare la propria struttura interna e definire i quadri dirigenti per poi iniziare il confronto politico necessario a dare un serio contributo alla soluzione dei problemi della nostra provincia.
E' stata massiccia ed al di là di ogni aspettativa la partecipazione della gente.
Segno evidente che vi è grande attesa per questo soggetto politico che i sondaggi nazionali danno in forte ascesa.
A testimonianza di questa nuova attenzione verso l'UDC è stata anche la partecipazione di molti soggetti politici di altri schieramenti che hanno portato il proprio saluto al congresso ed hanno auspicato collaborazioni ed intese politiche.
Da quelle istituzionali del sindaco di Siracusa Visentin e del presidente della provincia Bono a quelle partitiche di De Benedictis, Bufardeci Titti, Ortisi, Granata, del segretario del PD, dei sindacalisti Galioto e Sanzaro e di tanti altri che erano presenti in sala.
Ognuno ha tirato la giacchetta dell'UDC verso la propria parte anche coloro che avevano violentemente ecluso il partito dagli enti locali secondo la logica della rappresaglia dopo la fuoruscita del vecchio gruppo dirigente.
In politica si sa che non esistono nè avversari nè alleati fissi e come UDC, che guarda ai programmi piuttosto che alle logiche degli schieramenti, questa impostazione è da condividere ed attuare.
Però vi sono dei paletti che sono stati esposti da numarosi esponenti del partito di Casini ad iniziare dalle strategie nazionali e regionali evidenziate con molta chiarezza dal sen. Gianpiero D'Alia e finire in quelle a livello ocale.
L'UDC di Siracusa ha nel terzo polo la sua visione strategica in merito alle alleanze e nei programmi per il territorio quella sull'aggregazione elettorale soprattutto in vista delle prossime amministrative di primavera.
Nel terzo polo intende assumere una posizione di attiva elaborazione strategica senza fughe in avanti e senza protagonismi propri o di altri che rischierebbero di finire l'esperienza dell'alleanza prima ancora di concretizzarla.
Sul piano dei programmi amministrativi l'UDC proporrà i propri al confronto con gli altri e sceglierà le persone adatte per concretizzarle.
Anche quì non si accetteranno candidature precostituite o impacchetatte da presunte primarie cui il partito non è interessato perchè non ritiene si debbano dare poteri traumaturgici anche alla luce delle passate esperienze.
Allo stesso modo non sarà certamente disponibile a puntellare amministrazioni già esistenti che hanno fallito la propria missione amministrativa e politicamente risultano solo aggregazioni di sopravvivenza politica.
Per adesso il partito di Casini sarà impegnato, nei prossimi giorni, a completare la propria struttura interna e definire i quadri dirigenti per poi iniziare il confronto politico necessario a dare un serio contributo alla soluzione dei problemi della nostra provincia.
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