La mia impresssione è che dopo la grande dimostrazione di radicamento e seguito elettorale emerso al congresso provinciale dell'UDC ci sia stata qualcosa che l'abbia fatto incartare.
Forse un'ubriacatura di fan di cui ancora non si è smaltita la sbornia se è vero, come è vero, che gli organismi eletti dal congresso non sono ancora stati convocati per dare un'assetto definitivo al partito.
Vi è stata una riunione di direzione provinciale statutariamente non legittima ed un paio di incontri per gli auguri di Natale, ma nessun adempimento statutario e nessuna seria discussione in merito alla linea politica negli enti locali, alle decisioni in merito alle prossime elezioni comunali che vedranno la nostra provincia impegnata con sei comuni. Nè si è decisa la posizione dell'UDC in merito alla strategia del terzo polo soprattutto in questo momento in cui viene evocata, spesso a sproposito, una sua funzione e presenza da parte degli altri partiti terzapolisti.
Alla luce anche della posizione dell'UDC a livello regionale, con l'uscita dalla maggioranza di Governo, sarebbe quanto mai opportuno un approfondimento anche nella nostra provincia.
Certamente è lungi l'idea della polemica, ma sorge realisticamente la necessità di uno stimolo a chi di dovere affinchè si riuniscan il comitato provinciale eletto dal congresso e si dia vita agli organismi del partito per lavorare assieme nell'interesse della nostra provincia.
Un partito come l'UDC che deve essere plurale e presente non può non coinvolgere tutti i suoi gruppi dirigenti se non vuole imboccare un percorso di asfissia politica che non gioverebbe a nessuno.
Forse un'ubriacatura di fan di cui ancora non si è smaltita la sbornia se è vero, come è vero, che gli organismi eletti dal congresso non sono ancora stati convocati per dare un'assetto definitivo al partito.
Vi è stata una riunione di direzione provinciale statutariamente non legittima ed un paio di incontri per gli auguri di Natale, ma nessun adempimento statutario e nessuna seria discussione in merito alla linea politica negli enti locali, alle decisioni in merito alle prossime elezioni comunali che vedranno la nostra provincia impegnata con sei comuni. Nè si è decisa la posizione dell'UDC in merito alla strategia del terzo polo soprattutto in questo momento in cui viene evocata, spesso a sproposito, una sua funzione e presenza da parte degli altri partiti terzapolisti.
Alla luce anche della posizione dell'UDC a livello regionale, con l'uscita dalla maggioranza di Governo, sarebbe quanto mai opportuno un approfondimento anche nella nostra provincia.
Certamente è lungi l'idea della polemica, ma sorge realisticamente la necessità di uno stimolo a chi di dovere affinchè si riuniscan il comitato provinciale eletto dal congresso e si dia vita agli organismi del partito per lavorare assieme nell'interesse della nostra provincia.
Un partito come l'UDC che deve essere plurale e presente non può non coinvolgere tutti i suoi gruppi dirigenti se non vuole imboccare un percorso di asfissia politica che non gioverebbe a nessuno.
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